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Call of Duty: utilizzare i cheat potrebbe portare al ban su ogni capitolo

A quanto pare le misure anti-cheat useranno il pugno di ferro verso quei giocatori che sfruttano a loro vantaggio trucchi e codici, dato che a quanto pare arriverà a breve un nuovo software che farà sì che gli utenti in questioni riceveranno un ban non solo dal gioco in questione, ma dall’intera serie di Call of Duty.

All’interno di un post pubblicato la scorsa settimana che riportava il titolo di “Ricochet Anti-Cheat Progress Report“, il team di sviluppo ha annunciato novità che andranno drasticamente a cambiare le contromisure verso i cheater d’ora in avanti.

Il tutto arriverà attraverso un update che avrà due punti chiave di informazione. Il primo corrisponde ad una nuova versione del sistema kernel-level, che arriverà sulle versioni PC di Call of Duty Warzone attraverso il lancio della mappa del Pacifico con l’update previsto per questo dicembre. Successivamente il medesimo arriverà anche su Vanguard.

#TeamRICOCHET si sta preparando per l’arrivo della prossima fase del sistema Anti-Cheat, il nuovo PC driver kernel-level. Warzone sarà il primo titolo a ricevere il driver, in arrivo in concomitanza all’update Pacifico a dicembre. Il kernel-level driver, che è solo uno degli elementi dello sfaccettato sistema anti-cheat, sarà aggiunto a Call of Duty: Vanguard in un secondo momento.

Call of Duty Warzone

I driver kernel level richiedono un accesso prioritario all’interno del vostro PC, in modo tale da affidare loro una totale sicurezza a sé stante. Il secondo punto chiave riguarda il cambiamento che Call of Duty sta apportando alla sua policy di sicurezza: l’utilizzo ripetuto di violazione di quest’ultima, come appunto l’utilizzo di cheat, condurrà ad una sospensione permanente di tutti gli account.

Questo include anche nascondere od offuscare la propria identità o l’identità del proprio dispositivo hardware. Ma la cosa più importante è che d’ora in avanti è che questa policy porterà al ban da tutti quanti i titoli della serie di Call of Duty, che siano passati, presenti e futuri.

Questa potrà sembrare una buona notizia per molti, ma c’è anche una fetta dell’utenza che non si fida a lasciare l’accesso totale a software di questo tipo. Bisogna vedere se una politica del genere verrà applicata, seppur in modi alternativi, alle altre versioni dei giochi della serie.

Fonte:
Giulio Bruschini
Podcaster, aspirante speaker radiofonico e appassionato di musica e cinema, meglio non iniziare una conversazione sulla sindrome dell'età dell'oro e della cultura retro o si finisce in un'infinita tana del bianconiglio tra vaporwave e hauntology...e Max Headroom.

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