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Bioshock The Collection – Bioshock 2 – Recensione

Ci sono saghe videoludiche che restano indelebili nel tempo, saghe che hanno rivoluzionato questo mondo e che hanno emozionato milioni di giocatori con le loro storie incredibili e ambientazioni surreali; una di queste, appartenenti alla scorsa generazione di console, è senza dubbio Bioshock. La saga creata dal visionario Ken Levine è probabilmente la migliore degli ultimi anni, sia grazie ai temi trattati che al geniale modo di raccontarli, uniti ad un’ambientazione unica e ad un gameplay ben realizzato. In questa recensione analizzeremo una parte della Bioshock: The Collection, remastered dei tre capitoli in uscita su PlayStation 4, Xbox One e PC; nella fattispecie recensiremo il controverso Bioshock 2, da molti reputato come il “peggior” capitolo della saga: mai virgolette furono più appropriate, poichè si parliamo del capitolo meno rivoluzionario ed ispirato dei tre, ma pur sempre un grandioso titolo.Bioshock 2Welcome back, Rapture.

In Bioshock 2 vestiremo i panni di un Big Daddy, una delle più temibili creature affrontate a Rapture nel primo capitolo: appena risvegliati da un lungo coma, ci accorgeremo di aver perso le tracce di Eleanor, la sorellina alla quale siamo profondamente legati. Le vicende del gioco ci porteranno ad esplorare Rapture alla ricerca di Eleanor, affrontando un complesso viaggio colmo di violenza e pericoli. Il titolo è ambientato nel 1970, dieci anni dopo la caduta di Andrew Ryan: la dottoressa Tenebaum sarà impegnata in una profonda lotta contro la guida spirituale del popolo, Sofia Lamb, in difesa delle sorelline, vittime innocenti di questa follia. Quest’ultime sono infatti viste come l’unico strumento di raccoglimento dell’ADAM, sostanza che ha reso totalmente dipendente la numerosa popolazione di Rapture in grado di conferire poteri sovrannaturali a chi ne fa uso. Rapture è nuovamente nel caos e starà a noi riuscire a sistemare una situazione di rivolta e follia apparentemente impossibile. Bioshock 2 non racconta solo una storia meravigliosa, ma riesce a far congiungere alla perfezione elementi di storia e politica in un unico grande videogioco.Bioshock 2Tutta la forza di un Big Daddy.

Bioshock 2, a livello di gameplay nudo e crudo, compie un bel balzo in avanti rispetto al primo capitolo: le fasi di shooting sono decisamente migliorate, rese finalmente degne di un FPS: non sarà infatti più macchinoso e lento mirare alla testa di un ricombinante o affrontare colossi di ogni genere grazie alle migliorie compiute da 2K, con un feeling delle armi finalmente degno di nota. Il gameplay assumerà quindi maggior frenesia, anche grazie al numero maggiore di nemici a schermo: è qui che entra in gioco l’hacking delle torrette e lo studio del terreno, visto che sarà assolutamente necessario studiare la mappa circostante e agire d’astuzia per sopravvivere a Rapture. Aggiunte consistenti riguardano la possibilità di usare armi da Big Daddy, quali la trivella per uccisioni piuttosto splatter e il fantastico sparachiodi, oltre al poter combinare i numerosi plasmidi per creare effetti devastanti e trappole mortali: un senso di tatticità che appagherà il giocatore, portandolo a sperimentare numerose metodologie per affrontare le costanti minacce che avremo fra i piedi.Bioshock 2

Rapture si rifà il lifting

Bioshock 2 era un titolo ottimale sotto il punto di vista tecnico nell’anno di uscita: nell’ormai lontano 2010 Rapture era qualcosa di meraviglioso, con texture di alto livello (specie l’acqua), un comparto artistico e sonoro letteralmente da brividi. In questa riedizione è stato svolto un ottimo lavoro, specialmente nei primi due capitoli e in particolar modo nella più bisognosa versione console: le texture sono state rifatte in gran parte con risultati ottimali, mentre è stato totalmente modernizzato il comparto di illuminazione. Grazia all’aggiunta e la miglioria di certe luci, Rapture risplende nuovamente, rendendo l’ambientazione ancor più affascinante e onirica. Purtroppo i modelli 3D son rimasti gli originali, ma il rifacimento delle texture e gli effetti di post processing giovano anche su questi ultimi, seppur non risultino del tutto di attuale generazione. Questa edizione include tutti i contenuti extra pubblicati su Bioshock 2, compreso il fantastico DLC Minerva’s Den: esperienza totalmente single player, questo contenuto scaricabile ci metterà nei panni di un altro protettore Alfa di nome Sigma che, intrufolandosi nella struttura proibita Minerva’s Den, scoprirà agghiaccianti segreti sulla città di Rapture. Per ovvi motivi è stato però purtroppo tolto il multiplayer che, seppur con i suoi limiti, rendeva l’esperienza di gioco più completa, appagante e multidimensionale.

Bioshock The Collection - Bioshock 2

8.2

Bioshock 2 è un degno seguito del leggendario primo capitolo: sebbene non abbia lo stesso fascino e la stessa profondità, questa seconda fatica di Ken Levine risulta comunque un titolo eccellente, condito da un gameplay raffinato e perfezionato rispetto al capostipite. Il titolo è invecchiato benissimo e lo svecchiamento della remastered, specialmente su console, riesce a renderlo attuale anche oggi; peccato che le aggiunte non siano all'altezza delle aspettative e non giustifichino appieno il riacquisto del titolo a chi ha già giocato l'originale.

Nicolò "Nico" Fratangeli
Nato col videogioco nel sangue, riceve a sei anni la sua prima console: l'indimenticabile SNES; distruggendo joystick a furia di Donkey Kong Country e Super Mario, riceve un paio di anno dopo l'amore della sua vita: Sony PlayStation. Console che l'accompagnerà per tutta la sua carriera videoludica, tantè che la ritroviamo attaccata e funzionante nella sua cameretta, appena sotto le sorelle maggiori. Da buon collezionista e amante di retrogaming passa parte del tempo su Ebay a cercare qualche chicca Retrò, ritrovandosi ogni volta in lacrime alla vista del prezzo di Suikoden II PAL.

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