Destiny – Recensione

Ciò che mi appresto a fare in questo momento non è per niente facile. Devo recensire un gioco che, a seconda da che prospettiva lo si guarda, cambia. Perchè Destiny, nuova fatica Bungie (ricordate Halo?) è questo: un cambiamento. Ma, attenzione, non vi rivelerò ancora se positivo o negativo.

Per spiegarvi bene il mio pensiero, ho bisogno di partire da una premessa: già dal principio questo gioco si prospettava come una mescolanza di generi. Era un FPS? Un MMOFPS? Magari nessuno dei due. Magari tutti e due.

Il tempo passa, e la voglia di giocare a un gioco stile World of Warcraft con meccaniche Shooter in prima persona era tanta, anche a causa del marketing spinto stile Watch Dogs. Arriva il Day One, brucio ore sui server Destiny sia su Ps4 che su Xbox One, e le mie conclusioni le ho tirate. Eccole.

Le Basi di Destiny

Le classi in gioco saranno 3: Titano (forte e resistente), Cacciatore (rapido e agile) e Stregone (buffer con abilità da lancio). Ogni PG potrà arrivare al livello 20, e raggiungere il 30 attraverso i punti luce degli equipaggiamenti che troverete nelle missioni. Le razze possibili saranno Umani, Exo (Robot) e Insonni (razza simil-elfo). Ogni classe avrà la propria abilità granata, abilità corpo a corpo e abilità speciale. Il vostro PG inoltre avrà 3 statistiche che potranno essere aumentate da Armi e Armature, e sono Forza (diminuisce il cooldown dell’abilità corpo a corpo), Intelligenza (diminuisce il cooldown dell’abilità speciale) e Disciplina (diminuisce il cooldown dell’abilità granata).

Le modalità disponibili saranno il PvE (nelle missioni) e il PvP (il Crogiolo, luogo di battaglia fra Guardiani, modalità stile Call of Duty. Con la differenza che i PG avranno equip specifici e quindi spesso morire per mano di armi potentissime.

Inizio a giocare

Il gioco parte in sordina, e un po’ mi annoia, soprattutto perché le stesse missioni le avevo fatte sia nell’Alpha che nella Beta. I primi livelli si fanno velocemente, poi si rallenta sempre di più, a causa soprattutto dell’esperienza che i mob lasciano, sempre fissa a prescindere da che livello siete. Ogni pianeta (Terra, Marte, Venere, e anche se non è un pianeta, ha le stesse funzioni, la Luna) ha le sue 5-6 missioni PvE per la Storia, 1 Raid e una mappa libera con delle Side Quest. Potrete scegliere se avanzare nella storia, expare nella mappa o fare Raid, poichè ogni missione potrà essere impostata a diversa difficoltà, cosicchè il divario fra il vostro livello e quello dei mob non sia elevato.

Ricordo che probabilmente i posti da visitare aumenteranno con l’avanzare del gioco o del tempo, ma per ora, al livello 11, questo è quello che ho visto.

Se quindi nei primi 10 livelli vi troverete a fare missioni molto simili, in una sorta di FPS noioso, dopo arriva il bello. Perché inizierete ad avere un equipaggiamento complesso, esteticamente bello da mostrare e con molte funzionalità.

Ogni pezzo dell’equip avrà una sua rarità (Comune, Non Comune, Raro, Leggendario, Esotico), e i suoi bonus, rendendo ogni PG peculiare e facendo partire la corsa alla build perfetta (tipico dei giochi di ruolo).

Poi inizierete a collegare le varie skill di cui siete in possesso per ottimizzare gli attacchi, caratteristica tipica dei vari RPG. E sceglierete la sottoclasse (al livello 15), personalizzando il personaggio ancora di più.

Durante il PvE, potrebbero accadere eventi casuali a tempo, con premi in palio. Da non tralasciare anche i marchi, di due tipologie, dell’Avanguardia (PvE) e del Crucibolo (PvP): potrete conquistarli giocando nelle modalità suddette, e spendendole potrete comprare equipaggiamenti adatti alle modalità rispettive.

Per le Armature, avrete Elmo, Busto, Guanti, Gambe, più un’equip unica per classe (Mantello per il cacciatore, Badge per il titano, Bond per lo stregone), per le armi, potrete equipaggiarne una leggera (fucile a impulsi, automatico, di ricognizione o cannone pesante), una speciale (fucile di precisione, a fusione e a pompa) e una pesante (Lanciarazzi o Mitragliatore).

Parlando del PvE, purtroppo per il momento è ancora un po’ sbilanciato, non rifinito: nemici troppo o troppo poco forti, esperienza regalata e equipaggiamenti droppati con percentuali basse rendono questa modalità a lungo andare noiosa, finchè vi troverete nei livelli bassi. Potrete però ovviare a questa noia attraverso il classico PvE, dove troverete tutte le modalità classiche degli FPS.

Per quanto riguarda il social, limitante seppur studiata è la possibilità di essere solo in 3 giocatori in PvE e in 6 in PvP. Le interazioni fra giocatori sono ben studiate, ma sembra mancare una sorta di scambio item.

Nella torre, zona franca dove potrete trovare (in una modalità in terza persona) alcuni utenti online, potrete oltre che comprare equip vario, anche prendere delle “taglie“, veri propri achievements che, una volta completati, vi daranno esperienza e, alcune volte, oggetti vari.

Parlando delle funzionalità Clan, potrete iscrivervi in più di un gruppo (i quali sono interconsole), ma solo uno sarà il clan nel gioco, lo dovrete scegliere personalmente.

Tecnicismi

Il gioco mostra una grafica sublime, con qualche pecca ma niente di eclatante, gira a 60 fps ed è una goduria per gli occhi fermarsi a guardare certi riflessi di luce o dei paesaggi. I mondi sono ben caratterizzati, e ognuno diverso dall’altro.

L’audio di gioco è buono, e il doppiaggio è fatto molto bene. Le musiche durante le battaglie importanti risulta accattivante e adrenalinica.

Purtroppo, sebbene virtualmente infinito come gioco, ha problemi di bilancio fra il fare esperienza e trovare oggetti. Insomma aspettatevi di arrivare velocemente al 20 per inchiodarvi ore per fare il 30.

Il gameplay è quello di un classico FPS, inserendo però armi come bombe e coltelli come “abilità di classe”. In questo modo, ogni classe risulta differenziata e particolare e, soprattutto, si uniforma alla tipologia RPG, facendo scegliere al giocatore determinate abilità (diversi tipi di bombe o attacchi corpo a corpo).

In conclusione

Se vi aspettate una variante di Call of Duty, cambiate gioco. Se volete un nuovo World of Warcraft, lasciate stare. Se pensate che Warframe sia meglio, penso che allora non avete giocato a Destiny.

Anzi, cambio idea. Compratelo, perchè in un panorama del tutto stantio come quello di quest’anno, dove l’unica brezza di aria nuova la potete trovare in giochi indie, Destiny stravolge tutto, senza inventare niente di nuovo. Quello che fa è unire due generi mai o poche volte accostati fra loro, creando un gioco particolare e divertente, sia da soli che in compagnia. Un’esperienza videoludica ottima da fare sia competitivamente, sia per divertirsi con gli amici online, sia per riempire lo spazio che ci lasceranno quei titoli 2014/2015 di durata 10-15 ore.

Il gioco si pone in un mercato stantio, regalando qualcosa di particolare, seppur ispirato a tipologie di gioco diverso. Potrebbe rappresentare l’anello collegante gli FPS alla loro giusta evoluzione.

Ricordo che il gioco oltre ad avere aggiornamenti e eventi gratuiti, avrà due Expansion Pack, che potrete comprare insieme al prezzo di 34.99€.

Gameplay: 9
Trama: 8
Longevità: 8.5
Grafica: 9
Sonoro: 9.5
Multiplayer: 9

Giudizio Finale:
Si sa, creare un gioco unico nel suo genere è un azzardo. Bungie lo corre, conscia dei pericoli, avendo alle spalle un titolo come Halo. Crea un ottimo gioco, pieno di errori da correggere, ma unico e divertente. Qualche contenuto in più avrebbe giovato sicuramente.