GameScope #14: Two Worlds 2

Nicolò "Nico" Fratangeli
Di Nicolò "Nico" Fratangeli Rubriche Lettura da 4 minuti

E’ con immenso piacere che, in questo quattordicesimo episodio di GameScope, mi ritrovo a parlare di un grande RPG occidentale, una graditissima sorpresa che purtroppo non ha ricevuto il meritato successo dall’utenza videoludica mondiale: sto parlando di Two Worlds 2, gioco di ruolo di stampo statunitense che, sulla falsa riga dei successi dei vari Dragon Age, The Witcher e The Elder Scrolls, tenta di riportare in auge un genere che solo ultimamente, con l’attuale (ormai scorsa) generazione, sta spopolando su console.

Two Worlds 2

Two Worlds 2 riprende esattamente dal finale dello (sfortunato) capostipite: terminato il video iniziale, con tanto di decimazione del popolo orchesco, ci ritroveremo nei panni di un mercenario con un dono molto particolare, tenuto segregato dall’Imperatore Gandohar. Presto verremo liberati dalla profetessa Dar Pha e dalla sua squadra di orchi ed è da qui che inizia la nostra avventura in un mondo gigantesco e pulsante; un’avventura che saprà emozionare e farci riflettere, specie per i temi trattati che risultano piuttosto crudi e riusciti.

two worlds 2

A differenza dei giochi Bethesda, Two Worlds 2 risulta un’esperienza molto più lineare: la storia è fondamentale e tale scelta ha permesso di crearne una credibile, piena di intrighi e con ampio risalto ai personaggi principali, sulla falsa riga di Dragon Age: Origins. A differenza di quest’ultimo, il combat system è più incentrato sull’azione, un po come in Risen: sono possibili vari approcci, tra cui lo stealth (consigliato vista l’alta difficoltà del titolo), l’approccio con armi da mischia o il lungo raggio per arceri e maghi. Questi ultimi meritano un doveroso approfondimento, visto l’originalissimo sistema di spell ideato dai creatori: al posto di incantesimi pre-impostati, il giocatore sarà libero di abbinare i diversi elementi di una magia come meglio crede. Ogni caratteristica sarà definita da una speciale carta: un incanto di base sarà formato da una carta degli effetti ed una seconda che ne definirà la forma, come proiettile, trappola o incantesimo; una volta definita la base potremo poi applicare dei modificatori per aumentarne il danno o la durata dell’effetto. Come potete ben immaginare, avanzando nel gioco, potremo creare numerosissimi e diversi mix letali, rendendo il mago la classe più divertente e appagante da giocare.

Il comparto tecnico, grazie al motore GRACE, era veramente di alto livello per il periodo: il mondo, piuttosto vasto e vivo, è godibilissimo, credibile e vario. Si va da città medievali a savane, da inospitali paludi a lussureggianti foreste. Il sonoro è anch’esso molto riuscito, con musiche originali e un doppiaggio (inglese, francese, tedesco e polacco) che stupiscono. In italiano solo sottotitoli, ma fortunatamente ben tradotti e privi di errori, che come sappiamo fin troppo bene sono canonici in titoli del genere. Nel gioco è presente anche un comparto multiplayer fino a 8 giocatori, molto vario e sia competitivo che cooperativo: si passa dal classico duello 1vs1 o un classico deathmatch a squadre fino ad arrivare alla modalità avventura, vera essenza di questo multy, sempre fino a un massimo di 8 giocatori che potranno giocare una campagna alternativa di 7 capitoli veramente divertente, varia, e con un netcode eccelso. La longevità, grazie anche alla appena citata modalità online, è stellare, con una campagna che può raggiungere facilmente le 30-40 ore. Two Worlds 2 è un magistrale gioco di ruolo occidentale, che tutti gli amanti di questo storico genere dovrebbero testare; riesce infatti nell’intento di portare avanti una personalità tutta sua, differenziandosi da mostri sacri del genere firmati Bethesda e BioWare.

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Nato col videogioco nel sangue, riceve a sei anni la sua prima console: l'indimenticabile SNES; distruggendo joystick a furia di Donkey Kong Country e Super Mario, riceve un paio di anno dopo l'amore della sua vita: Sony PlayStation. Console che l'accompagnerà per tutta la sua carriera videoludica, tantè che la ritroviamo attaccata e funzionante nella sua cameretta, appena sotto le sorelle maggiori. Da buon collezionista e amante di retrogaming passa parte del tempo su Ebay a cercare qualche chicca Retrò, ritrovandosi ogni volta in lacrime alla vista del prezzo di Suikoden II PAL.