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Final Fantasy XV e XIV hanno “condizionato la serie”, parla Yoshida

Il producer di Final Fantasy XVI, Naoki Yoshida, ha parlato della saga in un’intervista concessa alle pagine di 4Gamer, approfondendo anche il fatto che Final Fantasy XIV (al lancio) e XV, almeno a suo parere, hanno condizionato la serie di giochi.

Pur trattandosi di titoli a sé stanti, è ovvio che dei lanci non di successo abbiano modo di danneggiare il resto dei capitoli, e considerando gli aggiornamenti che XIV ha necessitato prima di brillare e venire apprezzato com’è attualmente, come anche le numerose patch che sono state necessarie per Final Fantasy XV, di sicuro Square Enix non ha confezionato dei prodotti pronti a non esporre il fianco a critiche, almeno non fin da subito.

Yoshida ha ovviamente intenzione di fare meglio con il nuovo capitolo, a quanto pare pronto fin da subito a offrire dei contenuti decisamente di maggiore qualità, permettendo di conseguenza agli utenti di fruire di un’esperienza migliorata con la nuova generazione di console, considerando anche i molteplici dettagli emersi di recente.

Nel corso della giornata di oggi, fra il fatto che non si tratterà di un open world e che solamente il protagonista sarà giocabile, sono emersi moltissimi nuovi dettagli sul gioco, mentre è stato svelato anche che il trailer non verrà presentato a breve, ma sarà disponibile in autunno. Abbiamo approfondito il tutto in questo articolo.

Final Fantasy turni

Abbiamo approfondito in un articolo i dettagli sul sistema di combattimento e su come la saga si sia evoluta abbandonando mano mano lo stile a turni. Prima di lasciarvi, vi invitiamo a leggerlo accedendo al link che trovate qui di seguito.

Sperando che lo sviluppo proceda bene e non si vedano altri rinvii all’orizzonte, è emerso il fatto che Forspoken potrebbe essere stato rinviato proprio per colpa del nuovo Final Fantasy XVI. Trovate tutti i dettagli sulla questione nell’articolo presente qui.

Andrea Pellicane
Nasce nel 2000 già possessore di una Playstation 1 e già appassionato di videogiochi. In tenera età scopre il mondo dell’informatica ed inizia la sua inutile corsa verso la bramatissima Master Race. Nonostante la potenza di calcolo sia la sua linfa vitale è alla perenne ricerca della varietà e di titoli indie che piacciono solo a lui, incurante del fatto che potrebbero funzionare agevolmente anche su un tostapane. Viene spesso avvistato mentre effettua incomprensibili ragionamenti (soprattutto per lui) legati all'economia. Eccelle particolarmente nel trovare i momenti meno opportuni per iniziare e divorare intere serie TV.

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