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Assassin’s Creed Valhalla – Guida per uscire da Asgard e Jotunheim

Nel mondo di Assassin’s Creed Valhalla, titolo Ubisoft di cui trovate qui la recensione, sarà possibile toccare con mano diverse esperienze al limite del surreale; come accadeva per i suoi predecessori, Origins ed Odyssey, potremo entrare in contatto con gli dei norreni. Questa volta, potremo catapultarci verso AsgardJotunheim.

Prima di lasciarvi al testo, vi ricordiamo che nelle seguenti righe potreste trovare alcuni spoiler maggiori o minori su Assassin’s Creed Valhalla, per quanto concerne alcune sezioni ludiche e il comparto narrativo. Vi consigliamo quindi di proseguire con attenzione, soprattutto nel caso in cui non doveste aver concluso il gioco nella sua interezza.

Per aprire il mondo di Asgard dovrete procedere nella storia e una volta costruito il vostro campo base in Inghilterra, nonché la Capanna della Veggente; una volta reperite per lei le cose che vi richiede, la donna vi produrrà una pozione che mediante i vostri sogni vi condurrà nella terra di Odino. Un volta caduti in questo sogno tra realtà e finzione, uscirne non sarà esattamente facile ed intuitivo, perché di fatto non potrete aprire la mappa.

Come fare dunque? Ebbene, per prima cosa dovrete completare la prima missione principale in Asgard. Una volta fatto, in alto a sinistra sulla mappa (Nord-Ovest) apparirà un’icona con un occhio grigio: posizionate il cursore su di quest’ultima e Svegliatevi per tornare in Inghilterra. Quando vi ritroverete in Jotunheim le cose saranno più o meno le stesse. Arriverete nel luogo tramite il proseguire della storia di Asgard, precisamente al capitolo 3 degli eventi. A differenza di quanto accade in Asgard, da qui è possibile uscire subito, senza l’effettivo bisogno di completare la missione principale.

Sperando che la guida vi sia stata utile, ci teniamo in particolar modo a rimandarvi alla nostra sezione specifica, dov’è presente ulteriore materiale d’approfondimento sul gioco in questione.

Tiziano Sbrozzi
Lusso, stile e visione: gli elementi che servono per creare una versione esterna di se. Tiziano crede fortemente che l'abito faccia il monaco, che la persona si definisca non solo dalle azioni ma dalle scelte che compie. Saper scegliere è un'arte fine che va coltivata.

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