Cyberpunk 2077: ecco 5 meccaniche che potevano essere fatte meglio

Scopriamo quest'oggi alcune delle meccaniche di Cyberpunk 2077 che - per un motivo o per un altro - avrebbero potuto essere gestite meglio.

Andrea Pellicane
Di Andrea Pellicane Analisi Lettura da 8 minuti

Non è un mistero che l’avventura di V – e perché no, anche di Johnny e altri mille personaggi – non sia stata apprezzata da una gran fetta dell’utenza. I molti bug e problemi tecnici, specialmente per quanto concerne le versioni old-gen del titolo, hanno sicuramente affossato un prodotto con moltissimi guizzi creativi esaltanti. In fin dei conti infatti, come spiegato nella nostra recensione di Cyberpunk 2077, CD Projekt Red ha proposto moltissime buone idee e meccaniche di gioco, che meritano comunque di essere approfondite dietro allo scoglio tecnico iniziale.

Non è infatti dei lati negativi che vogliamo parlare oggi, in quanto questo testo nasce per approfondire alcune meccaniche senza dubbio riuscite – o almeno in parte – che però non hanno ricevuto il giusto “sprint” e ci hanno lasciato un piccolo o grande “ma” durante le ore di gioco. Com’è ormai noto, la software house sta lavorando duramente per la creazione di nuovi contenuti (attraverso degli imminenti DLC gratuiti del gioco), nonché alla risoluzione di diverse problematiche che affliggono il prodotto. Non è quindi escluso che in un futuro aggiornamento alcuni dei dettagli che elencheremo oggi verranno migliorati a dovere, come speriamo ovviamente che avvenga. Scopriamo quindi insieme le 5 meccaniche di Cyberpunk 2077 che non hanno avuto l’impatto sperato.

Prima di lasciarvi al testo, vi ricordiamo che ognuno dei punti potrebbe contenere anticipazioni di carattere generale sul gioco, vi consigliamo quindi di proseguire attentamente con la lettura, al fine di evitare eventuali spoiler.

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Relazioni da approfondire

Cyberpunk 2077Pur risultando nel loro insieme uno dei fattori migliori di Cyberpunk, è lecito chiedere “qualcosina di più“, specialmente considerando le origini del titolo, realizzato da uno studio che in passato ha già dato modo di dimostrare la sua maestria in quest’ambito. Pur risultando dolci e ben contestualizzati, oltre che in fin dei conti alquanto profondi nelle loro tematiche, i rapporti sentimentali sono purtroppo alquanto fugaci, e si riassumono in davvero pochi momenti d’impatto. Non avrebbe guastato la presenza di più contenuti esclusivi legati a questi ultimi, come missioni primarie sbloccabili solo eseguendo alcuni comportamenti, o opzioni che permettessero di passare più tempo con il proprio partner nelle strade di Night City.

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Un po’ fuori strada

Cyberpunk 2077Hanno creato un grande dubbio in molti giocatori fin da quando vennero mostrati, e dobbiamo purtroppo confermare che i veicoli di Cyberpunk 2077 non sono spesso all’altezza dell’universo in cui si trovano. Sicuramente risultano vari, e spesso davvero ispirati, ma se si pensa al Cyberpunk è davvero difficile non storcere il naso per la completa assenza di un qualunque tipo di personalizzazione o modifica per le vetture. Queste sono spesso necessarie per spostarsi nella grandissima mappa di gioco, ed è un peccato che nei lunghi tragitti non si riescano a creare i legami che sarebbero scaturiti dalla possibilità di rendere i mezzi davvero propri, attraverso modifiche uniche effettuabili con alcuni materiali o Eurodollari. L’intero gameplay alla guida poi non è particolarmente riuscito, in quanto risulta in fin dei conti piuttosto legnoso, specialmente non appena si decide di effettuare delle curve con un qualunque mezzo.

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Meglio usare le armi a distanza

Cyberpunk 2077Pur con le mille possibilità inserite, fra hacking, armi e mille marchingegni per mettere fuori gioco i nemici, è un vero peccato che il combattimento corpo a corpo non sia stato curato quanto il sistema di shooting, il quale offre invece un feedback particolare e apprezzabile. Le armi bianche non danno nella maggior parte dei casi la giusta soddisfazione, specialmente viste le poche possibilità offerte in fase di combattimento. La vera delusione arriva però nel combattimento corpo a corpo, praticamente sconsigliabile per eventuali build legate ai talenti, vista la sua poca efficacia. Le scazzottate, sia per quanto concerne i classici nemici, sia per gli incontri della missione secondaria Beat on the Brat, sono piuttosto dimenticabili e si riassumono quasi più in colpi dati all’aria che agli avversari, i quali invece negli scontri riescono spesso a portare a segno attacchi davvero poco realistici. La situazione migliora con l’utilizzo di impianti legati alle braccia, un totale di 4, i quali sono in grado di mettere senza dubbio una pezza al problema, ma comunque non sostituendo le vere e proprie sequenze “a mani nude“.

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L’estetica di V

Cyberpunk 2077Nonostante fosse lecito aspettarsi di più dall’editor di Cyberpunk 2077, almeno se si considerano le promesse fatte nel corso degli anni dallo sviluppatore, c’è da dire che è piuttosto facile creare un o una V affine ai propri gusti, grazie alle possibilità inserite in fase di modellazione del proprio avatar virtuale. Sicuramente alcuni tratti sono poco modificabili, data la scarsità di opzioni offerte in determinati campi, ma il vero problema sta nel fatto che l’aspetto del protagonista resta statico per l’intero corso dell’avventura. Attraverso i Bisturi è possibile inserire nel proprio corpo moltissimi tipi di impianti, è vero, ma non c’è alcun modo di cambiare dei lineamenti o semplicemente l’acconciatura di V, che resta infatti uguale dall’inizio dell’opera ai titoli di coda. È facile che lo sviluppatore inserisca questa feature in uno dei prossimi aggiornamenti, fattore che farà sicuramente felici molti utenti nel caso in cui venga confermato.

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Gli Eurodollari

Sappiamo che sono gli Eurodollari, o Eddie, a far girare il mondo di Cyberpunk 2077 e la sua spietatissima Night City, ma concretamente questi risultano meno utili di quanto si possa immaginare per il giocatore. La gestione dell’economia non è stata sicuramente eccelsa da parte di CD Projekt Red, che avrebbe avuto modo di rendere la valuta più centrale nell’esperienza. Oltre che a comprare macchine, equipaggiamento e qualche attività secondaria, gli Eddie non servono poi a molto, e se non si vuole completare la propria collezione di veicoli (impossibile senza un pesante grinding di attività secondarie), si finisce con facilità per accumularne a dismisura, specialmente se ci si concentra sulle molte Missioni Secondarie e sugli incarichi presenti. Sarebbe sicuramente piacevole scoprire nuove attività da svolgere con la valuta in-game all’interno della mappa di gioco, viste le mille possibilità che l’universo narrativo in questione permette.

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Nasce nel 2000 già possessore di una Playstation 1 e già appassionato di videogiochi. In tenera età scopre il mondo dell’informatica ed inizia la sua inutile corsa verso la bramatissima Master Race. Nonostante la potenza di calcolo sia la sua linfa vitale è alla perenne ricerca della varietà e di titoli indie che piacciono solo a lui, incurante del fatto che potrebbero funzionare agevolmente anche su un tostapane. Viene spesso avvistato mentre effettua incomprensibili ragionamenti (soprattutto per lui) legati all'economia. Eccelle particolarmente nel trovare i momenti meno opportuni per iniziare e divorare intere serie TV.