Giochi olimpici di Tokyo 2020: il videogioco ufficiale – Recensione, a caccia di medaglie d’oro

Ecco la nostra recensione dei Giochi olimpici di Tokyo 2020: il videogioco ufficiale, l'ultima opera sportiva sviluppata e pubblicata da SEGA.

Giona Corucci
Di Giona Corucci Recensioni Lettura da 12 minuti
7.5
Giochi olimpici di Tokyo 2020: Il videogioco ufficiale

Parlare di un argomento come le olimpiadi di Tokyo non è assolutamente semplice, a partire dal fatto che sono state rimandate di un anno per colpa della pandemia che ha colpito la popolazione globale. Una situazione assolutamente non semplice da gestire, che ha dovuto cambiare i piani non solo degli atleti ma anche di moltissimi addetti, organizzatori, giornalisti, spettatori, aziende esterne e perfino quella della multinazionale conosciuta come SEGA.  Sono passati ormai più di due anni da quando il noto colosso giapponese ha annunciato la produzione di quattro videogiochi per l’occasione. Infatti, questa recensione si dedica proprio all’ultimo prodotto tra quelli rilasciati, ovvero Giochi Olimpici di Tokyo 2020: il videogioco ufficiale, un’opera in qualche modo simile e allo stesso diversa ai fratelli Mario & Sonic ai giochi olimpici di Tokyo 2020 Switch, l’arcarde edition di quest’ultimo e Sonic ai giochi olimpici di Tokyo 2020 per piattaforme mobile. A differenza dei precedenti, questo tenta di rivolgersi a un pubblico più vasto grazie al suo rilascio multipiattaforma e a una visione generale meno fantasiosa, seppur comunque irrealistica, di questa storica competizione.

Una sfida per veri campioni

Prima di poter gareggiare in uno dei diciotto sport presenti nel pacchetto, viene chiesto di creare il proprio avatar personale. Questo personaggio rappresenta in tutto e per tutto il capitano del nostro team olimpico, che probabilmente è la faccia e il corpo che il giocatore utilizzerà nella maggior parte della sua esperienza. Infatti, dopo aver selezionato il paese, ci verrà chiesto di personalizzare in maniera più dettagliata o meno il nostro atleta. Qui è quindi possibile scegliere a piacimento la corporatura, capelli, occhi, colore della pelle, bocca, altezza, barba e via discorrendo. Importante notare come non vengono offerti limiti al giocatore, con quest’ultimo che può decidere se creare qualcosa di serio o più assurdo: i risultati possono così essere non solo ragazzi prestanti e ben allenati, ma anche persone fuori forma o anziani pronti all’azione.

Quest’assurdità fa quindi capire come l’opera sviluppata da SEGA non si prenda assolutamente sul serio, cercando di offrire un divertimento in cui ognuno può immedesimarsi con il proprio avatar e sentirsi in qualche modo parte delle olimpiadi. Una scelta sicuramente coraggiosa, che offre un’interpretazione fuori dal comune. Vista questa scelta stilistica, le statistiche fisiche sono completamente slegate dall’aspetto estetico del proprio personaggio. Come abbiamo analizzato in questa recensione di Giochi Olimpici di Tokyo 2020: Il videogioco ufficiale, è inizialmente possibile rendere il nostro personaggio un esperto di tre campi abilità: potenza, velocità e tecnica.

Giochi Olimpici di Tokyo 2020: il videogioco ufficiale

La scelta è varia e se a livello ludico non si vede la differenza in maniera evidente, questa influisce sulle prestazioni per poter ottenere nuovi record e vincere ogni sfida. All’inizio non è richiesto alcun requisito nella propria scelta, ma successivamente se si vuole cambiare specializzazione bisognerà spendere i cosiddetti punti. Quest’ultimi sono la vera e propria valuta di gioco, ottenibili vincendo eventi di ogni genere. Ottenerli risulta estremamente semplice, visto che vincere non è obbligatorio per incrementarne la collazione, in questo modo sbloccare i contenuti interessati non risulta estremamente complesso. Anche i prezzi risultano fin troppo accessibili, offrendo quindi quella sensazione effimera di progressione. In ogni caso è doveroso segnalare che tutti gli sport sono comunque accessibili sin da subito, con i punti che verranno sfruttati principalmente per ottenere abilità o costumi. Quest’ultima caratteristica è estremamente sponsorizzata da SEGA, visto che permette di gareggiare nelle maniere più assurde, con indumenti da astronauta, da cavaliere, in giacca e cravatta, come un uomo delle caverne e molto altro ancora.

Una volta aperto il gioco, si ottiene senza alcun genere di impegno il costume di Sonic the Hedgehog, inserito all’interno dell’opera per commemorare il trentesimo anniversario della serie. Sicuramente un simpatico extra, che aumenta ulteriormente l’assurdità e la leggerezza di quest’opera. Ovviamente, la nostra creazione può essere condivisa online con gli altri utenti del mondo, in un modo che ricorda da vicino la recente remastered di Miitopia pubblicata da Nintendo. Allo stesso temp,o la squadra che ci verrà inizialmente assegnata è generata casualmente dal computer, ma se si vuole è possibile modificare tutti i componenti a nostro completo piacimento.

Una dura competizione

Nella nostra recensione abbiamo potuto constatare che la modalità principale dei Giochi Olimpi di Tokyo 2020: Il videogioco ufficiale è quella semplicemente nominata come giochi olimpici, che offre la possibilità di partecipare ai tornei di tutte le competizioni. Ovviamente l’obiettivo del giocatore è quello di guadagnare l’acclamata medaglia d’oro, sconfiggendo e superando nel mentre tutti gli avversari che compaiono nel proprio cammino. Tutte sono suddivise in qualificazioni, semifinali e finali e, ovviamente, l’utente  deve affrontarle in ordine per poter guadagnare l’onore di raggiungere il podio. Qui lanciamo subita una piccola critica sul prodotto, ovvero la semplicità strutturale di questa specie di campagna. Non sono infatti presenti cutscene quali l’ipotetica cerimonia di apertura o di chiusura e non esiste alcuna strategia su quale membro della propria squadra sia meglio usare, rendendo il tutto più un semplice “partecipa allo sport e via”. In parte fa perdere il senso d’immedesimazione che il prodotto vorrebbe offrire, seppur comprendiamo la scelta di voler rendere il tutto quanto più semplice possibile.

Si apprezza perfino la varietà offerta dall’esperienza, visto l’impegno degli sviluppatori di non rendere troppo simile tutti gli stili di gioco presenti. Questa modalità può perfino essere provata anche online, aumentando quindi il senso di competizione tra gli utenti. Purtroppo è completamente assente il crossplay fra le piattaforme, caratteristica che sicuramente poteva arricchire non di poco la community del prodotto. Altre modalità presenti sono le partite classificate, una zona esclusivamente online in cui ogni giorno si varia la selezione con tre attività, e l’allenamento, dove poter partecipare a partite singole contro la CPU. Importante notare come quest’ultima componente dell’esperienza sia quella in cui compaiono delle vere e proprie battaglie boss, composte da atleti che hanno segnato la storia delle olimpiadi. Per poterli affrontare bisognerà raggiungere la medaglia d’oro nello specifico sport, mentre altri compariranno per un periodo di tempo limitato come veri e propri eventi. Questa è una scelta assolutamente apprezzabile, che aumenta ulteriormente la longevità e offre quel giusto fan service per gli appassionati sportivi. Purtroppo non è possibile sbloccarli e utilizzarli una volta sconfitti, ma se qualcuno ha voglia può comunque tentare di ricrearli nell’efficace editor.

Giochi Olimpici di Tokyo 2020: il videogioco ufficiale

Come forse avete già compreso, tutti e i diciotto sport presente nel pacchetto non si caratterizzano per un gameplay realistico, basandosi più su un’esperienza che potremmo definire arcade. L’immediatezza è sin dalla prima schermata la chiave del prodotto, e questo si traduce in uno stile di gioco che punta più sul divertimento che sul simulare dettagliatamente le movenze degli atleti. Apprezziamo però la curva di difficoltà proposto dagli sviluppatori, in cui ci ritroviamo in sport con meccaniche semplici da apprendere ma che bisogna realmente comprendere per ottenere l’ambito posto sul podio. Non ci troviamo quindi innanzi a una sfida impossibile, ma a qualcosa che richiede al giocatore un minimo d’impegno e bravura. Ovviamente, ogni volta che si avvia uno sport, sullo schermo vengono spiegate le meccaniche base per poter giocare.

Non tutte però sono evidenziate, visto che alcuni consigli devono essere sbloccati partecipando a suddette competizioni. Questa scelta è in parte discutibile, tanto che è probabile cadere nel leggero senso di frustrazione con quel retrogusto di aver perso la gara per colpa del gioco. Oltre ai comandi classici, è possibile quindi aspettarsi attacchi speciali, che si attivano quando l’apposita barra viene riempita e il nostro avatar principale viene circondato da una particolare aura multicolore. Il tutto contribuisce a offrire una sensazione che sfiora nell’assurdo, ma che al contempo offre delle sane risate ai giocatori di tutte le età.

Artisticamente poco ispirato

Per quanto riguarda il comparto grafico e artistico della produzione targata SEGA, questa è la parte in cui il gioco fallisce maggiormente nel suo intento. Il tentativo di ricreare uno stile più cartoon è sicuramente apprezzabile visto il folle mood del gioco, seppur tale scelta faccia venir meno certi dettagli visivi. Il problema è che l’intero comparto tecnico appare poco ispirato, offrendo NPC e personaggi che sembrano fin troppo vuoti e anonimi nella loro modellazione. Certo, è sicuramente possibile creare personaggi con un proprio carisma, ma i modelli in-game non sono certamente il punto forte della produzione, situazione aggravata da legnose animazioni che non abbandoneranno mai il nostro campo visivo. Discorso a parte per i costumi e gli ambienti, con i primi capaci di animare lo schermo nella propria semplicità e i secondi in grado di ricreare zone sportive sufficientemente varie. Interessante notare anche la funzione enciclopedica del prodotto, offrendo nei caricamenti la possibilità di leggere la storia del luogo e perfino l’esatta posizione nella mappa di Tokyo, una simpatica scelta che aumenta il valore celebrativo del lavoro operato dagli sviluppatori.

Giochi Olimpici di Tokyo 2020: il videogioco ufficiale

Per quanto riguarda il comparto musicale, il lavoro operato da Teruhiko Nakagawa e il suo team si dimostra adatto alle situazione riuscendo a offrire delle tracce che entrano facilmente in testa. In particolare ci piacerebbe citare il tema principale One, utilizzato sia nella opening che durante i titoli di coda, e la curiosa presenza di alcune tracce della serie Sonic che di tanto in tanto faranno la propria apparizione. Segnaliamo poi la mancanza di problemi tecnici durante le nostre partite, con una versione Xbox rivelatasi stabile in ogni situazione. Il tutto è sicuramente dovuto a un lavoro grafico non al passo con gli standard odierni, ma è comunque piacevole constatare come l’esperienza risulti pulita anche nelle versioni meno performanti delle console di passata generazione.

Giochi olimpici di Tokyo 2020: Il videogioco ufficiale
7.5
Voto 7.5
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Io vivo e corro con il vento, ma la mia passione per la cultura pop è rimasta ancorata sin da quando ho ricordo. Ne è passato di dai tempi delle demo nelle merendine, e sono diventato un appassionato di molti settori di questo mondo: dai videogiochi al cinema, fino all'animazione e perfino la letteratura. In questo periodo della mia vita, spero di portare contenuti di qualità all'interno di Game Legends.