Era l’ormai lontano 2014 quando uscì l’ultimo e dibattuto episodio di How I Met Your Mother, serie tv ideata da Carter Bays e Craig Thomas. Dopo anni di messa in onda e 9 stagioni alle spalle, il pubblico si divise per questa conclusione, pur rimanendo profondamente legato alla serie, alle sue vicende e alle vicissitudini narrative dei singoli personaggi. Nel 2016 si cominciò a parlare di una nuova storia, la quale si sarebbe posta come spin-off sequel di quella che tutti noi avevamo conosciuto, prendendo il nome di How I Met Your Father.
In questo caso gli ideatori sarebbero stati Isaac Aptaker e Elizabeth Berger con Bays e Thomas nel ruolo di produttori esecutivi. Nel 2017 il tutto venne annullato per motivazioni di lavoro degli ideatori (all’epoca legati alla serie TV This Is Us), per poi tornare sulla lingua di tutti nel 2021. Il progetto, pubblicato in America il 18 gennaio del 2022, è stato ordinato dalla piattaforma Hulu, e arriverà in Italia, per intero, come Star Original, su Disney+ questo 11 di Maggio. Abbiamo avuto la possibilità di vedere i primi 4 episodi della serie in anteprima, di seguito trovate le nostre prime considerazioni senza spoiler.
Un déjà vu evitabilissimo
How I Met Your Father attinge pienamente dalla serie “madre”, e lo fa così tanto da risultarne strutturalmente identica in tutto e per tutto. La vicenda si apre con Sophie, la protagonista della serie, che intorno al 2050 (la Sophie del futuro è interpretata da Kim Cattral) decide di raccontare a suo figlio la storia di come ha conosciuto suo padre. Dalle sue storie si sviluppa la trama principale fatta di memorie, esperienze, ricordi e tanta tanta nostalgia. La narrazione è quindi tale e quale al passato, l’unica e sostanziale differenza risiede nel fatto che si tratta di altri personaggi e di un periodo storico diverso. Le cose raccontate dalla Sophie del futuro, infatti, sono ambientate nel 2022, nella nostra contemporaneità. Questa scelta narrativa sicuramente incrementa l’immedesimazione da parte degli spettatori, giocando di episodio in episodio con tantissimi elementi del mondo che conosciamo bene.
La Sophie del passato (interpretata da Hilary Duff) dovrà districarsi in una New York diversa da quella cui erano abituati i fan della serie precedente, rinfrescando un minimo le potenzialità comiche e tematiche di questo How I Met Your Father, risultando però, almeno per ora, ancora piuttosto anacronistica negli intenti e sviluppi principali.
È vero che si cerca di raccontare qualcosa di nuovo con una traduzione temporale lontana dalla precedente, quindi anche un discorso differente verso e con il pubblico, restano però tantissimi cliché da sit-com del passato, pronti a limitare i vari ragionamenti aperti di episodio in episodio. In poche parole ogni svolta, pur se moderna, è disegnata da un senso di “già visto” che, pur nella leggerezza generale, un minimo stona, o comunque devia l’attenzione degli sguardi maggiormente allenati al genere. Strutturalmente parlando la serie non ha osato molto negli episodi che abbiamo visto, mantenendo molti degli elementi più classici del suo genere di appartenenza, e reiterando situazioni familiari.
Prodotti per il piccolo schermo come questo basano tutto il loro potenziale sui personaggi e sui dialoghi. Qui la qualità resta buona, anche se è facile prevedere alcuni degli sviluppi a schermo. Sophie sarà infatti accompagnata da un gruppo di amici (Jessie, Valentina, Sia, Charlie ed Ellen) con storie parallele e una caratterizzazione che può funzionare. Sophie assomiglia tantissimo al Ted di Josh Radnor, pur distanziandosene caratterialmente per alcune piccole cose, oltre che ad avere una storia passata del tutto differente. Il fatto, però, di muoversi lungo un binario apparentemente identico per certe cose, frena un secondo l’entusiasmo generale verso la trama. Non resta che proseguire e attendere ulteriori sviluppi, ricordandovi che in America pur avendo ricevuto parecchie recensioni negative, How I Met Your Father è stato già rinnovato per una seconda stagione.
