God of War Ragnarok, Recensione della versione PC: Un porting quasi perfetto

Kratos e Atreus tornano su PC con la nuova versione di God of War: Ragnarok, un porting quasi impeccabile dal punto di vista tecnico. Ecco la recensione!

Lorenzo Ardeni
Di Lorenzo Ardeni - Contributor Recensioni Lettura da 10 minuti
9 Eccellente
God of War Ragnarok

Uno degli ultimi lasciti dell’era PS4, God of War Ragnarok ha rappresentato uno dei più importanti spartiacque tra la generazione passata e la precedente. L’opera di Santa Monica, continuando quanto fatto dal predecessore, è ancora oggi considerata una delle migliori mai rilasciate sulla precedente console di casa Sony, omaggiata soprattutto per il comparto tecnico. Per quanto la PS4, da un punto di vista prettamente legato allo sviluppo, abbia inevitabilmente imposto alcuni limiti che hanno lievemente frenato la software house, va detto che ancora oggi God of War Ragnarok rimane un capolavoro tecnico.

Dopo il rilascio del suo prequel diretto su PC, l’attesa per il porting ufficiale del titolo su PC era a dir poco lecito. Oggi che è qui, abbiamo avuto modo di provarlo approfonditamente, scoprendo non solo come si comporta da un punto di vista più specifico e tecnico, ma anche alcune interessanti novità che interesseranno molto agli utenti PC.

La nostra recensione, infatti, si focalizzerà principalmente sul comparto tecnico chiudendo con una parentesi sul contesto in cui la versione PC di God of War Ragnarok si va a immettere, con tutte le sfaccettature del caso. Questa scelta non è arbitraria, tuttavia, in quanto ci sono state alcune sbavature concettuali che non abbiamo apprezzato maggiormente, che continua a evidenziare una strana tendenza da parte di Sony PlayStation, di cui parleremo soltanto brevemente.

Primi limiti della conversione

Tralasciando alcune piccole – anzi, minuscole – incertezze tecniche di cui parleremo più avanti, partiamo con il sottolineare un dettaglio che ci ha fatto storcere il naso. Non siamo rimasti contenti di vedere che God of War Ragnarok su PC, la cui installazione è chiaramente consigliata su un SSD, arrivi a pesare ben 190 GB (contro i circa 80 GB della versione PS5 e intorno ai 100 GB su PS4). Chiaramente appesantito da texture di maggiore risoluzione, crediamo che il titolo possa rischiare di scoraggiare l’acquisto a chi lo ha già giocato su PS5, mentre riuscirebbe comunque a stuzzicare il palato di chi ha fatto il salto generazionale da PS4 a un PC di fascia alta.

È un peccato anche l’impossibilità di trasferire i salvataggi dalla versione console, sebbene si tratti probabilmente di un limite dettato puramente dalle diverse infrastrutture delle piattaforme. Speriamo, però, che Sony si renda conto che la possibilità di passare da una versione a un’altra senza dover perdere i progressi è qualcosa che i giocatori apprezzerebbero senza alcun dubbio, nonché un ottimo modo per concretizzare ulteriormente il suo approccio al mercato PC.

Siamo invece rimasti molto più contenti nel vedere come i ragazzi di Jetpack Interactive, che si sono occupati del porting su PC, hanno gestito benissimo la compilazione iniziale degli shader. Questo perché, per quanto sia presente un indicatore su schermo con la percentuale di completamento della compilazione, avviene interamente in background, permettendo all’utente di cominciare a giocare nelle prime fasi di gameplay. Per molti potrà essere un dettaglio, ma vi confidiamo che non dover aspettare quei 5/10 minuti per poter avviare la partita è stato un dettaglio che abbiamo apprezzato molto.

Un altro aspetto su cui sentiamo di soffermarci riguarda le migliorie tecniche introdotte in questa versione per PC. Chi ha la fortuna di possedere un setup di fascia alta noterà subito una serie di miglioramenti sull’occlusione ambientale, sui riflessi e soprattutto sugli ambienti luminosi e volumetrici. Chiaramente, parliamo di dettagli che soltanto i più attenti riusciranno a notare, nonché coloro che sono riusciti a mettere su un PC importante.

Le ombre appaiono chiaramente più dettagliate, e così il gioco riesce ad offrire una più elevata profondità, specialmente nelle fasi di gameplay più aperte. Questi miglioramenti, per quanto non cerchino di stravolgere radicalmente l’esperienza visiva per chi proviene dalla versione PS5, offrono comunque un miglioramento significativo che potrebbe giustificare un secondo acquisto per chi ha giocato l’opera su PS4.

Una scalabilità giusta e coerente

In termini di prestazioni, con God of War Ragnarok la situazione varia molto dall’hardware in uso, sebbene possiamo affermare che la conversione sia stata realizzata in maniera a dir poco eccellente, sulla falsariga di quanto visto con il prequel su PC. Chiaramente, coloro che dispongono di setup con GPU più performanti, potranno spingere le impostazioni al massimo, godendosi la migliore versione di God of War Ragnarok possibile. Chi ha configurazioni più modeste riuscirà comunque a godere di un’esperienza fluida grazie alle opzioni di upscaling come il FSR 3.1 di AMD e il DLSS di NVIDIA, disponibili in diverse modalità (DLAA, qualità, prestazioni, prestazioni ultra e bilanciato).

Apprezzatissimo il supporto per i monitor ultrawide, seguendo quanto fatto con titoli dal calibro di Horizon: Forbidden West o Marvel’s Spider-Man Remastered. Questo elemento, assente su console, rende la versione PC un’opzione particolarmente interessante per chi possiede monitor con rapporto a 21:9 e siamo felici di potervi confermare la sua presenza.

Tuttavia, il problema tecnico più accentuato è senza dubbio quello riguardante la gestione della VRAM. Diversi utenti e altre figure specializzate hanno infatti segnalato un utilizzo eccessivo di memoria video che, in alcune rare circostanze, può portare a un calo considerevole degli FPS. Talvolta, basta riavviare la partita per risolvere il problema, ma chiaramente non è una pratica che vorremmo consigliarvi.

Resta il fatto che sicuramente è già in arrivo un aggiornamento, ma ai fini della recensione crediamo sia importante specificare questa piccola pecca, specialmente per chi possiede hardware con quantità limitate di VRAM. Discorso analogo per il frame generation di NVIDIA che, pur essendo una funzionalità interessante, non sembra apportare cambiamenti significativi al momento, un problema che molti utenti stanno riscontrando anche in altri giochi.

Accessibilità potenziata e piccoli problemi di VRAM

Un’altra gradita novità riguarda le opzioni di accessibilità: oltre a quelle già presenti nella versione console, su PC è stata aggiunta la possibilità di ascoltare descrizioni audio delle sequenze di intermezzo, un’opzione molto utile per chi ha disabilità visive. Inoltre, è possibile scegliere se ridurre o ritardare i suggerimenti dei compagni durante il gameplay, permettendo ai giocatori di risolvere enigmi e prendere decisioni in modo più autonomo.

Ciò che ci fa storcere il naso realmente è stata la scelta, da parte di Sony, di costringere i giocatori ad effettuare l’accesso al proprio account PlayStation per poter giocare al titolo. La necessità ci pare ancor più insensata se consideriamo che l’accesso non dà alcun tipo di vantaggio al giocatore, se non vedere l’attività degli amici su console PlayStation, e i trofei (che chiaramente sono gli stessi achievements di Steam). L’unica motivazione logica che potrebbe aver spinto Sony a creare questa limitazione è per aumentare il numero di utenti attivi sulla loro piattaforma o forse – come speriamo – per creare un precedente per una presenza ancora più massiccia sul mercato PC.

Chiudiamo la recensione specificando un dettaglio che dovete tenere a mente, e che in qualche modo racchiude il nostro pensiero in merito a quanto fatto con la conversione. Le piccole incertezze tecniche vanno considerate quanto tali: “piccole”. Partendo dal presupposto che i problemi più importanti sicuramente sono già in fase di sistemazione da parte di Jetpack Interactive, non dovete dimenticare che stiamo parlando di God of War Ragnarok che – passateci il termine – girava già tranquillamente anche su PlayStation 4, ora per via di un’ottimizzazione impeccabile su console, ora per una direzione di game e level design che hanno permesso agli sviluppatori di attuare stratagemmi per far apparire il titolo fantastico anche su un hardware meno performante.

Tuttavia, salvo casi in cui si presentano sistemi più datati, tendenzialmente l’opera è giocabile su gran parte dei PC presenti sul mercato, grazie a un lavoro di conversione semplicemente ottimo. È vero, rimangono alcuni punti da smussare, ma vi garantiamo che non si tratta di qualcosa che vi frenerà dal godervi la leggendaria avventura di Kratos e Atreus.

God of War Ragnarok
Eccellente 9
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Contributor
Sono Lorenzo, UX/UI Designer di professione e recensore per passione. Con un amore profondo per le serie di Metal Gear e The Legend of Zelda, da sempre esploro il mondo dei videogiochi cercando di capire cosa rende ogni titolo unico. Oggi sono piantato su Call of Duty e Super Smash Bros., ma non perdo occasione per giocare classici come Super Metroid o Syphon Filter. Scrivo recensioni con uno sguardo critico, ma sempre con la stessa curiosità che mi accompagna da quando ho iniziato a giocare.