Batman Caped Crusader è la nuova serie animata incentrata su Batman, personaggio creato da Bob Kane e Bill Finger. La serie è curata da J.J. Abrams, Matt Reeves e Bruce Timm ed è composta da dieci episodi. Sarà disponibile per intero su Prime Video dal 1° agosto.
Gotham City è una città in cui la corruzione e la criminalità dilagano a vista d’occhio. Quand’era bambino, il miliardario Bruce Wayne ha assistito impotente alla morte dei suoi genitori per mano di un balordo e questo gli ha dato la motivazione per combattere il crimine. Divenuto adulto e dopo vari addestramenti, indossa una maschera e diventa il leggendario Uomo Pipistrello (Batman), facendosi aiutare dal suo unico alleato: il maggiordomo Alfred Pennyworth.
Si ritorna a Gotham City
Batman risolve casi, salva vite innocenti, combatte criminali (semplici banditi, agenti corrotti o addirittura boss malavitosi) e nemici di ogni tipo, tra personaggi con capacità al di sopra del limite umano ed esseri sovrannaturali. C’è chi lo ha incontrato e ne parla con terrore, ma allo stesso tempo c’è chi non crede nella sua esistenza. Solo in pochi hanno fiducia in lui.
Batman non è l’unico che vuole ripulire la città dal crimine. Al Dipartimento di polizia ci sono due agenti onesti, ovvero il commissario Jim Gordon e la detective Montoya. Inoltre, c’è anche l’avvocatessa d’ufficio Barbara Gordon, figlia del commissario, che fa del suo meglio per aiutare i suoi clienti. Anche il procuratore Harvey Dent, seppur con un metodo un po’ spregiudicato, fa quel che può, ma a Gotham City si rischia di passare i guai se si prova a fare qualcosa che può causare fastidi ai criminali potenti. La guerra contro il crimine di Gotham City ha inizio.
È il sequel della serie animata del 1992 o il degno erede?
Batman Caped Crusader non è un sequel della nota serie animata mandata in onda negli anni ’90 (disponibile sia su Netflix che su Amazon Prime Video). Il fatto che dietro la realizzazione ci sia Bruce Timm non significa che siano collegate. Anzi, il suo tocco si avvicina allo stile d’animazione usato all’epoca ma con un tocco più “moderno”. Più che un sequel, fa sentire la nostalgia e raccoglie le redini di ciò che ha lasciato la serie degli anni ’90 ed è stata scritta per un pubblico piuttosto ampio.
Caped Crusader può essere vista sia da coloro che hanno visto e amato la serie del 1992 sia da coloro che vogliono scoprire il personaggio. La nuova serie non è proprio una origin story, ma un ritorno alle origini dell’Uomo Pipistrello, rappresentato con un’atmosfera più cupa e con un tocco noir nell’epoca degli anni ’40 (un’epoca piuttosto contestualizzata, visto che il vigilante di Gotham è stato disegnato per la prima volta in quel periodo). Persino la sigla d’apertura, rappresentata in bianco e nero, richiama l’epoca in cui è ambientato il contesto narrativo.
Una serie animata che convince e fa rivivere la leggenda di Batman, con uno stile funzionante e tipico del personaggio
La serie animata fa retromarcia e torna agli anni ’40, richiamando lo stile che unisce il noir e l’action adottato da Bruce Timm in passato, ma stavolta con un tocco più dark e cupo e quindi rivolto più a un pubblico adulto che ai ragazzini.
Dietro la produzione ci sono anche J.J. Abrams e Matt Reeves (regista di The Batman con Robert Pattinson e della serie The Penguin, a settembre su Sky). Si vede che tutti e tre amano il personaggio e questo amore ha portato loro a realizzare una Serie TV convincente e soprattutto una chicca da non perdere.
Unisce il tocco di Timm con quello adottato da Reeves e c’è il giusto bilanciamento tra i due stili. Da una parte, c’è lo stile d’animazione e il noir che ricorda molto quello usato in passato, dall’altra il tocco cupo che si è intravisto nel film con Robert Pattinson, rendendo l’atmosfera della serie più dark e consigliata solo a un pubblico più adulto e maturo.
Caped Crusader mostra un Batman alle prime armi, dove si sta facendo le ossa tra le strade di Gotham e sta acquisendo sempre più consapevolezza di sé e delle sue risorse, in modo da poter proseguire la sua missione di pulizia del crimine di Gotham.
Tutti e dieci gli episodi sono coinvolgenti e non sono proprio uniti da un filo conduttore, all’inizio. Ogni puntata si presenta come il “caso di turno” ed è autoconclusiva, in modo da dare spazio a vari personaggi (comprimari e antagonisti) e mettere alla prova Batman in ogni tipo di missione che si può presentare. Verso la fine, comincia a svilupparsi una trama orizzontale dove alcuni eventi mostrati lasciano un impatto non indifferente e che getta le basi per una possibile continuazione (il finale di stagione fa venire voglia di volere altri episodi).
Le libertà creative che potrebbero non piacere a tutti
Non è proprio una trasposizione fedele ai fumetti e si sono prese delle libertà creative che potrebbero far storcere il naso a diverse persone. Hanno cambiato le storyline di alcuni personaggi o addirittura l’identità sessuale ad altri (qui, Oswald Cobblepot è una donna).
Per essere una serie ambientata negli anni ’40, si intravede un abbraccio alla contemporaneità piuttosto evidente, toccando tematiche come l’identità di genere e la comunità LGBTQIA+ o dando un ruolo maggiore ai personaggi femminili.
Se proprio si deve considerare un difetto questo, significherebbe essere chiusi mentalmente. Al massimo, non mette tutti d’accordo ma in realtà questi cambiamenti non sono fondamentali ai fini della trama e la serie funziona lo stesso.
L’animazione e il doppiaggio
L’animazione è un altro punto di forza di Caped Crusader. Partendo dalla sigla in bianco e nero ai colori camaleontici che si adattano all’inquadratura mostrata: si passa da una tonalità oscura che rappresenta lo sporco di Gotham a una più vivace presente nell’altra faccia della medaglia che rappresenta la città. C’è pure una tonalità ancora più accesa quando si vuole mettere in evidenza la follia di alcuni personaggi.
Per quanto riguarda il doppiaggio (quello originale), ci sta per alcuni personaggi, altri un po’ meno. Il sostituto del compianto Kevin Conroy, Hamish Linklater, ce la mette tutta nel doppiaggio di Bruce Wayne/Batman e se la cava egregiamente, ma non fa dimenticare Conroy. Altri che se la cavano sono Christina Ricci (Selina Kyle) e Diedrich Bader (Harvey Dent/Due Facce).
Una nuova serie di Batman da non perdere e da cui si spera di avere altre stagioni in futuro.