Aukey sparisce da Amazon, bannata per false recensioni?

I prodotti tecnologici di Aukey sembrerebbero essere spariti da Amazon a causa di una condotta non trasparente da parte dell’azienda cinese.

Renato Verrillo
Di Renato Verrillo News Lettura da 2 minuti

Negli ultimi anni gli accessori elettronici come powerbank e auricolari sono diventati beni di largo consumo grazie soprattutto ai numerosissimi marchi che proponevano prodotti di buon livello a prezzi molto competitivi. Tra questa moltitudine di brand ha fatto per anni la voce grossa Aukey, azienda cinese molto famosa tra gli utenti di Amazon grazie alla sua vastissima offerta di gadget tecnologici che potevano essere acquistati all’interno del gigante dell’e-commerce.

Abbiamo usato volutamente il condizionale perché, nelle ultime ore, tale azione sembrerebbe essere non più possibile. Navigando all’interno del sito di Amazon è facile notare come tutti i prodotti Aukey siano improvvisamente spariti dal portale, alla stregua di quelli venduti anche da altre marche equivalenti.

Tale sparizione, avvenuta da un giorno all’altro, sembrerebbe essere motivata da una grave violazione delle regole che Amazon impone ai commercianti per la vendita dei prodotti sul suo portale.

Aukey, così come altre aziende come Mpow, avrebbe infatti goduto dei risultati derivanti da recensioni false, ottenute grazie alla complicità dei clienti ai quali venivano elargiti premi come prodotti gratis o buoni sconti.

La manipolazione delle recensioni avrebbe infatti portato molti prodotti ad ottenere le cinque stelle di valutazione, con importanti benefici quindi a livello di vendite e reputazione per le società coinvolte.

L’azienda di Jeff Bezos non ha fornito alcun nome in maniera esplicita però, considerando la tempistica di queste “sparizioni” e il recentissimo comunicato in cui si sottolinea come sia fondamentale che i clienti possano contare su recensioni autentiche, il dubbio che Aukey e Mpow siano coinvolte è più che lecito.

Le due aziende cinesi non hanno rilasciato al momento alcuna dichiarazione e per tale motivo non ci resta che attendere ulteriori novità, sperando di scoprire nei prossimi giorni se realmente si è trattato di un ban dovuto a una condotta truffaldina nei confronti di Amazon e dei suoi utenti.

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Laureato in Direzione Aziendale presso l'Università degli Studi di Catania. Appassionato di musica, sport e tutto ciò che sia animato da chip e transistor, è un androidiano doc ma possiede un iPhone, adora Forza Horizon ma compra solo PlayStation...