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Caso Unity: arrivano le scuse ufficiali

Dieci giorni dopo che Unity ha sorpreso le software house e gli sviluppatori indipendenti di tutto il mondo annunciando cambiamenti radicali e estremamente impopolari al suo modello di business, la società ha fatto marcia indietro annunciando modifiche significative sul nuovo piano tariffario.

Martedì scorso, Unity ha annunciato che, a partire dal 1° gennaio 2024, gli sviluppatori avrebbero dovuto pagare una tariffa mensile aggiuntiva per ogni copia del gioco scaricata, questo oltre all’abbonamento di licenza. La reazione negativa da parte degli sviluppatori è stata immediata e la cosa ha spinto l’azienda a rivedere le proprie strategie.

Marc Whitten di Unity, in una lettera aperta, si è scusato con tutti e ha parlato proprio dei cambiamenti che subirà la società dopo le critiche ricevute. Ecco quali sono state le sue parole:

Voglio iniziare con questo: mi dispiace. Avremmo dovuto parlare di più con voi e avremmo dovuto ascoltare maggiormente i vostri feedback prima di annunciare la nostra nuova politica sulle commissioni. Il nostro obiettivo con questa politica è garantire di poter continuare a supportarvi oggi e in futuro e continuare a investire con continuità nel nostro motore di gioco.

Per quanto riguarda le menzionate modifiche alle policy, Unity ha annunciato che non addebiterà più tariffe per ogni installazione a nessuno sviluppatore che utilizza Unity Personal o Unity Plus. Inoltre l’azienda rimuoverà anche il requisito secondo cui i giochi che utilizzano lo Unity Personal debbano includere la schermata di avvio di Unity.

Tali cambiamenti però non saranno applicati a coloro che utilizzano Unity Pro o Enterprise, anche se è intenzione dell’azienda ascoltare i feedback degli sviluppatori. In ogni caso, nessun gioco con meno di un milione di dollari di ricavi in dodici mesi sarà soggetto alla tassa.

Queste nuove politiche verranno applicate solo per i giochi realizzati utilizzando la prossima versione di Unity, la quale verrà rilasciata nel 2024. Ciò significa che le nuove tariffe non avranno alcun impatto sui titoli realizzati con versioni precedenti del motore. Queste modifiche figlie delle critiche ricevute, quindi, non saranno retroattive.

È troppo presto per valutare la risposta della community alle nuove policy di Unity, ma è probabile che la società dovrà faticare molto per riconquistare la fiducia delle varie software house e sviluppatori.

Fonte:
Paolo Saccuzzo
Laureato in Lettere Moderne e in Comunicazione della e Cultura dello Spettacolo, da sempre appassionato di tutto ciò che concerne l'intrattenimento in tutte le sue forme, dal cinema alle serie TV, dai fumetti alla musica, fino ad arrivare ai videogiochi. Amante del mondo Sony, è però cresciuto con i classici Nintendo, nello specifico Super Mario 64 e The Legend of Zelda: Ocarina of Time.

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