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Gigabyte Water Cooling PC Build – Recensione

Per commemorare il trentesimo anniversario dalla sua nascita GIGABYTE ha indetto una gara di pc modding all’insegna del liquid cooling, ovvero di quelle macchine con sistema di raffreddamento a liquido custom. Vari modders un po’ da tutto il mondo prenderanno parte a questo evento cercando di aggiudicarsi l’ambito premio: un viaggio pagato per il CES 2017 (nota fiera dell’elettronica di consumo) e un premio in denaro di $1000,00 (mille). Lasciamo ora la parola al nostro caro amico Francesco “Kernan” Morgantini, noto giocatore professionista di FpS che ci illustrerà la sua prova di questa portentosa macchina da gaming.
Sempre frutto di questa iniziativa è proprio il pc da gaming, ideato da Daniel “Twister” Bolognesi, che l’azienda taiwanese ci ha fatto recapitare per questa breve recensione.
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Ovviamente i sistemi di raffreddamento customizzati vengono in genere montati su pc gaming di fascia alta, quindi non potevamo che aspettarci una componentistica di tutto rispetto anche in questo caso:
⦁ CPU Intel I7-6700K
⦁ MoBo GIGABYTE Z170X Ultra-Gaming
GPU GIGABYTE GeForce GTX 1080 G1 Gaming
⦁ RAM 16GB Corsair Veangeance 3000Mhz
⦁ PSU Corsair RM 750x
⦁ SSD Corsair Force 480
⦁ CASE Corsair Carbide 400C
Questa configurazione, consente di giocare al massimo dei dettagli tutti i titoli attualmente in commercio. Il processore è un intel i7-6700K, una garanzia per gli amanti del gaming ma non solo, infatti offre ottime prestazioni anche al livello di rendering grazie alla tecnologia Hyper-Threading. In accoppiata con il quadcore di punta della famiglia Skylake abbiamo la GTX 1080 G1 Gaming della Gigabyte, scheda grafica basata su GPU nvidia Pascal di nuova generazione. La scheda equipaggiata con 8 Gb di RAM DDR5X grazie allo sforzo compiuto da Gigabyte e dai suoi ingegneri offre delle performance da prima della classe già a default, permettendo al giocatore di godere del 2k senza compromessi.

the-divisionLa scheda madre è una Gigabyte Z170X Ultra-Gaming, mobo che oltre ad essere ricca di features davvero interessanti, come la certificazione Thunderbolt 3, consente di sfruttare a pieno tutte le potenzialità dell’i7 e della GTX 1080, senza colli di bottiglia anche in fase di overclock, come vedremo più avanti.
Il resto delle componenti è targato Corsair: per la RAM sono stati installati 2 banchi da 8GB di Corsair Vengeance (Red LED), memorie con una frequenza di base di 3000MHz, mentre l’alimentatore è un Corsair RM 750x, un’ottima soluzione per le configurazioni di fascia alta, sia per efficienza (80 Plus Gold) che per silenziosità. Il tutto ospitato da un Corsair Carbide 400C, uno dei migliori case mid tower in circolazione a nostro avviso, sia al livello estetico che funzionale.
per quanto riguarda l’impianto a liquido sono stati utilizzati componenti della EK azienda leader del settore. L’elevata efficienza di un impianto del genere (decisamente superiore rispetto alle soluzioni all in one) è in grado di tenere a bada le temperature anche con gli overcklokers più esigenti.
Vi lasciamo alla lista completa dei vari componenti utilizzati per la realizzazione dell’impianto a liquido:
⦁ EK Connettore AF Curvo 90° G1/4 Nikel (2 pezzi)
⦁ EK Water Blocks EK-Supremacy EVO
EK-HD Tube 12/16mm (4 pezzi da 500mm)
⦁ EK Water Blocks EK-HDC Connettore Tubo Rigido 12mm G1/4 Nickel (8 pezzi)
⦁ EK-CoolStream SE 360 (Slim Triple)
⦁ EK XRES 100 DDC Acetal a Spirale
EK DDC 3.25 Pompa 12V DC
Ventole per il radiatore: Corsair ML120 Magnetic PRO LED Red (3 pezzi)
C’è da dire che esteticamente la macchina nel suo complesso è davvero piacevole, risultando elegante ed accattivante al tempo stesso. Il liquido di colore rosso accesso che scorre all’interno del circuito si sposa alla perfezione con le varie luci a led, sempre di colore rosso, che ritroviamo sulle tre ventole da 12 cm del radiatore, sulle RAM, e sulla Z170X Ultra-Gaming.

p1050214Per testare la macchina abbiamo eseguito due benchmarks del 3DMark, uno DirectX 11 ovvero il Fire Strike Extreme e uno DirectX 12, il Time Spy.
I test sono stati ripetuti anche successivamente un piccolo overclock dapprima della sola CPU e poi aumentando le frequenze anche della GPU.
Nella fase di overclock non ci siamo spinti troppo oltre con le frequenze per motivi di tempo e di sicurezza, ma siamo riusciti comunque con estrema facilità ad ottenere dei risultati apprezzabili grazie anche alla generosità di questa ottima motherboard, che come già ci aspettavamo si è comportata egregiamente. Con poche efficaci modificate alle impostazioni del bios abbiamo portato il nostro i7-6700k a 4.7GHz stabili, con un voltaggio di 1.38V. Probabilmente il sistema sarebbe stato stabile alla medesima frequenza anche con un voltaggio inferiore, ma sempre per questioni di tempo abbiamo optato per queste impostazioni.
La scheda grafica è stata invece “overcloccata” evitando l’overvolt, aumentando semplicemente il limite di potenza al massimo consentito. La frequenza di base clock è stata così portata, dai 1696MHz impostati da Gigabyte, a 1803MHz. Il boost clock di conseguenza è salito a 1942 MHz che si sono poi tradotti realmente in picchi di oltre 2100 MHz registrati con GPUz durante le sessioni di prova.

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Nel Time Spy la macchina con impostazioni a default ha riportato un punteggio di 6774, e come noterete grazie all’overclock complessivo del sistema lo score è salito di circa 9,5 punti percentuali. Incremento prestazionale leggermente più basso è stato ottenuto invece nel Fire Strike Extreme, dove il boost delle frequenze ha fatto registrare un miglioramento di poco più del 7%.
Ovviamente il banco di prova non poteva fermarsi al solo 3DMark. Abbiamo testato la macchina infatti con alcuni dei titoli più esigenti in circolazione: The Division e Alien Isolation per le DirectX 11, Rise Of The Tomb Ride e Hitman per le DirectX 12. Tutti i test sono stati eseguiti con risoluzione 2K (2560x1440p) e settaggi grafici al massimo.

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Come ci aspettavamo, su Aline Isolation, indubbiamente il titolo meno impegnativo tra i quattro come richiesta hardware, il nostro pc ha restituito una fluidità incredibilmente elevata, registrando un frame rate medio di 144 fps. Ben diverso è invece il discorso inerente a The Division e a gli altri due titoli DX12, dove comunque il frame rate minimo non scende mai sensibilmente sotto i 60 fps con una media di circa 80 fps, un risultato davvero apprezzabile se consideriamo che come già detto non ci siamo risparmiati in quanto a dettagli grafici. Ad ogni modo basterà rinunciare a qualche filtro per raggiungere agevolmente anche in questi casi i 100 frame di media.
E’ stato interessante poi andare a vedere il comportamento della macchina durante le sessioni gioco anche dopo l’overclock. In questo caso ci siamo soffermati su due titoli soltanto come noterete dai grafici che seguono.

istogramma-the-division-oc-no-ocistogramma-tomb-rider-oc-no-ocSpiccano indubbiamente i 6 fame di media in più che sono stati raggiunti su Rise of the Tomb Raider, rispetto a quanto ottenuto con le impostazioni a default della macchina. E’ facile dunque pensare che avendo osato un po’ di più in fase di overclock avremmo ottenuto anche su titolo DX12 come quello in questione un incremento prestazionale del 10%.
Sicuramente una configurazione del genere farebbe la felicità di molti gamers appassionati. L’impianto a liquido customizzato dona alla macchina un look unico oltre che una marginalità, quando si parla di overclok, non indifferente rispetto ai sistemi di raffreddamento standard. Anche se non ci siamo soffermati troppo sulle temperature vi assicuriamo che si sono mantenute su valori decisamente contenuti durante tutte le sessioni di benchmark.

Se tutto questo non fosse abbastanza, eccovi il video con le parole dello stesso Kernan: vi ricordiamo che tutti i componenti di questo poderoso PC sono acquistabili presso il sito http://www.afkstore.it/, sia singolarmente che facenti parte di una configurazione da voi prestabilita!

Tiziano Sbrozzi
Lusso, stile e visione: gli elementi che servono per creare una versione esterna di se. Tiziano crede fortemente che l'abito faccia il monaco, che la persona si definisca non solo dalle azioni ma dalle scelte che compie. Saper scegliere è un'arte fine che va coltivata.

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