Silenzioso come solo un Fantasma potrebbe fare, Ghost of Tsushima si sta lentamente preparando per essere lanciato sul mercato. Il prossimo titolo di Sucker Punch è ormai in dirittura d’arrivo e tra poco più di due mesi potremo finalmente mettere le mani su quella che, fin dal primo annuncio nel 2017, sembrerebbe essere una delle esclusive più promettenti del mondo PlayStation. Sono passati quasi tre anni da quella Paris Games Week ed è quindi giunto il momento di fare il punto della situazione, andando ad analizzare tutti i dettagli che conosciamo su ambientazione, storia e gameplay. Siete pronti ad immergervi nel Giappone feudale?
Il Fantasma
Della trama di Ghost of Tsushima non sappiamo poi molto, ma quelle poche informazioni a nostra disposizione ci stuzzicano parecchio. Il gioco si svolge infatti sul finire del XIII° secolo, durante la prima invasione mongola del Giappone, e l’isola di Tsushima è l’ultima zona ad essere stata attaccata dall’enorme esercito condotto dal generale Khotun Khan. Nel corso di una cruenta battaglia che vede la vittoria dei mongoli, Jin Sakai resta l’ultimo guerriero samurai in vita e dovrà perciò fermare l’avanzata dell’impero mongolo e proteggere la propria gente. Sarà quindi portato a mettere da parte il proprio addestramento da samurai per diventare un guerriero letale e silenzioso, una leggenda il cui soprannome risuonerà per tutta l’isola di Tsushima: il Fantasma.
Il protagonista sarà diviso tra gli insegnamenti dell’arte Bushido, tipica dei samurai, e l’arte Ninja, guerrieri che agiscono nell’ombra e che mettono da parte l’onore, attaccando alle spalle e nascondendosi nell’oscurità. Un incipit decisamente intrigante, che speriamo venga sviluppato a dovere. Sarebbe infatti interessante – e siamo anzi abbastanza certi che potrebbe essere uno dei temi centrali del gioco – vedere come il conflitto interiore di Jin influirà sul suo modo di approcciarsi ai combattimenti e vedere quali conseguenze avrà anche sui rapporti con gli altri personaggi, che per ora abbiamo però visto solo di sfuggita. Sappiamo inoltre che il titolo ha ricevuto un rating 17+ e ci aspettiamo dunque la giusta dose di violenza e, soprattutto, una storia matura e all’altezza delle aspettative.
Da Samurai a Ninja
Stando a quel poco che abbiamo visto fino ad ora, sappiamo che il gameplay alternerà combattimenti all’arma bianca a fasi completamente stealth. A dirla tutta, sarà il giocatore a decidere quale approccio utilizzare, a seconda delle proprie preferenze e al numero di nemici che dovrà affrontare. Jin sarà infatti costretto ad eliminare grandi gruppi di nemici e non sempre attaccarli direttamente con la propria katana – all’interno di un combat system che sembrerebbe essere basato principalmente sulla parata e sui contrattacchi – sarà la strategia migliore.
Dai gameplay trailer che abbiamo visto, il protagonista si avvicinerà sempre di più all’arte dei Ninja e molto spesso deciderà di eliminare gli avversari uno per volta, senza farsi vedere. Per fare ciò, il giocatore ha a disposizione diversi strumenti: primo fra tutti è il rampino che permetterà di effettuare spostamenti rapidi sia in orizzontale che in verticale. Questo gadget ci è parso molto simile a quello utilizzato dall’indimenticabile Nathan Drake in Uncharted 4: Fine di un ladro, ma non sappiamo se, come nel capolavoro Naughty Dog, a Jin sarà permesso di agganciare il rampino solo a determinati appigli o se ci sarà una maggiore libertà di movimento.
Le sezioni stealth possono sicuramente ricordare quelle viste nella serie Batman Arkham ed effettivamente sono diversi i punti in comune, come le bombe fumogene, utili per dileguarsi nei momenti più difficili, oppure le uccisioni multiple che abbiamo visto nel gameplay dell’E3 2018, decisamente molto simili al Multi KO Terrore introdotto nel terzo capitolo della trilogia targata Rocksteady. Il nostro protagonista avrà inoltre a disposizione un arco, con il quale potrà tirare diversi tipi di frecce.
L’isola di Tsushima
In altri casi diremmo che a fare da sfondo alle vicende di Jin Sakai sarà il Giappone feudale, eppure l’ambientazione realizzata da Sucker Punch è talmente bella e ammaliante che definirla “sfondo” sarebbe troppo riduttivo. Questo perché, oltre all’appena citata fantastica realizzazione tecnica, a detta degli sviluppatori l’esplorazione e quindi il territorio dove è ambientato il titolo, saranno parte integrante di Ghost of Tsushima. Jin potrà muoversi in sella al suo cavallo, richiamabile con il classico fischio, ed esplorare le varie regioni dell’isola.
L’esplorazione è una parte importantissima del titolo e Sucker Punch sembra voler evitare che i giocatori si muovano da un punto A ad un punto B, semplicemente per raggiungere un obiettivo, ma che si fermino a girovagare per il mondo di gioco, imparando a conoscerne i dettagli e i segreti. Non è infatti ancora chiaro se saranno o meno presenti indicatori a schermo ad mostrare la destinazione a cui giungere e restiamo quindi in attesa di ulteriori dichiarazioni per quanto riguarda questa meccanica.
Anche dal punto di vista tecnico, Ghost of Tsushima sembra essere decisamente all’altezza delle aspettative. Il titolo di Sucker Punch pare si caratterizzi per una qualità visiva d’altissimo livello, complice ancora una volta la bellissima ambientazione, soprattutto dal punto di vista artistico. Il territorio ricreato dallo studio lascia semplicemente a bocca aperta, presentando un mondo dagli splendidi colori, ma preferiamo in ogni caso attendere di avere il titolo tra le mani per esprimerci sul comparto tecnico del gioco. Manca ormai pochissimo al lancio di Ghost of Tsushima, che arriverà su PlayStation 4 il 26 giugno. Alla luce di quest’analisi dobbiamo chiedervelo ancora una volta: siete pronti ad immergervi nel Giappone feudale?