Borderlands recensione: dalla pazza serie di videogiochi, al film

Cate Blanchett protagonista del nuovo film di Eli Roth, ispirato al famoso videogioco, arriva sullo schermo Borderlands. Ecco la recensione.

Laura Traina
Di Laura Traina - Contributor Recensioni Lettura da 6 minuti
7 Buono
Borderlands

Eagle Pictures presenta Borderlands! Dai produttori di Uncharted, Spider-Man e Venom, arriva nelle sale dal 7 agosto il film tratto da una delle serie di videogiochi più famose al mondo. Diretto da Eli Roth, dopo Thanksgiving, in collaborazione con Gearbox, Borderlands fa un esordio niente male, proponendosi come un ottimo film d’azione sia per i fan del gioco che per un pubblico esterno.

La Trama

Ci troviamo in un universo futuro e distante, dove il potere è nelle mani di alcune strane corporazioni. Tra queste vi è una compagnia produttrice d’armi comandata dal potente Atlas (Edgar Ramírez). Atlas sta cercando sua figlia, dispersa sul misterioso pianeta Pandora, e decide di spedire in missione la cacciatrice di taglie Lilith, interpretata a regola d’arte da Cate Blanchett, per recuperarla.

La bambina è Tiny Tina (Ariana Gleenblatt) ed è stata rapita dal ribelle soldato Roland (Kevin Hart), convinto che Tina possa essere la fantomatica figlia aliena erede di Pandora. Il pianeta è inquietante, popolato da una serie di Cacciatori di Cripta, che cercano incessantemente le inestimabili reliquie aliene che potrebbero rigenerare la terra di Pandora, e gli Psycho, esseri diabolici che uccidono e radono al suolo tutto ciò che trovano. Una volta trovata Tina, Lilith deciderà di affiancarsi a Roland, pur di proteggere la ragazzina, ed entrerà a far parte del pazzo gruppo soggetti che lo circondano: l’ex psycho Krieg (Florian Muntenau), il robot (Jack Black) e la scienziata Tannis (Jamie Lee Curtis).

Il gruppo, strambo ed eccentrico, attraverserà Pandora e i suoi ostacoli per fuggire dai piani di Atlas, con un fantastico finale a sorpresa.

Una sceneggiatura sicuramente complessa da stendere, dovendosi ispirare ad un videogioco. La trasformazione presenta infatti un po’ di confusione narrativa, ma nonostante ciò Eli Roth e Joe Crombie riescono comunque a dar vita ad una storia d’azione molto particolare, adatta – a differenza del videogioco – anche ai minori.

Un umorismo sottile

Uno stile molto divertente, dove l’umorismo e il tono irriverente dei personaggi, sono fondamentali, e in questo caso scontrandosi spesso con il politicamente corretto. Ciò non significa che non ci siano risvolti più seri o significativi, anzi, numerose tematiche sono nascoste sotto lo strato di puro intrattenimento del film, e quella che salta più all’occhio è sicuramente l’instabilità emotiva di questi personaggi.

Come una famiglia disfunzionale, ognuno di loro ha scudi e facciate esuberanti che nascondono in realtà un’anima distrutta. Non è un caso forse che il titolo Borderlands evochi oltre alla terra di confine anche la caratterizzazione borderline dei personaggi. Eppure questi, insieme, condividono le loro stranezze e riescono a darsi forza a vicenda.Borderlands

«La speranza nasce nei posti più inaspettati» afferma Lilith, guardando i suoi compagni e la desolazione che li circonda. A volte bisogna cadere nel baratro più profondo per trovare la forza di risalire, e sarà proprio lei ad accendersi più di tutti.

Il ruolo interpretato da Cate Blanchett ha inoltre uno spessore nascosto, soprattutto in relazione a quello di Tiny Tina. Lilith è come una madre che si prende cura della figlia, è come un’adulta che rivede in un’altra ragazzina la “lei” da bambina. Il loro rapporto, anche se poco approfondito a livello scenico, allude però ad un collegamento bellissimo. C’è protezioneproiezione, empatia, insegnamento e nostalgia. Siamo sicuramente curiosi di vedere come si svilupperà nel sequel, già annunciato alla stampa.

 

Effetti speciali e costumi: i punti forti

Un altro punto forte del film sono gli effetti speciali, con l’universo di Borderlands che infatti è stato completamente ricreato. Girato in gran parte a Budapest, con location degradate e industriali lavorate poi in CGI, il film ci presenta un’ambientazione apocalittica che ci trasporta all’interno di un sogno.

Borderlands

Pandora è stata ricreata in maniera pazzesca, un’ambientazione estremamente ostile, inquietante e curiosa; da non sottovalutare inoltre la bravura degli attori e degli stunt-man che popolano la scena. Sono numerose infatti le simulazioni di combattimenti e le esplosioni, interpretate magistralmente. Non dimentichiamoci poi che Borderlands è stato girato durante la pandemia, una difficoltà ulteriore oltre a quella di generare un mondo completamente da zero. Dopo la scenografia, magnifici sono anche i costumi underground, che ben ricordano i personaggi del videogioco, con uno stile che aleggia tra il militare e l’onirico.

Pronti quindi ad andare a vederlo al cinema? Umorismo, azione e pathos non mancheranno sicuramente. Dal 7 agosto in tutte le sale.

Borderlands
Buono 7
Voto 7
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Contributor
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Appassionata di cinema, laureata in DAMS e attrice di professione. Respiro di creatività e scrittura.