God of War Ragnarok: tutte le ambientazioni e i personaggi confermati

Facciamo il punto della situazione su ambientazioni e personaggi del prossimo God of War Ragnarok in attesa degli imminenti TGA 2021.

Cristian Piantanida
Di Cristian Piantanida Analisi Lettura da 9 minuti

Quando mancano ormai solo poche settimane dai prossimi TGA 2021, lì dove le possibilità di scoprire qualcosa di nuovo su God of War Ragnarok – il titolo che potrebbe segnare la fine delle epiche gesta del dio della guerra Kratos – potrebbero rivelarsi decisamente consistenti, abbiamo deciso di fare il punto della situazione su tutto ciò che sappiamo sull’imminente nuova fatica di Santa Monica Studio. Negli ultimi mesi, infatti, abbiamo appreso molto riguardo il lungo viaggio che Atreus e suo padre dovranno affrontare nelle terre norrene, e sugli incredibili personaggi che incontreranno sul percorso che li porterà a dover fronteggiare la più ardua di tutte le sfide: il Ragnarok, la battaglia finale tra le potenze della luce e quelle del caos, dal cui esito potrebbe emergere non solo un nuovo mondo, ma anche un nuovo protagonista per la storica saga PlayStation. Mettetevi comodi, dunque, e preparate il vostro Leviatano; state per scoprire cosa vi riserverà la vostra ultima (forse) visita ad Asgard.

Rinnovamento e rottura

Subito dopo il Playstation Showcase dello scorso settembre, durante il quale abbiamo ricevuto le ultime notizie relative a God of War Ragnarok, numerosissimi fan si sono lamentati che molto, dalle ambientazioni ai personaggi, ricordasse il capitolo del 2018, accusando Ragnarok di non essere altro che un more of the same del suo prequel. Eppure, stando alle parole dello stesso Cory Barlog, la nuova avventura di Kratos e Atreus sarà profondamente diversa in tutti i suoi aspetti essenziali, a partire proprio dalla rinnovata ambientazione. Le location norrene di Ragnarok ci riporteranno infatti in alcuni dei luoghi già visitati nel precedente capitolo, mentre altri saranno completamente inediti. Ma scopriremo ben presto che il Ragnarok ha cambiato molto le lande che abbiamo imparato a conoscere.

God of War: Ragnarok

Se il rinnovato motore grafico del gioco, molto più elaborato e affinato rispetto al passato, non bastasse da solo a rendere tutto più affascinante e immersivo, l’avvento del Fimbulwinter cambierà le carte in tavola. L’apocalittico, aspro, grande inverno che precede la battaglia finale per il destino del mondo ha infatti modificato in profondità i nove regni, ricoprendoli di una coltre spessa di ghiaccio e neve. Il lago dei nove, su Midgard, sarà infatti completamente congelato (povero Jormungand!). Tuttavia, il gelido vento non influenzerà tutti e nove i regni nello stesso modo, e possiamo giustamente aspettarci di attraversare grazie al Bifrost ambientazioni che si allontaneranno notevolmente dal bianco e letale freddo: Midgard è infatti l’epicentro del grande inverno, ed essendo all’inizio del Ragnarok questo, probabilmente, non è ancora arrivato negli altri regni.

Gli sviluppatori, con il director Eric William in testa, hanno confermato che Ragnarok rappresenterà invece una rottura rispetto al capitolo precedente, non solo per le nuove ambientazioni, ma anche e soprattutto per la rinnovata varietà e verticalità che queste porteranno. I giocatori si troveranno ad affrontare un mondo più aperto, dove la slitta potrebbe rivelarsi la naturale evoluzione della barca come mezzo di trasporto, con maggiori possibilità di scelta su come e dove proseguire, in un viaggio che si espanderà non solo in orizzontale ma anche in un “mondo verticale”, che ci condurrà ad affrontare nuovi nemici presi di forza dalla mitologia nordica, che ci spingeranno ad attuare nuove strategie di combattimento.

Lungo i rami di Yggdrasill

Entrando sempre più in profondità  nella mitologia norrena, God of War Ragnarok ci porterà ad incontrare numerosi avversari e comprimari, alcuni mai visti, altri invece decisamente noti, che ci aiuteranno o ci metteranno i bastoni tra le ruote per tutti i nove regni. La storia, infatti, promette di rovesciare tutti i paradigmi che conosciamo, a partire proprio dal rinnovato rapporto tra Kratos e Atreus. Il figlio del dio della guerra abbandonerà il ruolo di comprimario per dare maggiore profondità alla storia, in continuità con la conclusione del precedente capitolo: scopriremo molto di più sulla trama dal suo punto di vista, sul suo essere “Loki” e, con molta probabilità, ci ritroveremo a comandarlo per alcune sezioni.

God of War: Ragnarok

La sua crescita emotiva sarà profondamente influenzata da uno dei nuovi e discussi volti del titolo, la giovane Angrboda, l’ultima dei giganti, primo personaggio coetaneo con cui interagirà Atreus. Proprio le origini mitologiche della gigantessa potrebbero dirci di più sul futuro del possibile nuovo protagonista (o antagonista della saga): dalla relazione con il dio dell’inganno Loki, infatti, nasceranno i tre figli che segneranno l’arrivo del caos durante il Ragnarok. L’iniziale amicizia, e poi futuro amore, tra i due giovani, potrebbe portare ad una riscrittura della mitologia in cui ci ritroveremo dal lato del “nemico”.

La presenza di protagonisti tra le fila dei giganti non si esaurisce però qui. Altra new entry di rilievo sarà il gigante Tyr. Il dio della guerra norreno ha fatto decisamente sfigurare, per altezza e possanza, il povero Kratos nell’ultimo trailer, con il nostro eroe decisamente “più piccolo” a cospetto del colosso, e possiamo aspettarci, almeno nelle prime fasi di gioco, un rapporto decisamente burrascoso tra i due. La presenza dei giganti lascia presupporre un ritorno a Jotunheim, il regno dei giganti, oltre a quelli già visitati di Asgard e a quelli “segreti” di Musphelleim e Niflheim, che potrebbero avere maggior spazio in questo nuovo capitolo.

Oltre alla riconferma delle vecchie conoscenze, Mimir, Freya (che cercherà vendetta per la morte di Baldur), Brok e Sindri, avremo un nuovo personaggio ad accorrere in aiuto dei due eroi: Durlin, mitologico fabbro che forgerà, probabilmente, il nostro nuovo equipaggiamento. Infine, troviamo colui che probabilmente sarà il villain principale dell’avventura, Thor. Il dio del tuono, un po’ come per il colore della pelle di Angrboda, ha generato parecchie sterili discussioni tra i fan per la rappresentazione che gli sviluppatori hanno scelto: compare infatti visibilmente sovrappeso, molto lontano dall’ideale cinematografico che la Marvel ha diffuso grazie alle fattezze di Chris Hemsworth, ma decisamente più in linea con quello che avrebbe potuto essere un “vero” vichingo.

God of War: Ragnarok

La tua fine, il mio inizio

La profezia finale del precedente God of War vedeva Kratos morto tra le braccia di Atreus. Il Ragnarok, lo scontro cosmico finale, potrebbe essere proprio quella morte di Kratos che il dio aveva auspicato per sé nel lontano capostipite della saga. Se gli dei dell’olimpo lo avevano abbandonato, lui di certo sembra non avere intenzione di abbandonare il proprio figlio e, in un nuovo rapporto familiare che sembra poter raggiungere le vette ludico/narrative toccate da quelle di Joel ed Ellie in The Last of Us, potrebbe definitivamente trasformarlo in un padre migliore. Un’uomo con una motivazione è più forte di un Dio, recita la voce narrante del trailer.

Tuttavia, la profezia parla di un dio della guerra morto, e non possiamo escludere che questi non sarà Kratos, ma bensì Tyr, obiettivo iniziale del viaggio dei nostri due eroi. Cory Barlog ha recentemente dichiarato che questo sarà l’episodio conclusivo della saga. Tuttavia, in caso di morte di Kratos, potremmo da una parte vestire i panni di Atreus in un capitolo conclusivo della trilogia che lo porterebbe a vendicare il padre contro il volere di Odino: un cerchio che si chiude. Oppure, dall’altra, questa potrebbe davvero essere la fine della saga norrena, per avviarci in un prossimo futuro verso una nuova mitologia. Non ci resta, dunque, che aspettare i prossimi TGA, dove sapremo (speriamo) di più sull’avvento del grande inverno e del Ragnarok.

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Nato con il Gameboy in mano, spendo tutto quel che ho in roba Nerd: videogames, anime, manga, figure, mi intriga tutto ciò che proviene dal misterioso mondo del Sol Levante. Storico per passione, Nerd di professione, non vedo l'ora di raccontarvi ciò che mi appassiona!