Molto spesso sentiamo parlare di come i videogiochi rovinino la salute, a volte la vita o una relazione, senza però vedere cosa c’è dietro a un malsano gesto semplicemente perché puntare il dito contro risulta essere più facile e veloce di molte altre cose.
Questa volte invece, la passione per i videogiochi di due ragazzi, ha permesso l’uno di salvare la vita dell’altro sebbene si trovassero a circa 8mila chilometri di distanza. Aidan Jackson e Dia Lathora sono due giovani appassionati di giochi online che spesso si incontravano in rete per divertirsi insieme, come fanno molti altri. Quello che però è successo a Aidan, nel corso di una sessione di gioco, ha fatto scattare un campanello d’allarme a Dia. Mentre giocavano, infatti, la ragazza improvvisamente ha sentito degli strani rumori in cuffia provenire proprio dal suo amico, seguito poi dall’impossibilità di comunicazione in gioco. Immediatamente Dia ha provato a mettersi in contatto con il numero d’emergenza europeo senza successo, fino a quando la chiamata è passata nelle mani di un operatore umano che ha provveduto ad indirizzare la polizia verso casa di Aidan.
I genitori del ragazzo, una volta rientrati in casa, hanno trovato il figlio in stato confusionale. Il giovane risulta infatti essere in lista d’attesa per ricevere delle cure specialistiche a causa di alcuni problemi di epilessia. La madre e il padre hanno poi ringraziato l’amica di loro figlio per aver dimostrato sangue freddo e lucidità anche a centinaia di chilometri di distanza.