Quanti di voi, guardando l’anime di Cowboy Bebop, non hanno almeno una volta sognato di vivere un’avventura tra le stelle in compagnia di Spike e compagni? Grazie al GDR distribuito da Mana Project questo desiderio diventerà realtà, ma dirlo così sarebbe solamente qualcosa di riduttivo, perché ci troviamo di fronte ad una delle esperienze di gioco più ricche  degli ultimi anni. I fan di vecchia data esulteranno di gioia, e i nuovi cowboy si troveranno alla scoperta di avventure a dir poco emozionanti, scoprendo passo passo un universo multisfaccettato ed affascinante come pochi altri. Scopriamo insieme Cowboy Bebop: Gioco di Ruolo nella nostra recensione.

cowboy bebop

Un futuro che si ispira al passato

Per chi non lo conoscesse, quello di Cowboy Bebop è un universo incredibilmente particolare: ambientato in un ipotetico 2071, il sistema solare come lo conosciamo è stato cambiato da diversi avvenimenti, primo tra tutti il quasi totale abbandono della terra, in seguito ad un incidente che ha distrutto la Luna. Tuttavia gli abitanti del sistema solare viaggiano tra le stelle grazie ai Gate Astrali, e vivono anche negli altri pianeti, come Marte, Venere, le lune di Giove e così via, e le Stazioni Orbitali.

Tuttavia la visione di questo particolare futuro è allo stesso tempo molto “vintage”, dato che l’opera animata originale risale al 1998, e gli spunti che sono nati da questo retrofuturismo sono incredibili. In primis, abbiamo di fronte un Sistema Solare dal sapore multiculturale, con i vari pianeti e rispettivi abitanti caratterizzati ad hoc, ma soprattutto delle vibes visive, di “scena”, e narrative, che ricordano molto i film western degli anni 70. Ecco quindi che oltre alle persone comuni, l’universo vede la presenza anche di gioco d’azzardo, corporazioni senza scrupoli, banditi, e ovviamente cacciatori di taglie.

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Infine, come per la serie, anche in questo gioco di ruolo sono innumerevoli i riferimenti musicali, dai nomi dei tratti, dei tipi di approccio (generi musicali, dal Tango, al Rock, al Blues etc…), e delle abilità speciali (chiamate Groove), fino ai nomi delle sessioni originali, che ricalcano perfettamente quelle di ogni episodio del capolavoro animato.

Un manuale estremamente ricco

Nonostante per giocare non sia indispensabile aver visto la serie animata, è estremamente consigliato che il/i Big Shot (il narratore) sia a conoscenza dell’universo di Cowboy Bebop, perché il manuale di gioco che Mana Project ci ha proposto è ricco, anzi, ricchissimo. Si tratta di oltre 270 pagine di dettagli, che vanno a descrivere praticamente qualunque cosa vi venga in mente: che stiate cercando come creare un personaggio, la descrizione delle ambientazioni e i vari pianeti, le religioni, la società e la cultura, o magari vogliate creare una preda da cacciare, o ancora volete dettagli su scheda per la vostra astronave, sui cattivi o su come crearne uno… qui c’è tutto.

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A livello visivo parliamo di un manuale importante, curatissimo nell’estetica fin dalla copertina, disseminato di foto prese dall’anime e citazioni di ogni tipo. Una vera gioia per gli occhi, che di capitolo in capitolo sa sorprendere ogni volta: si passa appunto dalle varie spiegazioni, alla mappa del Sistema Solare per avere una controparte visiva, a delle pagine quasi interamente dedicate alle foto, fino alle già citate schede (anche quelle dei personaggi dell’equipaggio del Bebop!).

Tra Sessioni, Orologi e svolte

Non entreremo nel dettaglio, perché sono molto specifiche, ma le parti che vanno a costituire ogni sessione di gioco, dispongono di diverse meccaniche, che andranno a determinare lo svolgimento della vostra “Session”: Praticamente è come se ogni Session corrispondesse ad un episodio di un anime.

In genere ogni Session che si rispetti va delineata per bene dal Big Shot, che in base alla minaccia, alla velocità degli eventi, e all’approccio che i giocatori vorranno avere nel risolverle, andranno a definire degli “Orologi”: questi sono uno strumento molto interessante, che appunto stabiliscono e comunicano chiaramente l’approssimarsi di un momento cruciale.

Altra cosa interessante delle Session che giocherete, sono i tre punti cardine, definiti “Svolte”. Ognuna di esse rappresenta un punto cardine della storia dell’episodio, con degli obiettivi, minacce e ricompense specifici e chiari. Queste si suddividono in:

  • G.E.S.T.: situazione tranquilla, coi personaggi che si preparano agli avvenimenti;
  • 3, 2, 1…: la caccia è aperta, e i personaggi si dedicano alle indagini, alle scene d’azione, e così via. Spesso l’obiettivo è svelare il segreto della Taglia;
  • Let’s Jam!: l’atto finale che va a concludere l’episodio, il faccia a faccia che determina il successo o il fallimento.

Ci sono anche altre meccaniche e variabili minori, che come detto non descriveremo nel dettaglio, ma sappiate che tutto è stato costruito ad hoc, per personalizzare al meglio e rendere sempre più precise e specifiche le azioni da compiere e ampliare il vostro ventaglio di possibilità.

Ci teniamo però a dire che in Cowboy Bebop: Gioco di Ruolo, potrete anche buttarvi direttamente nella mischia: potete infatti giocare tutti (e si intende proprio TUTTI) gli episodi dell’anime, che sono stati ricostruiti minuziosamente Session per Session all’interno del manuale, con già impostato tutto ciò che vi serve per determinare il game (Genere, Groove, Segreto, Orologi, Svolte, narrazione e così via…).

Riprendendo un’altra delle meccaniche del gioco, cosa che lo rende ancora più cinematografico, sono state proposte anche le Session personali (quelle dedicate a personaggi specifici) e i Filler, cosa che potrete creare anche nelle vostre avventure personalizzate. Senza dubbio questa è una delle cose che i fan più accaniti apprezzeranno maggiormente, aumentando immensamente il livello di immersione.

In fine, ma non per importanza, è presente anche un glossario rapido per i giocatori, per avere sempre a portata di mano la terminologia utilizzata dal manuale.

See You Space Cowboy…

In conclusione, ci troviamo di fronte a una lunghissima lettera d’amore a Cowboy Bebop, un’opera a dir poco rispettosa del capolavoro animato del 1998, con immagini, citazioni e una valanga di feels. Questo prodotto di Mana Project è sicuramente frutto di uno studio assurdo, minuzioso, e che è stato accoppiato al meglio con un sistema di gioco che non facesse sconti al taglio cinematografico dell’avventura, mantenendo potente la parte ruolistica.

Insomma, un grado di fedeltà incredibile, che rende Cowboy Bebop: Gioco di Ruolo il sogno proibito (non più) di ogni fan accanito della serie. Non solo un manuale di gioco, ma praticamente una vera e propria enciclopedia del mondo di Cowboy Bebop, probabilmente tra i più completi di sempre. Difficile pensare ad un prodotto migliore.

Gianluigi Crescenzi
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.

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