Hideo Kojima parla delle tematiche di Death Stranding
Hideo Kojima durante un intervista rilasciata ai microfoni di Glixel ha parlato delle tematiche dietro Death Stranding. Ecco di seguito le sue parole al riguardo:
Sono passati circa 120 anni dall’avvento dei film e 59 dalla nascita dei videogiochi. Siamo ancora preda di una consuetudine che pone l’attenzione del giocatore sullo sconfiggere i nemici. E’ tempo che i videogiochi abbiano il proprio Dunkirk, la loro Grande Fuga. Abbiamo bisogno di un gioco che possa mantenere inalterate le caratteristiche esclusive del medium, ma che allo stesso tempo riesca a offrire un’esperienza del tutto nuova. La natura interattiva dei videogiochi necessita di un nuova esperienza ancor più profonda di ciò che il cinema e gli altri media possono offrire.
In questo io credo fermamente e non scapperò da questo sfida.
Death Stranding vuole focalizzare l’esperienza di gioco dalla competizione alla connessione. Per esprimere questo concetto lo sviluppatore ha usato una metafora:
La corda e il bastone sono due degli strumenti più antichi usati dall’uomo. Il bastone per scacciare il male, la corda per avvicinare ciò che è buono, entrambi sono stati i primi amici concepiti dall’umanità . La corda e il bastone si trovavano ovunque fossero gli uomini.
Voi cosa ne pensate dei dettagli emersi durante questa intervista?