Già disponibile su Nintendo Switch e in arrivo su PC il prossimo 10 aprile, Alder’s Blood è un interessante strategico a turni realizzato dal team indipendente Shockwork Games. Un titolo che punta sì sulle tattiche messe in campo dal giocatore ma che, come vedremo più in là, è fortemente incentrato su una meccanica differente da quelle che qualcuno potrebbe aspettarsi pensando a un vago esponente del genere. Un titolo che però deve la sua attrazione anche al suo stile e alle sue atmosfere dark, ispirate un po’ da Bloodborne e Darkest Dungeon. Senza dilungarci oltre, addentriamoci quindi nell’oscuro e minaccioso universo dell’opera.
Oscurità e corruzione
In Alder’s Blood si racconta di una divinità uccisa dall’avidità umana, fatto che ha causato e dato il via a una sorte di apocalisse in cui l’Oscurità si è impadronita del mondo. La morte della divinità ha quindi dato vita a bestie e altri esseri maligni di cui gli umani sono vittime, ma non solo. Dal disastro sono infatti sorti anche i cosiddetti cacciatori, figure dall’apparenza umana ma in realtà molto differenti, essendo dentro di loro fortemente influenzati dall’Oscurità.
Noi “impersoneremo” proprio uno di loro, Chief, e il nostro compito sarà quello di dare ordini in battaglia ai nostri compagni, nonché gestire le loro risorse. Lo scopo ultimo dei cacciatori, per cui essi combattono, è quello di proteggere l’umanità, anche rinunciando alla propria vita. Prima d’inoltrarci nelle dinamiche degli scontri in sé, desideriamo parlare infatti di una particolare meccanica presente all’interno dell’opera, legata principalmente a due aspetti: la corruzione e il sacrificio. Partecipando a missioni, uccidendo nemici e svolgendo dei riti di cui vedremo più avanti l’utilità, i personaggi verranno corrotti dalla malvagità che, insinuandosi sempre più nella loro anima, andranno indebolendosi finendo con il doversi sacrificare. Grazie a quest’ultimo, uno dei nostri compagni sarà eliminato e qualcun altro ne potrà giovare, magari uno appena reclutato.
Tutto ciò porterà il giocatore a dover essere particolarmente attento alle condizioni dei cacciatori, nonché alle loro statistiche, ai loro punti di forza e alle debolezze inflitte dai malus. La visione di tutto questo avviene in una specie di hub presente in tutte le varie località presenti sulla mappa. In essa, oltre a reclutare o sacrificare personaggi, è possibile anche craftare armi, amuleti e oggetti utili, ma soprattutto è necessario gestire le attività del nostro party all’interno di quel campo base. Nell’arco di una giornata qualcuno può pensare quindi a difendere l’accampamento, qualcun altro si può occupare del cibo, mentre magari un ferito in battaglia si riposa e recupera le forze; una componente del titolo che si è rivelata abbastanza interessante, nonostante il tutto si sarebbe potuto approfondire maggiormente.
Tra le fasi d’amministrazione dei cacciatori e le missioni da svolgere saranno inoltre presenti dialoghi con altri personaggi della storia, ma anche testi che descrivono ciò che pensa il protagonista in determinati momenti della trama. Quest’ultima è ben scritta e risulta intrigante anche per le atmosfere cupe e affascinanti che caratterizzano il gioco.
Un’avanzata lenta tra i cespugli
Nonostante i nostri personaggi siano dotati di potenti armi (sia a distanza che per scontri corpo a corpo) e di grandi capacità, appare da subito chiara la loro inferiorità rispetto alle creature nate dall’Oscurità. Da questo punto di vista, infatti, Alder’s Blood è abbastanza punitivo e quindi molto impegnativo, cosa che può far la gioia dei fan del genere ma che allo stesso tempo allontana chi non gli è avvezzo.
Data dunque questa supremazia dei nemici, sia numerica che di forza, l’elemento fondamentale a cui ricorrere in ogni occasione è lo stealth. È necessario utilizzare cespugli per nascondersi, ciottoli per distrarre, trappole per bloccare, oppure mettere a segno un potente colpo inaspettato alla schiena delle creature, così da renderle inattive per un turno. Quest’azione apre anche alla possibilità di compiere il già citato rito, che manda direttamente al tappeto il nemico ma consuma molta stamina. Quest’ultima è essenziale, in quanto condiziona movimenti, attacchi, utilizzo di oggetti, cure e così via. Il tutto ben si collega alla dinamica rappresentata dalla corruzione descritta in precedenza, la quale invoglia ancor di più il fruitore ad utilizzare un approccio stealth, in modo da corrompere il meno possibile l’animo dei cacciatori.
A questo si aggiunge il vento, la cui direzione influenza la scia di odore lasciata dai propri compagni, la quale è ovviamente in grado di allertare i nemici e a cui si deve stare sempre particolarmente attenti. Cercare il metodo migliore per passare inosservati è impegnativo ma soddisfacente, tuttavia non manca qualche difetto che rende le cose più complicate del previsto. Questi sono legati ad una certa casualità legata principalmente all’intelligenza artificiale delle creature. Anche se tentiamo di distrarle con dei ciottoli, è possibile che esse compiano movimenti imprevedibili e che capitino fortuitamente sulla scia del nostro odore, nonostante magari avessimo compiuto scelte tattiche azzeccate. È vero che ciò, da un lato, fa parte dell’alta difficoltà del gioco, tuttavia in certi casi potrebbe infastidire.
Come già accennato nel corso dell’articolo, dal punto di vista stilistico Alder’s Blood è di ottima fattura, sia per quanto riguarda i nemici che le ambientazioni. Ciò nonostante, queste ultime avrebbero potuto essere più varie e si sarebbe potuto osare maggiormente. Inoltre, sebbene ci sia eterogeneità per quanto riguarda le condizioni meteorologiche, i luoghi sempre tetri e lugubri finiscono per assomigliarsi un po’ troppo. Questa mancanza di varietà colpisce purtroppo anche la colonna sonora, con tracce abbastanza ripetitive, seppur capaci di donare la giusta atmosfera all’esperienza.