Sono passati 11 anni da quando Josef Fares e 505 Games ci deliziavano con Brothers: A Tale of Two Sons. Si trattava di un titolo avveniristico per quel periodo, saturo di avventure in terza persona ed FPS, un titolo che forte della sua narrativa silente e la sua cortezza, aveva affascinato migliaia di giocatori. Vuoi per la meccanica di controllare in contemporanea due personaggi con le levette analogiche, vuoi per la storia raccontata, vuoi per l’affascinante mondo di gioco, il titolo ebbe un grandissimo successo tra critica e utenza.

Ora 505 Games ci ripropone questa fantastica storia con un Remake dal sapore dolce, che in queste ultime ore abbiamo potuto provare nei suoi primi due livelli. In questa breve anteprima vi daremo le nostre impressioni a caldo!

Il ritorno dei fratelli

Come ben sappiamo, il titolo del gioco già da sé è molto autoesplicativo: parliamo della storia di due fratelli, che vivranno un’avventura coraggiosa per fare in modo che loro padre riesca a sopravvivere. Da quello che si intuisce infatti, è gravemente malato, e l’unica cosa che possa riuscire a salvarlo si trova in una zona remota della regione, estremamente pericolosa da raggiungere. I due ragazzi non si danno però per vinti, e iniziano questo periglioso viaggio verso la cura.

Togliendo le castagne dal fuoco, quello che 505 Games ci sta proponendo è un rifacimento praticamente 1 a 1 del gioco originale, quindi i giocatori che vivranno tale avventura per la prima volta, lo faranno provando le stesse identiche esperienze ed emozioni di coloro che lo hanno fatto nel 2013.

La macroscopica differenza però è ovviamente il comparto tecnico. Infatti la grandissima novità di Brothers: A Tale of Two Sons Remake sta nel comparto grafico, ricreato con una grafica esageratamente più pulita e bella da vedere, ma soprattutto correggendo alcune sbavature visive sul piano del level design che il gioco presentava tempo fa. Il lavoro dei ragazzi di Avantgarden è stato quindi davvero ottimo.

Se da una parte questo potrebbe far perdere appeal a una parte dell’utenza che lo giocò, dall’altra proprio questi stessi giocatori potrebbero non resistere a vivere di nuovo quelle emozioni, con una veste grafica eccellente. Chi invece lo proverà per la prima volta, sarà a dir poco stregato.

Tra le altre novità da annoverare sul piano artistico, c’è l’immersiva e a dir poco emozionante colonna sonora, che è stata riregistrata e che riesce ad accompagnarci in modo egregio.

Semplice, ma non facile

Giocando i primi due livelli di Brothers: A Tale of Two Sons Remake siamo bruscamente ritornati coi piedi per terra. La difficoltà del gioco potrebbe sembrare permissiva, ma riuscire a coordinarsi e a controllare contemporaneamente i due fratelli è una sfida molto più complicata di quello che ricordavamo. Non per la realizzazione tecnica, che nonostante si tratti di una build non definitiva, si è rivelata eccellente, quanto per la difficoltà intrinseca del fare più cose contemporaneamente, soprattutto in un periodo storico dove ci siamo pian piano abituati ad avere “vita facile”, o ad utilizzare le levette analogiche in modo completamente diverso.

Oltre ai puzzle ambientali, dove spesso abbiamo avuto tempo per orientarci, sono le fasi platform che più ci hanno dato filo da torcere, cosa che aggiunge anche quel frizzantino senso di sfida.

Cosa però da non sottovalutare, e che potrebbe rendere il gioco molto più digeribile per coloro che potrebbero incappare in questo tipo di problematiche, è la modalità co-op in locale, che vi farà condividere con chi vorrete questa piccola perla.

Ad ora non possiamo dare alcun giudizio definitivo su Brothers: A Tale of Two Sons Remake, ma le premesse sono davvero buonissime, e possiamo davvero ben sperare che al classico del 2013 sia stata resa giustizia. Per questo, il nostro verdetto è rimandato alla nostra recensione che arriverà a tempo debito.

Brothers: A Tale of Two Sons Remake sarà disponibile dal 28 febbraio 2024 in versione solo digitale per PC, XBOX X/S e PS5, a un prezzo budget di 19,99€.

Gianluigi Crescenzi
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.

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