Fedez sugli NFT: “Non funzionano e non lo hanno mai fatto”

Il noto cantante Fedez ha discusso a più riprese degli NFT, ritenendo i token in questione fallimentari, per via di svariate ragioni.

Andrea Pellicane
Di Andrea Pellicane News Lettura da 2 minuti

Il mercato degli NFT e il mondo delle blockchain, in ognuno dei settori che abbracciano, hanno fatto particolarmente discutere, per via di idee in diversi casi piuttosto pessimiste per quel che riguarda l’utilità delle tecnologie in questione e per il loro valore, proprio il caso del noto cantante Fedez.

Parliamo della celebrità italiana che ha realizzato moltissimi album di successo, al punto ad arrivare assieme a Chiara Ferragni all’essere protagonista di una serie Amazon, che con ottime probabilità nel corso dei prossimi mesi non si troverà a investire in questo mondo.

Nel corso degli ultimi mesi infatti, Fedez ha avuto modo di discutere degli NFT, definendoli una tecnologia che non ha mai funzionato e che non funziona, per diverse ragioni. Stando al cantante infatti, si tratta della voglia di voler portare l’arte a un target fin troppo ristretto, quello degli individui facoltosi che lavorano nel mondo della tecnologia, con la Silicon Valley che viene presa come esempio.

Approfondendo ulteriormente la questione in una recente live, il rapper ha spiegato in maniera piuttosto colorita e dettagliata ulteriori dettagli sulle proprie motivazioni, spiegando però che non ha ancora avuto modo di informarsi approfonditamente, motivo per cui è bene prendere le sue come “impressioni a caldo”.

Fedez

Stando a Fedez, gli NFT non hanno poi così tanto senso proprio perché il concetto dell’esclusiva proprietà di alcuni materiali online non è valorizzata dal valore stesso delle opere in questione. Per l’imprenditore, possedere un quadro importante in forma digitale – registrando quindi la propria proprietà sulla blockchain – sarebbe un bel traguardo, ma il fatto che i token maggiormente in voga siano brutti disegni e rappresentazioni sminuisce questa possibilità.

Non si tratta di certo dell’unica celebrità contraria a questo mercato, che si trova in diversi casi a crollare e risalire, anche per quel che riguarda le criptovalute, ma che nel corso dei prossimi anni potrebbe diventare un nuovo standard.

Condividi l'articolo
Nasce nel 2000 già possessore di una Playstation 1 e già appassionato di videogiochi. In tenera età scopre il mondo dell’informatica ed inizia la sua inutile corsa verso la bramatissima Master Race. Nonostante la potenza di calcolo sia la sua linfa vitale è alla perenne ricerca della varietà e di titoli indie che piacciono solo a lui, incurante del fatto che potrebbero funzionare agevolmente anche su un tostapane. Viene spesso avvistato mentre effettua incomprensibili ragionamenti (soprattutto per lui) legati all'economia. Eccelle particolarmente nel trovare i momenti meno opportuni per iniziare e divorare intere serie TV.