DICE Awards 2016: ecco i vincitori!
Questa notte si è tenuta la diciannovesima edizione dei DICE Awards che, come ogni anno, premia vari titoli videoludici in base ad alcuni criteri ben specifici. Quest’anno il protagonista indiscusso è stato l’ottimo Fallout 4, che si è visto aggiudicare ben tre premi: RPG and MMO game of the year, Outstanding achievement in game direction e Game of the year.
Oltre a ciò, Bethesda può essere soddisfatta anche sul piano mobile visto che Fallout Shelter è stato riconosciuto come miglior titolo per dispositivi mobili.
Ecco a a voi tutti i premi e relativi vincitori di questi DICE Awards 2016:
- Action game of the year: Star Wars Battlefront
- Fighting game of the year: Mortal Kombat X
- Family game of the year: Super Mario Maker
- Mobile game of the year: Fallout Shelter
- Outstanding achievement in character: Lara Croft (Rise of the Tomb Raider)
- Lifetime achievement: Satoru Iwata
- Outstanding achievement in original music composition: Ori and the Blind Forest
- Outstanding achievement in sound design: Star Wars Battlefront
- Outstanding achievement in story: The Witcher 3: Wild Hunt
- Outstanding technical achievement: The Witcher 3: Wild Hunt
- Outstanding achievement in animation: Ori and the Blind Forest
- Outstanding achievement in art direction: Ori and the Blind Forest
- RPG and MMO game of the year: Fallout 4
- Strategy and simulation game of the year: Heroes of the Storm
- Hall of Fame inductee: Hideo Kojima
- Sports game of the year: Rocket League
- Racing game of the year: Forza Motorsport 6
- Outstanding achievement in online gameplay: Rocket League
- Handheld game of the year: Helldivers
- Technical impact: Visual Basic (Microsoft)
- Adventure game of the year: Metal Gear Solid 5: The Phantom Pain
- Sprite award: Rocket League
- Outstanding achievement in game design: The Witcher 3: Wild Hunt
- Outstanding achievement in game direction: Fallout 4
- Game of the year: Fallout 4
[…] Il paragone più immediato è ovviamente dato da titoli che siano sovrapponibili rispetto ai più classici film o serie tv, ossia titoli dove la narrazione rappresenta il centro dell’esperienza videoludica: l’abbondanza di videogame narrativi, fortunatamente, rende agevole fare confronti. Si può considerare, per esempio, la serie Assassin’s Creed, composta da numerosi titoli che si succedono dal 2007 e che ancora oggi rappresenta uno dei prodotti di punta di Ubisoft. Si tratta di una serie i cui vari titoli vanno a comporre una narrazione più ampia e stratificata, esattamente come accade con serie cinematografiche o televisive, e assumono quindi importanza centrale i richiami fra i vari capitoli: se i collegamenti sono affidati in prima analisi a trame e personaggi, non si può ignorare il ruolo ricoperto anche dalla colonna sonora. Il tema principale composto per Assassin’s Creed 2 dal compositore danese Jesper Kyd, per esempio, ritorna in quasi tutti i titoli della trama, rielaborato in vari modi per adattarsi alle ambientazioni del singolo capitolo. Una soluzione che è vera tanto per le produzioni più ricche quanto per titoli indipendenti come la serie Ori, rivelazione del 2015 seguita nel 2020 da un nuovo e apprezzatissimo capitolo la cui colonna sonora richiama proprio quella del suo predecessore, in grado di vincere il premio per la miglior musica originale ai Dice Awards del 2016. […]