Altrimenti ci Arrabbiamo: il trailer svela il non troppo atteso ritorno

Lucky Red ha oggi diffuso in rete il trailer di Altrimenti Ci Arrabbiamo, una rivisitazione tutta nuova dello storico ed iconico film – omonimo in lingua nostrana – che vedeva protagonisti Bud Spencer e Terence Hill. Già dal video è facile intuire come le tonalità siano abbastanza diverse da quelle del classico citato, almeno nella prima metà, per poi riprendere le note della storica canzone – anche questa rivisitata – e dare un pizzico di allegria al tutto, anche con la nota personalità di Cristian De Sica, anche lui nel cast.

Altrimenti ci Arrabbiamo arriverà nelle sale cinematografiche il 23 marzo di quest’anno.

Il video è stato accompagnato da una descrizione, che ci illustra la sinossi, ci presenta gli altri membri del cast, e ci informa sulla produzione del film:

Cresciuti come fratelli ma allontanatisi da anni a causa di un litigio, Carezza (Edoardo Pesce) e Sorriso (Alessandro Roia) devono mettere da parte antichi rancori e diversità caratteriali per ciò che hanno più a cuore: la mitica automobile “Dune Buggy” sottrattagli dall’avido Torsillo (Christian De Sica), uno speculatore edilizio senza scrupoli. Aiutati dall’intrigante e pericolosa Miriam (Alessandra Mastronardi), tra inseguimenti rocamboleschi, scazzottate memorabili e delicati pasti a base di birra e salsicce, i due faranno di tutto per riconquistare la loro amata macchina.

Altrimenti ci Arrabbiamo è prodotto da Francesco e Federico Scardamaglia per Compagnia Leone Cinematografica e da Mattia Guerra, Stefano Massenzi, Andrea Occhipinti per Lucky Red, Il soggetto è di Paolo Fondato, Francesco Cenni, Manuel Fondato, la sceneggiatura di Vincenzo Alfieri, Giancarlo Fontana, Tommaso Renzoni, Giuseppe G. Stasi in collaborazione con Andrea Sperandio.

Insomma volti e nomi noti per questo film, che con tutte le buone intenzioni del caso si mette in una posizione molto scomoda, provando a riproporre in chiave moderna uno dei classici dell’intramontabile duo. Le speranze sono quindi che il lavoro che ne è uscito sia una degna eredità, ma potremo scoprirlo solo una volta che saremo comodamente seduti in poltrona al cinema.