L’ISP throttling o Internet Service Provider throttling è un fenomeno per cui il gestore della connessione Internet limita la connessione al web dell’utente. Sono diverse le situazioni in cui è possibile accorgersi di tale limitazione, ad esempio quando si notano dei rallentamenti durante lo streaming video oppure mentre si gioca online. Sebbene in alcuni casi il throttling sia applicato in modo lecito, come in presenza di un limite di banda mensile, può essere utile sapere che esistono delle soluzioni per risolvere facilmente e velocemente questo problema.
Soluzioni utili per il throttling
La prima soluzione per risolvere il problema del throttling è l’utilizzo di un proxy, ovvero un servizio che permette di nascondere il proprio indirizzo IP. Tramite questo indicatore, infatti, le aziende che forniscono Internet possono tracciare la posizione dell’utente connesso e l’attività svolta online. L’obiettivo è quello di trovare un modo per mascherare l’uso che si fa di Internet.
L’uso di un proxy, tuttavia, non garantisce l’anonimato o la sicurezza sufficienti per impedire al provider di continuare a monitorare la connessione, motivo per cui spesso si ricorre a una VPN (Virtual Private Network, ovvero una rete privata virtuale). Così come il proxy, anche la VPN consente di nascondere l’indirizzo IP, ma a differenza di quest’ultimo garantisce il pieno anonimato grazie a connessioni crittografate. Questo è il metodo più indicato per chi si chiede come si fa a cambiare indirizzo IP per giocare online senza particolari limitazioni, e vivere un’esperienza di gioco fluida. Un altro metodo per evitare il throttling può essere poi quello di gestire il traffico di rete, ad esempio chiudendo i programmi che non si utilizzano o riducendo il consumo di dati.
Quality of Service per contrastare il throttling
Anche ottimizzare il router può aiutare a contrastare il fenomeno del throttling. L’ottimizzazione del router, anche conosciuta come Quality of Service (QoS), è una soluzione che permette di distribuire la banda disponibile tra i diversi dispositivi connessi alla rete. Questo significa assegnare a determinati dispositivi una priorità maggiore o minore rispetto ad altri, prediligendo ad esempio i video rispetto ai download. Dopo aver abilitato il QoS sul proprio router si potrà procedere confermando le impostazioni predefinite proposte dallo stesso, oppure intervenire manualmente sulle varie percentuali di banda.
Se nessuna delle soluzioni citate dovesse essere valida, non resta altro da fare che considerare l’idea di cambiare il piano dati o direttamente il gestore Internet. I rallentamenti durante la visione di un film o una partita possono essere molto frustranti, soprattutto in questo periodo dell’anno. Imparare a limitare i danni è il primo passo per sfruttare al meglio la propria connessione, visto il largo uso che se ne fa sempre di più. In questo contesto, molti risolvono i problemi attivando una virtual private network pensata appositamente per non lasciare tracce ed evitare che qualcuno sappia che si sta giocando online.