Hey! Pikmin Recensione

Mirko Mazzatosta
Di Mirko Mazzatosta News Lettura da 6 minuti

Dopo diversi anni dall’uscita di Pikmin 3 su Wii U, Nintendo torna a deliziare i fan della serie con un nuovo capitolo spin-off per 3DS chiamato Hey! Pikmin. Oggi andremo ad analizzare il suddetto titolo, comparso sul mercato pochi giorni fa, che ha portato i veterani della saga a divertirsi di nuovo. Questa volta Nintendo ci ha deliziato con un titolo basato su un gameplay 2D rispetto al classico 3D, che ci ha accompagnato in primis su GameCube ed in seguito su Wii U.

Hey! PikminLa trama è decisamente semplice, e molto simile a quella di Pikmin 3. Appena creato un nuovo salvataggio ci ritroveremo a viaggiare nello spazio con la navicella del capitano Olimar, che rileva un guasto dopo un incidente con un asteroide e tenta un atterraggio di fortuna su uno strano pianeta. Tuttavia, dopo essere approdato sul pianeta senza apparenti danni, capisce che per far ripartire il suo mezzo e tornare quindi sul suo pianeta natale ha bisogno di uno speciale carburante chiamato Luminum (precisamente 30.000 unità). Fortunatamente il capitano riesce subito a trovare compagnia, imbattendosi nuovamente nei suoi vecchi compagni Pikmin, creature simili a fiorellini.

Hey! Pikmin 3Queste ultime sono il fulcro principale del gameplay di Hey! Pikmin: durante il nostro viaggio incontreremo sul nostro cammino diverse specie di Pikmin, tra cui i classici rossi, gialli e blu, che ci aiuteranno nelle più disparate occasioni. Se per esempio avremo bisogno di raggiungere un oggetto posizionato in un punto alto o abbastanza remoto da noi, ci basterà prendere un esserino, prendere la mira con lo stilo e spararlo nella direzione dell’oggetto che vogliamo acquisire; inoltre potremo anche richiamare a noi le creaturine grazie al nostro magico fischietto, per riposizionarli accanto a noi.

Hey! Pikmin è strutturato come un qualsiasi platform ed è diviso in 8 aree, ciascuna composta da 5 livelli; l’ultimo di essi per ogni aree ci metterà di fronte al bosso di fine livello, sempre ben realizzati esteticamente. Il livello di sfida del gioco è veramente basso, e anche essendo dei neofiti della serie non avrete alcun problema a proseguire nel gioco o nello sconfiggere i fantomatici boss. Inoltre, rispetto ai suoi precedenti capitoli sono disponibili anche due nuove tipologie di livello; la prima, rappresentata i livelli bonus, ci darà l’occasione di raccogliere ingenti quantità di Luminum in un tempo prestabilito,estendibile grazie a degli orologi che troveremo all’interno dei vari stage. La seconda è invece utilizzabile solamente da chi possiede gli Amiibo e consiste nell’utilizzare delle miniature compatibili, sbloccando così livelli extra utili per ottenere Luminum e la statuetta utilizzata. Potremo inoltre utilizzare alcuni Amiibo non supportati, utili per ottenere dei Pikmin extra per la nostra avventura.

Hey! Pikmin 4Il Luminum sarà anch’esso facile da ottenere, essendi presente in grande quantità in ogni livello; riusciremo a trovare questo tipo di carburante in alcuni fiori o agganciato ad alcuni insetti, oppure raccogliendo alcuni oggetti speciali, che variano da manufatti come scacchi o piccoli giochi fino ad arrivare ad articoli per i più nostalgici come cartucce del NES o del Game Boy: piccoli riferimenti che faranno indubbiamente piacere ai veterano Nintendo. La presenza del Jetpack ci permetterà poi di raggiungere aree altrimenti impossibili, anche se il carburante di quest’ultimo risulta decisamente limitato.

Hey! Pikmin 2Per quanto riguarda il comparto grafico non ci si può lamentare: Hey! Pikmin ci presenta una serie di livelli pieni di colori, che risultano molto gradevoli agli occhi. Questo anche grazie alla diversità delle ambientazioni, con aree basate su foreste o fondali marini che presentano una gamma di colori tenui fino ad arrivare a delle scenografie che ci portano sotto il suolo, con toni vivamente più accesi. Molto interessante lo sfruttamento del doppio schermo del 3DS, facendo diventare lo schermo superiore un’estensione di quello inferiore e permettendo di assistere a delle animazioni di elevata qualità. Sono purtroppo da segnalare diversi cali di frame rate in occasioni più concitate, come la presenza di elevati Pikmin e manufatti sullo schermo. Il comparto audio invece non è eccezionale, ma nonostante ciò riesce ad amalgamarsi bene con il resto del lato tecnico, risultato sufficiente e funzionale.

Hey! Pikmin 5

Come già detto prima, il gioco è caratterizzato da un basso livello di difficoltà, e forse questo è uno dei pochissimi punti di debolezza del titolo: come già detto precedentemente, il titolo risulterà facile anche per i neofiti del brand, azzerando di fatto il livello di sfida per i veterani Proprio per questo però, se cercate un titolo scorrevole da giocare in tutta calma in treno o sul letto, o perchè no tra un bagno e l’altro in spiaggia, Hey! Pikmin è il titolo che fa per voi: estivo, coloratissimo e dannatamente adatto a una portatile come il 3DS.

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Ho iniziato a giocare grazie ad una PS One nel 2000: Continuo grazie alle console Sony, senza disdegnare le piattaforme Nintendo. Sono fan di molte saghe, ma in particolare di Kingdom Hearts, Final Fantasy, Dark Souls e Tomb Raider. Quando posso gioco anche a LoL, ed il mio champion preferito è Xin Zhao, il Siniscalco di Demacia.