Epic Games ha portato in tribunale un cheater di Fortnite australiano e ha vinto, costringendo il giocatore a pagare dei danni e chiudere il suo business di compravendita di cheat, e anche scusarsi pubblicamente per le azioni.
I documenti sono stati ottenuti da GameSpot, dov’è sottolineato che ha violato gli accordi con l’utente, i termini di servizio e anche il copyright di Fortnite, visto che ha venduto degli account in-game e dei cheat ad altri giocatori della battle royale. Tra i metodi per barare venduti dal cheater di Fortnite abbiamo l’aimbot e accesso a V-Bucks illimitati e account inattivi, il che può permettere ai giocatori di completare il battle pass senza fare nulla.
Inoltre, Epic ha fatto sapere la sua con una dichiarazione sulla questione:
Vendere account di giocatori compromessi e tecnologie per i cheat mette in pericolo le informazioni dei giocatori e rovina l’esperienza a coloro che vogliono giocare in modo lecito. Noi prendiamo queste vendite illegali davvero sul serio e faremo tutto ciò che è in nostro potere per fare in modo che il nostro gioco rimanga divertente, giusto e mai pay-to-win
Statement
Read: https://t.co/cEr3e8pm1H
— blaze fn (@blazefn8) May 5, 2022
Ma anche BlazeFN, il cheater, ha messo in chiaro la sua posizione:
Ciao a tutti, BlazeFN qui. Visto che fino a poco tempo fa ho venduto dei cheat non autorizzati di Fortnite e degli account compressi di Fortnite. Non lo farò più perché Epic Games mi ha scoperto e ha iniziato una procedura legale contro di me, in Australia.
La buona notizia è che i danno che Epic Games riceverà, non entreranno nelle tasche dell’azienda, ma saranno tutti donati in beneficenza. Nello specifico a Child’s Play, un’organizzazione che migliora le vite dei bambini. Quindi, Epic Games è riuscita a far chiudere un negozio che distruggeva l’esperienza legata al gameplay di Fortnite, metteva in pericolo i giocatori e ha anche fato del bene, dando i soldi in beneficenza.