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Detroit: Become Human – Hands On del nuovo gioco di Quantic Dream

Dopo una gestazione durata davvero piĂą di quanto previsto, finalmente il 25 maggio arriverĂ  sulle nostre PlayStation 4 l’ultimo titolo sviluppato dal team di Quantic Dream, ovvero Detroit: Become Human. In data odierna è stata rilasciata anche sul PlayStation Store italiano la demo del titolo, che ci ha permesso di tirare le somme un’ultima volta prima della pubblicazione ufficiale del gioco diretto da David Cage. Avevamo giĂ  provato con mano il titolo l’anno scorso in occasione della Gamescom 2017, analizzando da vicino quella che risulta ormai essere la scena piĂą famosa di Detroit. La versione dimostrativa gratuita giocata oggi ci mette di fronte alla stessa scena, ma con la fortuna stavolta di poterla giocare in lingua italiana. Ecco ci dunque a parlare non solo del gameplay, che fondamentalmente ben conosciamo, ma anche del doppiaggio e della traduzione, fino ad arrivare ad una difficoltĂ  di gioco selezionabile, e a uno schema ben delineato che ci descrive quali e quante possibilitĂ  ci si possono aprire di fronte.

Detroit: Become Human

15 agosto 2038 20:29. Questo è il momento in cui la demo del titolo ha inizio. Come giĂ  spiegato, la sequenza “L’ostaggio” che abbiamo giocato è esattamente quella che ci è stata mostrata piĂą e piĂą volte durante il lungo sviluppo. Vestiremo i panni dell’androide Connor, che si trova a dover salvare una giovane bambina dal suo androide “domestico”, che la ha presa in ostaggio dopo aver brutalmente ucciso il padre. Se le fasi di gameplay sono ormai ben fisse nella nostra mente, con i 6 finali disponibili solo per questa scena, la possibilitĂ  di intraprendere il negoziato senza aver raccolto tutti gli indizi, in questa demo veniamo a conoscenza di due fattori che saranno determinanti per la riuscita del gioco. In primis parliamo della difficoltĂ : al primo avvio della demo ci sarĂ  chiesto se vogliamo giocare a livello “principianti”, dedicato alle persone che vogliono godersi a fondo la storia, con comandi piĂą semplici e possibilitĂ  ridotte che i personaggi muoiano, oppure “Esperti”, che al contrario metterĂ  i giocatori alla prova con comandi avanzati e ovviamente la possibilitĂ  di perdere i personaggi a causa di propri errori. Altra funzione che viene rivelata con la demo di Detroit: Become Human è la possibilitĂ  di analizzare il diagramma della scena conclusa. Ogni singola possibilitĂ  e risvolto che la scena può evolvere è elencato in uno schema, dove ovviamente sono oscurate le opzioni non scoperte (magari per il mancato ritrovamento di una prova o per il risvolto diverso di un dialogo).

 

Oltre ad esserci sincerati con piĂą tempo a disposizione della soliditĂ  del sistema di gioco, possiamo dire che il gameplay di Detroit: Become Human si mostra piĂą che ben strutturato, e da questa versione di prova non sono sorte alcune magagne tecniche a minarne la qualitĂ . La fase di ricostruzione degli eventi (che immaginiamo sia una prerogativa di Connor) risulta abbastanza facile anche a difficoltĂ  “Esperti”, ma speriamo che tale semplicitĂ  nel gioco sia dovuta alla gran quantitĂ  di volte che abbiamo giocato la scena. Riuscire a fare previsioni sull’intero titolo è davvero difficile, non solo perchĂ© non conosciamo per intero la storia dietro agli altri due personaggi rivelati, ma perchĂ© anche essi potrebbero disporre di abilitĂ  particolari cambiando di netto il gameplay delle scene a loro dedicate.

 

Cosa con cui veniamo però in contatto per la prima volta è il doppiaggio (e la traduzione generale) in italiano. In questo caso possiamo dire, almeno per le poche voci con cui siamo venuti in contatto, che i nostri doppiatori sono stati piĂą che professionali, forse grazie anche al fatto che i personaggi a cui hanno donato la voce parlano quasi esclusivamente in veri e propri video. Purtroppo ad oggi non c’è molto di nuovo da dire al netto di ciò che giĂ  abbiamo analizzato nei precedenti articoli, ma una cosa è sicura: probabilmente ci troviamo di fronte al miglior gioco mai concepito per il suo genere. Speriamo di non essere smentiti!

Gianluigi Crescenzi
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto piĂą del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.

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