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Il futuro di Hideo Kojima è a episodi!

Per Hideo Kojima il futuro è chiaro e corre su un unico binario! Gli sviluppatori proporranno sempre più esperienze videoludiche con una formula episodica. Proprio in un’intervista concessa ai microfoni di GameSpot, il noto game designer si è espresso sui vari vantaggi che tale distribuzione comporta sia per gli sviluppatori che per i giocatori. Leggiamo allora cosa ne pensa in dettaglio:

Hideo Kojima

Non posso ancora dirvi se Death Stranding verrà proposto a episodi, ma tale cambiamento sta prendendo sempre più piede all’interno dell’industria videoludica e potrei avere la tentazione di cavalcare quell’onda per i miei progetti. Se pensiamo ai film, penso che in futuro non saranno più lunghi due ore, ma più corti, complice una domanda da parte del pubblico sempre più rapida e flessibile. Questo avrà delle ripercussioni interessanti: pubblicare in tempi più brevi segmenti frammentati di un’opera garantirà in primo luogo un maggiore raccoglimento di feedback tra sviluppatori e utenti, e questi ultimi potranno quindi godere di un’esperienza ritagliata su misura per loro. La stessa strategia credo che verrà implementata a film e produzioni televisive.

L’industria, in costante cambiamento, sembra allora indirizzata in un mondo a episodi, proprio per rispondere alle esigenze d’intrattenimento del mondo videoludico. Cosa ne pensate? Sarà davvero la mossa vincente del futuro? Fatecelo sapere lasciando un commento in fondo alla news o direttamente sulla nostra pagina Facebook! Continuate a seguirci per tutti i futuri dettagli.

Mariano "xTheDeathx" Bonaccorsi
Avvicinatosi al mondo videoludico tenendo in mano la sua prima console, una PSP Slim & Light, xTheDeathx inizia la sua vera avventura solo nel 2011 su PlayStation 3 e come cacciatore accanito di trofei. Riempita la sua bacheca di Platini, continua la sua avventura anche su PC sotto il nick di WhiteBlackDeath, tra un pad e una tastiera in compagnia di amici e tanto sano divertimento.

3 Comments

    1. per quello che dice ha ragione, maggiore flessibilità e minore tempo di sviluppo, più feedback ecc.
      ma per me lui è l’ultimo a dover privilegiare questa formula… ad un gioco dove il 90% della componente è esclusivamente narrativa, come fai a mantenere un alto interesse nell’utente se spezzetti la storia a episodi?
      funziona nelle serie tv, anime ecc. ma in un videogioco? tutto dipende da come game designer e sceneggiatori decidono di giocarsela

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