Durante l’ultima edizione del Cartoomics svoltosi a Milano, noi di Game Legends abbiamo avuto la possibilità di scambiare quattro chiacchiere con Karlo Baker, il talentuoso modello che ha prestato il suo volto per la realizzazione di Nero, uno dei protagonisti di Devil May Cry 5. L’ottimo lavoro di Capcom infatti non è andato a toccare solamente il gameplay, ma anche la veste grafica, che per la prima volta nel brand si è servita anche di attori veri. Ecco cosa ci ha raccontato!
L’intervista
GL: Ciao Karlo! Sono Mara Vignati di Game Legends, e mi piacerebbe farti qualche domanda in merito al ruolo che hai avuto come modello per il volto di Nero in Devil May Cry 5. Innanzitutto, mi piacerebbe sapere: questa è stata la tua prima esperienza per un ruolo simile, ovvero come modello per un videogioco?
Karlo Baker: Ciao! Sì, in realtà ho già avuto altre esperienze di face recognition, ma mai per un videogioco. Mi è capitato per delle pubblicità, dove il mio volto è servito da base per delle animazioni, ma sono state cose piuttosto semplici. Non ho mai avuto prima di allora esperienze così tecniche, dove le animazioni venissero poi integrate completamente all’interno di un videogioco. È stata un’esperienza nuova, molto diversa e complessa, ma anche interessante.
GL: Come ti sei preparato per il ruolo? Hai dovuto studiare una parte o hai preferito improvvisare?
Karlo Baker: Beh, in realtà si è trattato di esercitarsi un po’. Prima di procedere con la motion capture ho dovuto fare delle prove per tre giorni, sia per quanto riguarda le espressioni facciali sia per quanto riguarda i movimenti del corpo.
GL: Sei un appassionato di videogiochi? Conoscevi la saga di Devil May Cry prima che avessi questo ruolo?
Karlo Baker: Sì, in passato giocavo ai videogame. Quando ero più piccolo, fino a circa 17 anni, giocavo tantissimo ai videogiochi. Poi però ho iniziato a lavorare e a viaggiare molto, e per questo sono passato ai MacBook, non molto adatti per videogiocare, così alla fine ho dovuto smettere. Ogni tanto mi capita di giocare con i miei amici su PlayStation o Xbox, a titoli come con Halo, ma con Devil May Cry mi sono fermato al secondo capitolo. L’ho amato, davvero. Poi non ho più giocato a niente riguardante questa serie.
GL: Quindi è stato un onore per te?
Karlo Baker: Sì, esatto, e se dovesse ricapitare lo rifarei senz’altro!
GL: Carisma e coraggio sono due delle caratteristiche più iconiche di Nero. Anche tu in qualche modo ti senti carismatico e coraggioso? Caratterialmente parlando.
Karlo Baker: Mah, onestamente credo sia piuttosto un cliché, io non sono un ragazzo così audace. Però in un certo senso quando vedo Nero apparire nel videogioco, il suo modo di fare e di parlare è così simile al mio che credo che durante la sessione di motion capture inizialmente non si siano limitati al volto, ma hanno preso anche la mia personalità. Quindi forse sì, Nero può essere visto come una parte di me. Il fatto che sia abbastanza audace, che prenda dei rischi, che sia sempre pieno di cose da fare, che sia sempre impegnato a viaggiare. In un certo senso, quando lo vedo nel gioco, mi dà un po’ l’impressione di rivedermi in lui.
GL: Non sei stato l’unico a prestare il tuo volto per i personaggi di Devil May Cry 5. Che mi puoi dire a riguardo del team? Avete lavorato assieme? Magari è nata un’amicizia tra i membri del gruppo?
Karlo Baker: In realtà la situazione è stata piuttosto particolare. Per esempio, io,V e Dante siamo i personaggi principali, ma abbiamo lavorato da soli, separatamente. Non abbiamo avuto modo di goderci l’esperienza insieme. Il fatto è che la mia è una parte molto importante, quindi ho dovuto girare molte scene, e non era fattibile girarle insieme contemporaneamente. Mi sono perciò concentrato su una sola scena per sessione. E poi anche le prove, lo shooting, i movimenti… insomma, è stato più comodo fare tutto separatamente. Quindi in pratica non ci siamo mai incontrati. Ci siamo scambiati i contatti, e ogni tanto ci sentiamo. Poi V abita a Londra, a Downtown, come me, per cui ci siamo incontrati dal vivo, ma non abbiamo stretto un grandissimo rapporto, non quanto mi sarebbe piaciuto fare, almeno.
GL: Questo è veramente un peccato…
Karlo Baker: Sì, veramente un peccato. Spero che in futuro avremo modo di stringere meglio i rapporti.
GL: Non pensi che sia più difficile interpretare un personaggio senza avere accanto gli altri due protagonisti?
Karlo Baker: Sì, è un peccato, lo so. Hanno pensato più ai personaggi del videogioco che ai rapporti tra di noi, ma confido nel futuro. Poi Capcom nel realizzare Devil May Cry 5 voleva differenziarsi molto dai capitoli precedenti, usando attori veri, quindi è stato un vero e proprio passo in avanti, e infatti il nuovo gioco è molto diverso da quelli passati.
GL: Era qualcosa di nuovo anche per loro, quindi possono migliorare nel futuro!
Karlo Baker: Certo, anche per loro era un modo per vedere cosa funzionava e cosa no!
GL: Vorrei farti un’ultima domanda. Che programmi hai per il futuro? Cosa ti aspetti dal prossimo anno?
Karlo Baker: Be’, questo esperimento è andato molto bene, quindi penso che siano interessati a farne altri in futuro, ma non posso dire di più al momento perché sono informazioni confidenziali ma se ci sarà qualcosa, ne sapremo di più probabilmente l’anno prossimo.
GL: Quindi pensi che avrai modo di fare un’altra esperienza simile?
Karlo Baker: Sì, sì, sono in arrivo altre occasioni del genere. Anche il fatto di non aver preso le sole espressioni facciali, ma anche la personalità è una cosa nuova e penso sia andata molto bene e sono abbastanza desiderosi di fare di più. Vedremo, ma penso che arriverà anche altro.