Laura Miele ama lavorare con persone che creano giochi, un amore che ha iniziato a essere coltivato circa 25 anni fa, quando ha iniziato a lavorare presso l’ex filiale Electronic Arts e creatrice di Command & Conquer, Westwood Studios. “Quegli anni in cui ho lavorato direttamente con gli sviluppatori hanno plasmato per sempre la mia comprensione delle complessità e della raffinatezza dello sviluppo di giochi, così come il mio apprezzamento e ammirazione per gli sviluppatori di giochi“, afferma Miele. Ora è il chief studios officer di EA, dove lavora con oltre 6.000 sviluppatori di giochi in tutta l’azienda. Miele ci dice che vede gli studi interni di EA come il “centro gravitazionale” dell’azienda, con l’obiettivo del suo lavoro che è quello di consentire a quegli sviluppatori di fare le cose che vogliono fare, pur rispondendo ai desideri e alle esigenze di EA, comunità e fan.
In termini di filosofia di sviluppo del gioco, i nostri giocatori sono sempre la nostra stella polare. Quando ho iniziato questo ruolo attuale, volevo eliminare alcune delle nozioni preconcette su quali giochi dovremmo investire e iniziare davvero ad ascoltare i giocatori e incorporare la loro voce nel nostro processo di sviluppo. Da allora, abbiamo annunciato una serie di giochi che i giocatori chiedevano: un nuovo Skate, College Football, una rimasterizzazione di Command & Conquer, la Mass Effect Trilogy e abbiamo sviluppato contenuti gratuiti in Battlefront 2 per diversi anni per cambiare completamente la percezione di quel gioco.
Laura Miele evidenzia inoltre come Electronic Arts stia dando sempre maggiore ascolto ai desideri dei giocatori, come nei casi della decisione di proporre il remake della Mass Effect Trilogy o di supportare in maniera gratuita Star Wars Battlefront 2. Non sempre però – specifica -ogni desiderio può essere assecondato nel breve periodo, in particolare per serie che hanno cadenza annuale o comunque periodica. Tra le IP nel futuro della società, ci sono sicuramente Titanfall, Apex Legends e Fifa, che assicureranno alla software house degli anni splendidi.