I livelli di difficoltà del nuovo Dragon Age: The Veilguard saranno su misura per tutti i tipi di player, per Bioware i giocatori saranno liberi di scegliere il proprio grado di sfida.
La direttrice dell’ultimo capitolo della saga di Dragon Age, Corinne Bousche, ha ricordato in un’intervista con Game Informer cosa voglia dire avere opzioni di difficoltà che consentano a tutti di provare i videogiochi.
In un periodo in cui i videogiochi fanno parlar di sé per l’elevata difficoltà, Bioware ha puntato su una linea di pensiero del tutto diversa, lasciando al giocatore la libertà di scelta sul grado di sfida che desidera affrontare.
Secondo l’intervista, sarà possibile scegliere tra quattro livelli di difficoltà: Storyteller, per chi vuole concentrarsi maggiormente sulla storia piuttosto che sul combattimento, Adventurer per chi vuole una sfida equilibrata mantenendo un certo focus sulla storia, Nightmare per una sfida maggiore nei combattimenti. In questa terza opzione la scelta di difficoltà sarà permanente.
La quarta impostazione si chiamerà invece Unbound e consentirà modifiche più mirate. Per esempio, sarà possibile regolare il funzionamento del wayfinding, personalizzare il sistema di mira o regolare la difficoltà nella parata.
Sarà anche possibile decidere di rendere i nemici più aggressivi o addirittura di poter essere immortali scegliendo un’opzione no-death.
Mentre il dlc di Elden Ring: Shadow of the Erdtree fa penare i player di tutto il mondo, Dragon Age preferisce far decidere al giocatore fin dove alzare l’asticella, per regalare all’utenza la libertà di decidere in autonomia fino a che punto mettere alla prova le loro capacità.