Non è certo una novità che i titoli in questa prima parte del 2020 siano soggetti di continuo dibattito a causa di uscite rimandate o ancora in dubbio (con il caso più eclatante che riguarda The Last of Us Parte 2 e i suoi problemi logistici) come conseguenza della pandemia da Coronavirus. Tuttavia sembra che lo studio di sviluppo polacco CD Projekt RED sia convinto che il loro titolo di punta per quest’anno, Cyberpunk 2077, uscirà come da programma il 17 settembre 2020. La questione più importante però è la grande concorrenza che, proprio a causa dei posticipi, si è creata in quei mesi. La domanda quindi sorge spontanea: cosa pensa CD Projekt RED a riguardo? Teme in qualche modo tale concentrazione di uscite parallele?
Durante un Q&A con gli investitori, Michal Nowakowski, il vice presidente dello sviluppo del business ha fatto sapere di non essere preoccupato della competizione ed è a conoscenza dell’importanza del periodo di lancio, quindi non hanno intenzione di spostare la data di rilascio “solo” per attirare più gente. Ecco la sua dichiarazione:
Sicuramente non stiamo pianificando di spostare la nostra data solo perché qualcun altro potrebbe essere nella stessa finestra. Non si lancia mai un titolo in un momento esclusivamente riservato a te. Non esiste. Settembre è sempre stato un periodo competitivo e ne siamo a conoscenza, va bene così. Siamo sicuri che il titolo che abbiamo creato e che lanceremo in quel periodo sarà un must have.
Per quanto riguarda settembre è previsto il rilascio solo di Marvel’s Avengers, ma scopriremo solo con il passare del tempo se ci saranno altre uscite, dato che la situazione è in costante cambiamento a causa del Coronavirus.
Ricordiamo che Cyberpunk 2077 sarà disponibile, salvo diversi sviluppi improvvisi, su Xbox One, Xbox Series X, Google Stadia, PlayStation 4 e PC il 17 settembre 2020. Solo il tempo e comunicazioni da parte di CD Projekt RED sapranno dirci se ci saranno cambiamenti sulla data d’uscita, ma dalle parole di Michal Nowakowski è facilmente intuibile che le cose non cambieranno, a patto che non vengano fatte scelte drastiche non dettate dalla software house ma da cause di forza maggiore.
