Dopo l’arrivo di alcuni leak facenti riferimento all’arrivo di un fantomatico Battlefield V che potrebbe essere ambientato nella Seconda Guerra Mondiale, la rivista giornalistica Kotaku ha indagato su quanto le microtransazioni potrebbero presentarsi con invasività all’interno dell’opera. Sembrerebbe infatti che alcune persone vicine allo sviluppo del gioco abbiano rilasciato qualche interessante dettaglio a riguardo con i colleghi della rivista, i quali avrebbero affermato che dopo quanto accaduto con Star Wars Battlefront II, nessuno vuole più realizzare produzioni riconducibili al pay-to-win.
Secondo quanto riferito dalla fonte in questione, sembrerebbe infatti che DICE non includerà microtransazioni o loot box che potrebbero influire sul titolo; in generale, si vedranno solo modifiche delle armi a livello cosmetico. Il gioco non dovrebbe quindi contenere aggiunte in grado di modificare il gameplay a vantaggio o svantaggio dei giocatori.
Per il momento DICE non ha rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale a riguardo, quindi non possiamo far altro che prendere il tutto come un semplice rumor, in attesa di nuove informazioni.