Elder Mythos Recensione, il gdr che vi mette nel ruolo degli antichi

Un GDR horror lovecraftiano dove interpreti gli Antichi: Year Zero Engine, punti Schema e interferenze dell’EM per una competizione cosmica feroce e miti in guerra.

Daniele Antonelli
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Daniele Antonelli
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Adoro scrivere di ciò che mi appassiona, nello specifico di videogiochi e giochi da tavolo, il mio genere preferito è il Grimdark sia Fantasy che Sci-fi...
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RecensioniElder Mythos
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Ecco la nostra recensione di Elder Mythos, un gdr in chiave horror sviluppato da Mana Project Studio. Elder Mythos trae ispirazione dal terrificante universo narrativo di H.P. Lovecraft, dove orrori cosmici combattono per il predominio o l’annientamento del mondo a noi conosciuto. La narrazione del gioco tratta temi non adatti ai deboli di cuore, include elementi quali il body horror, il cannibalismo ed i sacrifici rituali, per citare alcuni esempi. Nel manuale è suggerito l’utilizzo del sistema di sicurezza di linee e veli, il cui fine è quello di rendere l’esperienza più accessibile in fase di narrazione.

Il conflitto degli Antichi

In Elder Mythos i giocatori incarnano gli antichi, terrificanti orrori cosmici, coinvolti in una eterna battaglia per scoprire chi tra loro sarà il primo a realizzare il proprio intelligibile disegno. Il gioco include dodici delle divinità lovecraftiane più famose complete di descrittori, abilità e risorse innominabili uniche. Elder Mythos è un gioco basato sulla narrazione dello scenario da parte dei giocatori, il game master prende il nome di Eldritch Master o EM ed ha il compito di descrivere l’esito delle azioni prese dagli antichi, oltre a partecipare attivamente al gioco grazie alla meccanica delle interferenze. Le partite hanno luogo all’interno di uno scenario scelto tra quelli proposti nel manuale o creato precedentemente dai giocatori seguendone le linee guida, ciò offre la possibilità di esplorare luoghi iconici dell’universo lovecraftiano, quali la cittadina di Innsmouth o l’antica città di Troia.

L’intelligibile disegno

Il fulcro del gioco è guadagnare punti Schema, una risorsa vitale nell’attivazione delle abilità più potenti degli antichi e l’indicatore finale del vincitore di uno scenario. All’inizio di una partita cinque punti Schema vengono attribuiti arbitrariamente agli Antichi, con il fine di fornire una base per muovere i primi passi verso la conquista degli obiettivi situati nei luoghi chiave degli scenari. All’infuori dell’inizio di una partita, i punti Schema, sono ottenuti dalla conquista degli obiettivi dello scenario, l’eliminazione di risorse avversarie, successi catastrofici e il completamento degli obiettivi unici del disegno o del più grande disegno dell’antico che si sta interpretando. I punti Schema possono essere spesi durante il turno dell’antico per eseguire una o più azioni tra: coltivare una risorsa innominabile, acquisire una risorsa innominabile o attaccare una risorsa. Gli antichi non si muovono in prima persona all’interno dello scenario, ma vi interagiscono coltivando le proprie fila di fedeli e creature in forma di risorse innominabili, quest’ultime possono essere di tre tipologie divise in culti, creature e ministri, ogni antico ha inoltre a disposizione risorse innominabili uniche associate al suo mito. Un esempio di risorsa innominabile unica è l’oscuro mercurio legato ad Azathoth, un ministro che incrementa le possibilità di riuscita dell’abilità speciale dell’antico, questa in caso di vincita di un lancio contrapposto consente ad Azathoth di manipolare la prima azione del turno del suo bersaglio.

La voce della follia

Elder Mythos sfrutta lo Year Zero Engine come struttura per le sue meccaniche di gioco, un sistema a successi multipli che propone l’utilizzo di più D6. Ogni giocatore compreso l’EM ha a disposizione nove D6, questi sono utilizzati durante le prove o come segnalini indicanti le risorse innominabili e dell’EM introdotte nello scenario. I successi nelle prove sono definiti dall’ottenimento di almeno un sei nel lancio dei dadi, più successi all’interno di un singolo lancio indicano un successo critico o catastrofico. Un successo catastrofico attribuisce un punto Schema e muove la narrazione in favore del giocatore, l’EM lancia un D6 ed assegna, in base al risultato, uno dei sei effetti riportati nel manuale. Il fallimento comporta l’attribuzione di complicazioni al giocatore, queste possono ridurre di uno il grado di una risorsa innominabile, scartare un punto Schema o assegnare uno svantaggio nel prossimo lancio di dadi. I vantaggi e gli svantaggi sono rappresentati dalla riduzione o l’incremento del numero complessivo di dadi lanciabili durante una prova, che tuttavia non può superare il limite massimo di nove, tale numero corrisponde al valore di una delle quattro caratteristiche base dell’antico inerenti alla prova più i suoi descrittori ed abilità applicabili all’azione, oltre al grado delle risorse impiegate nel suo svolgimento.

L’ordine dei turni in Elder Mythos cambia all’inizio di ogni round, l’iniziativa dei giocatori e delle risorse dell’EM viene decisa attraverso la pesca di carte numerate. Durante il proprio turno i giocatori hanno a disposizione due punti azione, i quali possono essere spesi per muovere le risorse innominabili, rivendicare gli obiettivi o in combinazione con i punti Schema al fine di mettere in gioco nuove risorse, rivendicare quelle già presenti nello scenario o attaccarle. La presenza delle risorse dell’EM o di altri giocatori nella zona di un obbiettivo pone un ostacolo nell’ottenimento di quest’ultimo, obbligando i giocatori a confrontarsi con un tiro contrapposto, nella quale l’antico con maggior numero di successi vince.

Il ruolo dell’EM

L’Eldritch Master in Elder Mythos non narra una storia, raccoglie ciò che viene descritto dai giocatori e tesse una trama. I giocatori si sfidano descrivendo azioni ed eventi relativi al proprio antico accumulando obiettivi e punti Schema, mentre il ruolo dell’EM è quello di intralciare attivamente i giocatori in vantaggio ed aiutare chi sta perdendo, lo strumento a sua disposizione sono le interruzioni. Le interruzioni sono una risorsa attribuita all’EM ogni round in base al numero di giocatori presenti, queste agiscono similmente ai punti azione ed i punti Schema, consentendo all’EM di schierare e controllare le proprie risorse nello scenario o applicare condizioni nelle prove dei giocatori. L’EM ha una riserva estremamente variegata di risorse descritte nel manuale, ognuna delle quali munita di descrittori ed abilità peculiari utili per cambiare le sorti delle partite, tuttavia, è importante considerare che i giocatori durante il loro turno possono ribaltare la situazione provando a rivendicare o rimuovere le unità dell’EM, guadagnando nuovi alleati o punti Schema in caso di riuscita.

Il risveglio finale

Elder Mythos di Mana Project Studio è un interessante gdr Horror, che favorisce una narrazione dinamica da parte dei giocatori, proponendo un approccio più immersivo anche per l’EM, grazie alla meccanica delle interferenze. Il manuale adotta un sistema di gioco solido basato sui successi multipli con il lancio di più D6, lo Year Zero Engine, risultando facile da comprendere e padroneggiare. Le illustrazioni contenute nel manuale stupiscono con i ritratti in bianco e nero delle leggendarie entità descritte nei romanzi di H.P. Lovecraft. Il kit base del gioco include un volume supplementare per le partite in solitaria o in masterless, oltre a contenuti digitali stampabili, quali: la raccolta delle mappe degli scenari ed un comodo mazzo di carte personalizzato, utile per gestire l’iniziativa e fornire segnalini delle risorse insieme a brevi descrizioni degli antichi. Complessivamente Elder Mythos è un prodotto pieno di carattere, consigliato agli amanti degli horror psicologici, che non disdegnano un po’ di una sana competizione in partite da una a sei entità multidimensionali.

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Adoro scrivere di ciò che mi appassiona, nello specifico di videogiochi e giochi da tavolo, il mio genere preferito è il Grimdark sia Fantasy che Sci-fi perché riesce spesso a regalare esperienze intense e ricche di adrenalina. Personalmente sono un amante degli animali e dell'elettronica, una miscela bizzarra dovuta ai primi giochi su cui ho messo mano Pokemon e Digimon.