In una recente intervista rilasciata ai colleghi di Variety ,il creative director di Days Gone, John Garvin è tornato a parlare del titolo definendolo una fiction post-apocalittica interattiva. Garvin ha voluto precisare che Days Gone punterà sulla narrazione e seppur nascendo come titolo open-world non avrà missioni o attività secondarie che distraggano troppo il giocatore dalla storia del gioco. Ecco le sue parole:
Uno dei nostri obbiettivi, fin dall’inizio, è stato quello di realizzare uno shooter in terza persona fortemente basato sulla narrativa. Non avevamo mai visto un open-world nel quale fosse possibile seguire la storia principale con grande interesse. Solitamente i free-roaming hanno così tanto di divertente da offrire che concentrarsi sul cuore della narrativa è difficile.
Garvin ha espresso il suo amore per altri giochi open world come Far Cry e come SIE Bend Studio stia adottando un nuovo approccio allo storytelling di Days Gone:
In giochi come Far Cry, e io lo amo, ci sono tante attività che possono distrarre. Noi abbiamo scelto consciamente di porre l’attenzione su ciò che ruota attorno alla vicenda ‘cuore’ dell’avventura.
Le attività in Days Gone avranno una stretta relazione con la struttura open-world del titolo:
Ad esempio, non abbiamo un mini-gioco di pesca in cui puoi andare ad esplorare tutti i laghi e gli stagni. La caccia, invece, aiuta a mantenere quel senso di costante minaccia presente nel mondo di gioco, è stata inserita come parte del progetto, una feature coerente con il tema principale.
Il creative director ha infine confermato che ci sarà anche la possibilità di immergersi in storie secondarie che verteranno sul passato dei protagonista, sui suoi amici e sulla moglie. Ma non sarà nulla di dispersivo, infatti potranno passare, ad esempio, anche venti ore di gameplay dedicato alla trama centrale prima di imbattersi su una secondaria. Vi ricordiamo che Days Gone arriverà in esclusiva per Playstation 4 il 26 aprile, se volete saperne di più sul gioco qui potete leggere l’editoriale curato da Patrizio Coccia.