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After – Recensione del film tratto dal best seller di Anna Todd

In questa primavera 2019, uno dei film sicuramente più attesi, specialmente dai giovanissimi, è After, il film tratto dall’omonimo best seller, inizialmente nato come fan-fiction sulla piattaforma Wattpad, che in pochissimo tempo ha scalato le classifiche di tutti i paesi in cui è stato pubblicato. La proposta di farne un film in realtà era stata fatta all’autrice anche prima dell’effettiva pubblicazione del romanzo, ma lei aveva preferito attendere e non affrettare i tempi. Il momento però è arrivato e finalmente possiamo trovare nelle sale il racconto che ha appassionato milioni di persone in tutto il mondo.

Un gioco trasformatosi in best-seller

La storia dei due protagonisti, Tessa (Josephine Langford) e Hardin (Hero Fiennes Tiffin) infatti, prende vita dalla penna, anzi, dalla tastiera, di una giovanissima Anna Todd. La ragazza, appassionata di letteratura e della musica degli One Direction, dopo aver letto moltissimi racconti sui suoi beniamini decide di provare a scriverne di suoi, senza però sapere che in pochi mesi questi si sarebbero trasformati in un vero e proprio fenomeno mondiale, divenendo la Fan-fiction più letta di sempre e vendendo più di un milione di copie.

Una trama già sentita

La trama, a dirla tutta non è delle più originali e riprende moltissimi dei cliché tipici delle storie d’amore vissute in età adolescenziale: Tessa Young è la classica ragazza di provincia, cresciuta solo con la mamma (Selma Blair) che ha fatto di tutto per la figlia, fidanzata da anni con Noah, il bravo ragazzo della porta accanto. Hardin Scott, invece, è un ragazzo ribelle tormentato da un passato doloroso, intelligente e amante dei libri fa di tutto per non impegnarsi negli studi e frequentare cattive compagnie, ma soprattutto per non legarsi emotivamente a nessuno. Sarà l’incontro-scontro di questi due mondi così diversi da quasi toccarsi, che creerà una storia d’amore vera, intensa e totalizzante come può essere solo quella tra due ragazzi che in vita loro non si sono mai innamorati.

Oltre la storia d’amore

Sebbene il film sia basato su scene e battute spesso già viste/sentite il suo punto forte, non è tanto il racconto di questo primo amore, quanto la capacità che esso ha di cambiare due persone, in particolare due adolescenti, facendoli crescere e maturare. Il titolo del film, e ancora prima del libro, in questo senso è illuminante: “After”, “dopo” che rimanda appunto a un cambiamento, a un processo di auto-scoperta, possibile solo e soltanto attraverso il rapporto con l’altro. Un rapporto che d’altronde non scorre senza intoppi, un po’ come ogni storia d’amore che si rispetti: vedremo Tessa dover stare vicino a un ragazzo solo apparentemente forte, ma che in realtà ha più ferite di quanto voglia realmente mostrare, così come Hardin dovrà supportare Tessa quando Noah e la madre non approveranno le sue scelte.

L’importanza dei dettagli

Nel mostrare questo percorso dei protagonisti attraverso la scoperta di loro stessi e della vita adulta, non sono stati solo molto bravi gli attori (tra i quali spiccano nomi anche molto conosciuti come Peter Gallagher e Jennifer Beals) con le loro interpretazioni, ma anche la regista Jenny Gage, che, anche se solo al suo primo film, fa un lavoro magistrale sia dal punto di vista della fotografia, sia dal punto di vista dell’approccio al film come trasposizione di un romanzo. In particolare è interessante la cura e l’attenzione presentata ai dettagli che sembrano volerci mostrare il cammino dei ragazzi come piccole torce su un sentiero (basti pensare a come cambiano i colori e l’abbigliamento di Tessa o lo sguardo di Hardin e il suo modo di parlare dall’inizio alla fine del film). Sono proprio questi dettagli a permettere allo spettatore di qualsiasi età di potersi immedesimare, permettendo così di rivivere le sensazioni che tutti abbiamo vissuto o speriamo di vivere almeno una volta nella vita, rendendolo un film dal target sì giovanile, ma in fondo godibile da chiunque.

After

6.5

In sintesi, il film non è certo un capolavoro del cinema contemporaneo, la storia non è nuova ed è piuttosto prevedibile, eppure può essere guardato con piacere da chi desidera qualcosa di “leggero” grazie all'ottima interpretazione dei due protagonisti, attori emergenti di gran talento, e all'impeccabile direzione di una regista che sicuramente sentiremo ancora nominare.

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