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Days Gone – Recensione, Deacon arriva in ottima forma su PC

Conducendo quella che pare essere un’iniziativa PlayStation davvero interessante, Days Gone è infine arrivato su PC, proponendosi con un vero e proprio porting dopo la versione PlayStation 4 del 2019 e l’update per PlayStation 5 che migliora le performance di gioco. Nonostante non si tratti di un lavoro tecnicamente all’avanguardia, i passi avanti rispetto alla versione console ci sono tutti, e passare le molte ore di gioco in moto con Deacon ha saputo sorprenderci in positivo. Scopriamo quindi tutti i dettagli di Days Gone su PC in questa recensione.

(Ancora) più dettagli su PC

Vi abbiamo già parlato approfonditamente di Days Gone nella nostra recensione originale, la trovate a questo link, e vogliamo quindi oggi trattare nello specifico le peculiarità che il gioco riceverà domani in occasione del debutto su PC. Parliamo infatti di una versione che, approfittando dell’occasione, non propone soltanto un porting pigro all’utenza, ma sfrutta le (potenzialmente) migliori capacità delle macchine per offrire delle migliorie alquanto interessanti, specialmente per quanto concerne il lato grafico. Già al debutto l’opera non lasciava certo a desiderare per quanto concerne il livello di dettagli e la bellezza di molteplici scorci, ma la versione PC di Days Gone lascia a casa i bug del day one per concentrarsi sull’aumentare ulteriormente la definizione delle texture, offrire molti settaggi grafici e portare la resa grafica su un livello migliore.

 

Days Gone

Una sorpresa gradita riguarda anche la possibilità di aumentare a proprio piacimento il campo visivo. Con requisiti grafici alquanto abbordabili, moltissimi giocatori potranno vivere il viaggio di Deacon godendo di panorami ancora migliorati, e superando anche con facilità la soglia dei 60 FPS, per nulla difficili da raggiungere regolando al meglio le giuste impostazioni. Il risultato su schermo può essere soddisfacente pur sfruttando poche risorse e grazie al lavoro certosino di ottimizzazione superare la qualità della versione PS4 diventa un gioco da ragazzi, anche se per raggiungere il 4K a 60 FPS del gioco su PlayStation può diventare ovviamente più ostico. Come accennato in apertura, questa versione non aggiunge il DLSS e il Ray Tracing, ormai di uso comune per le grandi produzioni, pur offrendo come già detto una buona ottimizzazione e una qualità dell’illuminazione generale di alto livello.

All’infuori di quanto citato è anche garantito il supporto per i monitor ultra-wide, e questa versione include anche tutti i contenuti extra che il titolo di Bend Studio ha ricevuto post-lancio, ovvero (citando Steam): New Game+, Modalità Sopravvivenza, Modalità Sfida e Skin moto. C’è stata particolare attenzione anche nel miglioramento delle opzioni di accessibilità, con nuove voci dei menù che – seppur non rivoluzionarie – possono certamente rendere l’esperienza più agevole, come ad esempio le varie opzioni di modifica dei sottotitoli. Sul campo del gameplay, i settaggi permettono di sbizzarrirsi in ogni modo, andando nello specifico forse anche più del lato grafico. Non viene ovviamente preclusa la possibilità di godere del gioco con il controller, esattamente come se ci si stesse godendo l’esperienza su console, ma una delle principali feature del porting è la piena compatibilità per giocare con mouse e tastiera. Tutti i comandi sono personalizzabili senza limiti, al fine di adattare alle proprie esigenze l’esperienza senza compromessi.

Days Gone

C’è da dire che, almeno nelle prime ore in-game, alcuni comandi (specialmente quelli di movimento) possono risultare un po’ legnosi e poco incisivi, ma il tutto svanisce via dopo poco. Mirare con mouse e tastiera è da sempre un altro mondo, anche per gli sparatutto in terza persona come Days Gone, e grazie alla versione PC del gioco è possibile vivere gli scontri in maniera più aggressiva, grazie alle migliori possibilità di manovra, od ottimizzare i colpi grazie alla migliore precisione che il mouse permette. Sopravvivere impostando le proprie impostazioni preferite non fa che aumentare l’immersione, migliorando il legame che si stabilisce con il protagonista durante le dure battaglie che è costretto ad affrontare.

Un’avventura emozionante

Per il resto, Days Gone si presenta con un pacchetto contenutistico eccezionale, e una durata della campagna – forse anche troppo – notevole. Il protagonista, Deacon, si trova a fronteggiare un’apocalisse di infetti dopo aver perso sua moglie in seguito a una serie di sfortunati eventi. Nonostante alcune situazioni che potrebbero risultare scontate per alcuni utenti, la storia procede creando il giusto pathos, e grazie a un audio migliore su PC, il doppiaggio di qualità eccelsa riesce addirittura a migliorare. Il mancato sequel, potenzialmente cancellato, lascia sul finale con l’amaro in bocca, visto che le vicende narrate sono tutt’alto che concluse. Tuttavia, il comparto narrativo è in fin dei conti già completo e soddisfacente, e riesce a chiudere – quasi – tutte le parentesi aperte durante la campagna.

Con molte attività da svolgere unite a un sistema di progressione ben contestualizzato e invitante, il prodotto cattura il giocatore anche all’infuori della semplice narrativa, la quale spinge a continuare orda dopo orda, sterminando le maledizioni che hanno afflitto l’affascinante universo che fa da contorno all’avventura. Assieme al pensiero fisso di sua moglie, che svela il lato più profondo di Deacon, anche la moto del protagonista e i suoi valori svolgono il ruolo di protagonisti, accompagnando il giocatore in ogni occasione e facendo riflettere sui mille dettagli che lo sviluppatore ha inserito qua e là, facilmente apprezzabili una volta scovati.

Days Gone

A due anni di distanza, il gameplay è ancora perfettamente al passo con i tempi, anche se difetti e pregi dell’opera sono rimasti tali e quali rispetto a quando li abbiamo visti su console. Poco ma sicuro, l’opera in questa versione è tutt’altro che invecchiata, e specialmente per quanto concerne il lato grafico si presenta su un ottimo livello, al pari con le produzioni attuali, confermandosi non solo quindi come miglior versione del gioco, ma come un prodotto ancora pienamente valido e da tenere in considerazione. Dopo aver provato questa nuova versione, non vediamo l’ora di scoprire dove ci porterà la strada dei porting PlayStation su PC, sperando che ulteriori opere dopo i recenti Horizon Zero Dawn (qui la nostra recensione) e Death Stranding arrivino su questo mercato in forma più smagliante, perfetta per giocarli ad anni di distanza fruendo di un comparto tecnico migliorato. Che sulla strada possa esserci qualche sorpresa come God of War o la saga di Uncharted?

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A distanza di oltre 2 anni dal debutto, Days Gone ritorna in forma smagliante su PC, confermandosi come un'altra ex esclusiva PlayStation degna di essere giocata anche sul nuovo mercato. Nonostante non siano presenti variazioni per quanto concerne l'intera struttura di gioco, il porting aggiunge moltissime possibilità per regolare l'accessibilità e la grafica, che a quest'appuntamento si presenta in ottimo stato, con miglioramenti sostanziali. Tecnicamente Days Gone su PC è solido, e per ottenere un risultato di tutto rispetto non è necessario sforzare più di tanto il proprio hardware.

Andrea Pellicane
Nasce nel 2000 già possessore di una Playstation 1 e già appassionato di videogiochi. In tenera età scopre il mondo dell’informatica ed inizia la sua inutile corsa verso la bramatissima Master Race. Nonostante la potenza di calcolo sia la sua linfa vitale è alla perenne ricerca della varietà e di titoli indie che piacciono solo a lui, incurante del fatto che potrebbero funzionare agevolmente anche su un tostapane. Viene spesso avvistato mentre effettua incomprensibili ragionamenti (soprattutto per lui) legati all'economia. Eccelle particolarmente nel trovare i momenti meno opportuni per iniziare e divorare intere serie TV.

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