Dopo che il Coronavirus ha provocato gravi danni a Cina e Italia, anche l’America adesso è stata colpita gravemente. In particolare, l’industria dell’intrattenimento ha subito uno stop generale per quanto riguarda le produzioni e le uscite cinematografiche. Secondo The Hollywood Reporter tutti i ritardi delle uscite di film, come l’action movie di Mulan, hanno messo in crisi anche la Disney, facendone calare drasticamente le azioni. Dopo un attento esame, l’analista Bernie McTernan ha concluso che Apple potrebbe lanciare un’offerta ragionevole per l’azienda di Bob Chapek.
Riteniamo che le società con maggior capitalizzazione e con grandi disponibilità finanziarie come Apple, potrebbero trarre vantaggio dalla volatilità in borsa di titoli come Disney, che a sua volta, otterrebbe la protezione della propria strategia streaming e dei contenuti, unita al potenziale dato dall’unione del nuovo ecosistema Disney e la piattaforma iOS.
Nella lettera, McTernan afferma che l’azienda – che dopo aver acquistato la 20th Century Fox era considerata a capo del settore – ha perso circa 85 miliardi di dollari in tre settimane, circa un terzo della sua capitalizzazione totale di mercato.
L’idea dell’unione fra le due aziende non è qualcosa di nuovo. Dopo che la Disney nel 2000 acquistò la Pixar, Steve Jobs divenne maggiore azionista della Casa di Topolino. Nel libro pubblicato da Bob Iger lo scorso settembre, l’ex amministratore delegato Disney ha dichiarato che le compagnie avrebbero già potuto fondersi se solo Steve Jobs fosse stato ancora vivo.
Dal punto di vista di Apple sarebbe vantaggiosa l’unione fra le due aziende, vista la prossima uscita di Disney+ e considerando lo scarso successo che ha ottenuto AppleTV +.
