Immaginatevi persi nel lavoro su Marte, in una delle basi che nel 2080 sono state installate sul pianeta rosso e che fanno esperimenti legati alle piante e alla produzione di cibo in cattività. Ora immaginatevi cosa può succedere in una notte se, di punto in bianco, il protagonista Jack Leary si trova a dover entrare in Fort Solis, una delle basi su Marte, senza trovare nessuno, se non dei videolog che danno più domande che informazioni. Questo è Fort Solis, gioco indie AAA di Fallen Leaf che propone un’avventura di qualche ora alle prese con un mistero da risolvere: ve ne parliamo nella nostra recensione.

Camminare nel nulla

Fort Solis non propone una forte componente ludica: oltre a camminate nella base e dei Quick Time Event, c’è poco altro. L’intento di Fallen Leaf è proprio quello di proporre un’esperienza immersiva, capace di portare il giocatore nelle sue 3/4 ore di gioco alla ricerca del mistero legato a Fort Solis.

Non aspettatevi quindi un gioco ricco d’azione: non ci saranno sistemi di shooting, non avrete modo di combattere né di fare delle scelte diverse da quelle guidate. Fort Solis ha intenzione di farvi vivere un bellissimo racconto su binario: al massimo avrete modo di vedere qualche scena diversa in base al successo o al fallimento dei QTE.

Appurato questo, c’è da dire però che il sistema propone anche qualche piccolo enigma, più che altro guidato, ma che riesce ad aggiungere quel qualcosa al titolo. Il resto è solo un racconto, ben scritto e ben congeniato, ma soprattutto messo in opera con una qualità da far invidia ai migliori tripla A.

Qualità senza eguali

Ciò che stupisce dal lato tecnico di Fort Solis è la qualità nella recitazione e nella messa in scena delle fasi parlate. Si tratta principalmente di videolog che racconteranno parti del racconto: si fa eccezione invece per alcuni dialoghi, oltre che per le chiacchierate che Jack scambierà con Jessica in chiamata, tra una scoperta e l’altra.

Proprio i videolog e gli audiolog però sono la ciliegina sulla torta: ogni singolo movimento fatto dai volti dei personaggi è realistico, ben strutturato e permetterà di capire non solo ciò che viene detto, ma anche il come. Tutti questi video e audio saranno poi visibili nel proprio mini tablet da avambraccio, dove potrete vedere anche la mappa per ambientarvi all’interno di Fort Solis, l’unica base che esplorerete nel gioco.

Nel cast spiccano interpreti del calibro di Roger Clark, Julia Brown e Troy Baker, che riescono a gestire gran parte dei discorsi e dei parlati, ma le altre voci non sfigurano nel confronto, proponendo un comparto tecnico senza eguali.

Polvere da Marte

Fort Solis è un buon esperimento: parliamo del primo gioco di un team indipendente formato da circa 20 persone, tutte con decine di anni di esperienza. Proprio per questo, sebbene siamo coscienti del fatto che il gameplay sia quasi assente in Fort Solis, il livello qualitativo è eccezionale e fa ben sperare per questo studio di sviluppo.

Fort Solis verrà venduto al prezzo di 24,99€, una cifra tutto sommato adatta per le ore di gioco all’interno del titolo. Peccato per la mancanza totale dell’italiano, persino nei menu, ma l’inglese usato è molto semplice e l’interpretazione permette di capire anche le sfumature che potrebbero sfuggire tra le varie parole.

Un plauso finale va fatto poi alla sceneggiatura: senza cadere troppo negli spoiler, Fort Solis propone una trama decisamente fuori dal “classico” stilema dell’horror spaziale; inoltre, c’è da dire che persino a gioco concluso alcuni dettagli della trama rimangono opachi, richiedendo di scoprire segreti aggiuntivi, magari qualche password extra per aprire eventuali mobili che ci sono sfuggiti. Il tutto poi richiederà comunque un lavoro di deduzione, considerato che nessuno vi rivelerà la trama in modo schietto e diretto, ma avrete solo questi video e audio da poter usare per le vostre ipotesi.

Tecnicamente il gioco è eccezionale: parliamo di una qualità grafica superiore alla maggior parte degli ultimi AAA, con sfumature tecniche, effetti grafici e texture molto realistiche e ben fatte. Il gioco non porta grandi difetti infine, proponendo un’esperienza liscia.

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Fort Solis

8

Un'esperienza interattiva e cinematografica che vi trasporterà in un racconto di terrore di una notte su Marte, vivibile in un giocato di 3/4 ore. Poco gameplay, per lo più QTE, ma per il resto recitazione qualitativamente eccezionale e reparto tecnico che fa le scarpe alla maggior parte degli ultimi AAA.

PRO
  • Tecnicamente sublime
  • Interpretazioni da urlo
CONTRO
  • Non piacerà a chi odia i Walking Simulator
  • QTE non troppo brillanti
Simone Lelli
Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.

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