Cobalt – Recensione

Dopo una lunga attesa, durata oltre cinque anni dal primo annuncio, finalmente cari utenti di Game Legends posso parlarvi di Cobalt; titolo sviluppato da Oxeye Game Studio in collaborazione con Mojang. Dal 2011 fino ad ora molte cose sono cambiate, Mojang in questo arco temporale è riuscita ad esordire come publisher grazie a Minecraft; sarà riuscita anche stavolta a vincere la scommessa? Scopriamolo assieme!

Ritorno alle origini

Cobalt punta decisamente ad un ritorno del classico Platform 2D dei bei tempi andati. A primo impatto può dare l’apparenza di un titolo alla Metroid ma, dopo pochi minuti di gioco, vi accorgerete come tale titolo sia provvisto di meccaniche di gioco fresche e soprattutto divertenti. Il gioco è veramente ricco di contenuti, qualità ormai rara nel nostro amato mondo videoludico; ricordiamo ovviamente come tale titolo sia un Indie e che dunque il costo sia decisamente contenuto, 19,90 euro. Analizziamo in maniera dettagliata le caratteristiche di Cobalt:

– 6 modalità tra single player e multiplayer competitivo o cooperativo

– 80 mappe di gioco

– 67 diversi tipi di arma da utilizzare

– Editor per creare per i vostri livelli

Il titolo mette, sin dalle prima battute, a proprio agio qualsiasi categoria di giocatore; che sia casual o hardcore. Infatti vi troverete sin da subito a selezionare, e ve lo consiglio caldamente, un importantissimo tutorial che vi permetterà di prendere mano al difficile sistema di combattimento del titolo; complesso si ma decisamente soddisfacente. Come detto il sistema di combattimento, piuttosto arduo da gestire nelle prime battute, mischia sapientemente elementi shooter ed un’alternanza di diversi tipi di sistemi di combattimento. Le capriole, infatti, non solo permetteranno di deflettere i proiettili ma anche, in combinazione col salto (se usato con il giusto tempismo), di accelerare sempre più e lanciarsi a folli velocità, un netto richiamo o forse omaggio celebrativo al celebre Sonic. Un’altra peculiarità del gioco, molto apprezzata personalmente, sarà quella di poter controllare alcune creature all’interno del livello e che, se sfruttate saggiamente, saranno fondamentali dal punto di vista tattico ed utili a superare situazioni che altrimenti sarebbero molto più complesse da districare.

O si ama o si odia

Dark Souls? No Cobalt. Chi scrive ha subito nuovamente lo stesso trauma, in questo titolo rigiocherete  più e più un livello poiché la morte è costantemente dietro l’angolo. Partendo da una base di elevata difficoltà di gioco, la vera e propria sfida sarà quella di trovare la via giusta per proseguire di livello in livello; oltre che resistere ai costanti attacchi nemici dunque dovrete riprovare più e più volta anche un solo “pezzo” di stage per trovare la porta esatta o l’interruttore esatto.

Cobalt o si ama o si odia. Altra componente che potrà farvi andare di matto è il già citato sistema di combattimento che, sebbene sia stato realizzato degnamente, a volte crea veramente fastidiosi grattacapi. L’esempio di tutto ciò è il Bullet Time, abilità divertentissima già vista più e più volte in altri titoli (Bayonetta su tutti) che però arranca in determinati frangenti; se infatti con alcune armi l’operazione risulta molto semplice ed intuitiva, quando ci si trova di fronte a delle raffiche rapide nemiche il rallentamento del tempo invece può rivelarsi una soluzione infelice e conduce il nostro Eroe ad una triste fine. Il sistema di combattimento dunque, personalmente parlando, sarà il vero e proprio nodo da slegare e farà amare (acquistare) o detestare (abbandonare) il titolo di Mojang.

Riponete le armi, è tempo di pensare!

L’altra grande peculiarità di Cobalt è il non volersi soffermare su una sola e soltanto linea di gioco che, a volte, può anche dare noia al giocatore. Infatti, oltre che ai vari scontri a fuoco mortali che dovrete affrontare, il titolo vanta numerose sfide di logica. Ci saranno numerosi puzzle da risolvere, generatori e ascensori da attivare, casseforti e porte da forzare, ostaggi da mettere in salvo, computer da hackerare e segreti da scoprire. Inoltre Cobalt potrà anche dialogare con gli NPC, in vari casi anche tramite un sistema di risposte multiple,utili al fine di proseguire nei vari livelli.

Modalità Arcade, la vera e propria punta di diamante

Se la modalità Storia del titolo vi terrà occupati per oltre quindici ore, la modalità Arcade vi terrà incollati allo schermo per un tempo incalcolabile. Sia da soli, attraverso la crescente community di Cobalt, o sopratutto assieme ad amici passerete ore ed ore tra le sei modalità disponibili; giocabili in oltre 80 mappe diverse. Tralasciando la classica modalità Deathmatch o quella Team Strike, simile alla prima ma senza possibilità di respawn; la vera e propria modalità d’elitè sarà Plug Slam. Tale modalità prevede che due squadre contrapposte debbano recuperare un generatore per poi inserirlo con successo all’interno del relativo slot e incamerare così i punti necessari a vincere l’incontro.

La frenesia dell’Arcade calza a pennello con il sistema di combattimento del titolo ed anche la gestione potenziamenti del nostro personaggio risulta interessante e fatta bene.