Clock Tower Rewind, Recensione: La paura indossa una nuova veste

Clock Tower Rewind, porting di First Fear del 1995, arriva su tutte le piattaforme con tanti extra per i fan della saga, riportando in auge un pilastro del genere horror. Ecco la nostra recensione!

Gloria Annis
Di Gloria Annis - Contributor Recensioni Lettura da 7 minuti
clock tower rewind
7.5 Buono
Clock Tower: Rewind

Clock Tower Rewind è il porting migliorato e rinnovato del primo capitolo della saga survival horror omonima, uscito per Super Famicom nel 1995 e sviluppato da Human Entertainment, e finalmente è approdato su PC tramite Steam e sulle console di questa generazione e della precedente. Il gioco non è altro che il capitolo uscito esclusivamente in Giappone, ossia Clock Tower: The First Fear, rinnovato e arricchito da chicche che appagheranno i fan della saga ideata da Hifumi Kono. Limited Run lo ha sviluppato e tradotto, e noi lo abbiamo testato per voi su Playstation 5. Ecco la nostra recensione!

Un orrore senza tempo

Clock Tower è una serie di giochi survival horror, un caposaldo dell’industria che porta il vanto di aver ispirato alcuni dei più grandi videogiochi del genere, tra cui anche gli italianissimi Remothered: Tormented Fathers e Remothered: Broken Porcelain, con la sua trama intricata e controversa, e i protagonisti unici e carismatici.

La versione Rewind che è giunta sino a noi dopo quasi trent’anni di esclusiva nel Sol Levante, è quella chiamata First Fear, il primo capitolo della saga horror, che introduce a quella che sappiamo essere una delle più apprezzate dagli estimatori del genere, con i suoi capitoli Clock Tower, per PS1 (in Oriente Clock Tower 2), Clock Tower: The Struggle Within (PS1) e Clock Tower 3 per PS2.

Il gioco, giocabile sia nella versione Rewind, migliorata e completa, che nella versione classica, è un punta e clicca in due dimensioni con elementi survival, impreziosito da una bellissima colonna sonora in 16 bit che ci immerge nell’oscurità della storia narrata, incipit assoluto della saga, ispirata al capolavoro di Dario Argento, Phenomena. La protagonista, Jennifer Simpson, ha difatti anche l’aspetto estremamente somigliante all’attrice protagonista del film di Argento, Jennifer Connelly, con la quale condivide anche il nome.

Clocktower Rewind

La paura fa.. (anni) 90

Jennifer è una ragazza di quattordici anni che vive nell’orfanotrofio Granite a Romsdalen, in Norvegia, con altre tre ragazze con cui ha un forte rapporto di amicizia: Laura, Anne e Lotte. La loro tranquilla vita all’orfanotrofio viene sconvolta dall’annuncio, da loro accolto inizialmente con gioia, dell’adozione di tutte e quattro le ragazze dal medesimo benefattore, il ricco signor Barrows, che vive in una principesca magione da cui, in lontananza tra gli alberi, si intravede una misteriosa torre con un orologio.

Scortate dalla signorina Mary all’interno della magione del signor Barrows, le ragazze si ritrovano in un sontuoso soggiorno in attesa di conoscere l’uomo che le aveva adottate, lasciandole libere di ispezionare le stanze: dopo poco Jennifer trova però le sue amiche morte (cambia a seconda della strada che si percorre) e comincia ad essere inseguita da un mostruoso essere dall’aspetto umanoide che brandisce delle enormi forbici di metallo.

L’intento del mostro è chiaramente quello di ucciderla, e da quel momento in poi l’obiettivo della giovane Jennifer sarà di mettersi in salvo e fuggire dalla magione dei Barrows.

Clocktower Rewind

Tra ieri e oggi

La versione Rewind di Clock Tower è un perfetto mix tra la versione originale del 1995 – con il suo stile grafico bidimensionale e le musiche a 16 bit – e un riadattamento più moderno, senza però andare a stravolgere quelle che sono l’anima e il carisma del gioco stesso: è stata implementata la possibilità di inserire una sorta di cornice con delle art originali prese dal manga ispirato proprio a Clock Tower: First Fear, una raccolta dei brani ascoltabili durante il gioco e naturalmente dei comandi adattati ai pad delle console attuali (mantenuti il più possibile coerenti e simili agli originali). In più, all’interno del gioco, sono state inserite delle cutscene in versione anime estratte dal manga precedentemente citato, che impreziosiscono ulteriormente questa versione.

Nei momenti più concitati si entra nella “Panic Mode“, in cui si deve mantenere il controllo dello stato di panico di Jennifer, visionabile grazie ad un riquadro posto in basso a sinistra dello schermo (il riquadro diventa blu se la ragazza è in buona salute, arancione se ferita, rosso se rischia di morire), e grazie anche all’utilizzo di particolari oggetti selezionabili dall’inventario si può sfuggire all’essere mostruoso che la bracca colpendolo, aggirandolo o scappando in passaggi segreti.

Clocktower Rewind

La fine non è una fine

All’interno del gioco sono stati riportati, tali e quali, gli otto finali originali del ’95, più quello segreto, e sono visionabili nel menù principale man mano che si ottengono. In alcuni Jennifer perderà la vita, in altri riuscirà a scappare da sola, in altri ancora riuscirà a salvare anche alcune delle sue amiche, ma soprattutto sarà in grado di scoprire la verità che si cela dietro al maniero dei Barrows e suo padre, scomparso anni prima misteriosamente.

Il gioco è quindi pensato per essere giocato più volte al fine di scoprire tutti gli oscuri segreti della magione dei Barrows e della natura misteriosa del mostro che insegue la povera Jennifer, figura che verrà comunque riproposta nei capitoli seguenti di Clock Tower e diventerà quasi un marchio di fabbrica della saga.

È possibile giocare anche la versione classica, quindi quella originale del 1995, che differisce dalla Rewind solo per l’assenza delle cut scene animate e della cornice applicabile.

Clocktower Rewind

Clock Tower Rewind è una piccolo gioiello per gli appassionati del genere e della saga, ben pensata per un’esperienza più coinvolgente per i videogiocatori odierni grazie alle migliorie apportate ai comandi, ma anche alle piccole chicche inserite sapientemente, che non stravolgono il gioco, ma anzi come già detto lo impreziosiscono.

Menzione d’onore va fatta per la splendida Collector’s Edition curata da Limited Run che, oltre ad avere la versione fisica del gioco per tutte le piattaforme (ad esclusione del PC), ha al suo interno anche il manga da cui sono state estratte le cutscene inserite nella versione Rewind.

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Clock Tower: Rewind
Buono 7.5
Voto 7.5
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Amante di videogiochi, serie tv, film, fumetti e libri, in particolare del genere horror, sin dalla tenera età. Amo condividere le mie passioni sui social e scambiare pareri e consigli sul mondo nerd.