Assassin’s Creed Mirage sarà più breve degli altri, ecco perché

Ubisoft ha fatto una scelta controcorrente per il nuovo titolo della sua storica serie: il motivo è però preciso e comprensibile dai fan

Sara Pandolfi
Di Sara Pandolfi - Editor News Lettura da 2 minuti

È impossibile non notare il tipo di evoluzione che la serie di Assassin’s Creed ha subito con gli ultimi capitoli. A partire da Origins, per poi passare ad Odyssey e arrivare infine all’immenso Valhalla, l’epopea nel passato di Ubisoft ha fornito esperienze, nel tempo, sempre più maestose.

Sembra però che Mirage, il titolo in arrivo nel 2023, voglia compiere un’inversione di marcia in tal senso. In una recente intervista, il direttore creativo Stéphane Boudon ha dichiarato che Mirage vuole essere un ritorno al passato della serie.

Tale decisione è stata presa per venire incontro ai giocatori: Boudon ha infatti dichiarato che i giganteschi mondi ricchi di elementi collezionabili e sfida da completare ha impressionato una grande fetta di pubblico, quasi spaventata da monti ore che possono superare le centinaia per chi intende completare il gioco al 100%.

L’idea di Ubisoft è stata quindi quella di ridimensionare l’esperienza, per fare ritorno ad avventure più “umane”, come all’origine della serie.

In questo modo, ha aggiunto Bourdon, gli sviluppatori si sono potuti concentrare sulla creazione di una storia avvincente e di personaggi carismatici.

In attesa dell’uscita dell’ultimo capitolo della serie ad essere cross-gen, restiamo sintonizzati sui progressi mossi nei confronti degli altri titoli annunciati durante l’ultimo Ubisoft Forward: sembra infatti che ci siano dei problemi per l’attesissimo “Project Red”.

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Editor
Nata e cresciuta videoludicamente sotto il segno della triforza, grande appassionata di videogiochi a 360°, ma con un nostalgico occhio di riguardo alle creazioni della grande N.