Abandoned è un gioco di Hideo Kojima? Parla Jason Schreier

Immagini da tweet e messaggi privati sulla bacheca in sughero dei videogiocatori per una sola domanda: Abandoned è un gioco di Hideo Kojima?

Alessandro Bozzi
Di Alessandro Bozzi News Lettura da 4 minuti

La risposta breve è che, in via teoricamente ufficiale, in realtà no, Abandoned continua a non essere un gioco di Hideo Kojima. In pratica, però, le cose sembrano essere più complicate di quanto le esplicite dichiarazioni degli sviluppatori ci porterebbero a supporre. Allacciate le cinture, si parte.

Come ormai saprete, l’esclusiva PS5 di BlueBox Game Studios è stata espressamente dichiarata come scorrelata dal leggendario game designer nipponico. Tuttavia, in queste ultime ore si sta accumulando una quantità di “prove” capace di far impallidire il “muro delle stramberie” di Smallville.

Giusto l’altroieri, nella lista di feature BlueBox Game Studios ha accennato ai “fiocchi di neve di sangue” che vedremo in Abandoned, che sulla carta non avrebbe nulla a che vedere con Hideo Kojima. In pratica, però, Guillermo Del Toro ha usato questa specifica espressione in passato per definire l’ormai defunto Silent Hills.

Il giornalista Jason Schreier ha solo recentemente espresso scetticismo verso il coinvolgimento di Kojima, con il tweet qui sotto. Ciononostante, fino a pochissimo tempo fa era uno dei più accaniti sostenitori di quella che, fino a schiacciante prova contraria, rimane una mera congettura dei fan.

Per quanto effettivamente le coincidenze possano essere apocrife allo scopo di creare hype per Abandoned, sono decisamente troppe. I fan stanno notando possibili indizi in ogni dove, un esempio su tutti Hasan Kahraman di BlueBox Game Studios: iniziali a parte, traducendo il cognome dal turco al giapponese si ottiene Hideo.

Un altro dettaglio è il messaggio privato che Kahraman ha inviato a Geoff Keighley circa un possibile reveal del gioco come parte del Summer Game Fest. Tralasciando il fatto stesso che Keighley abbia uno screenshot di una conversazione privata, i fan (e Schreier, prima del tweet qui sopra) hanno rapidamente collegato due cose.

Hideo Kojima è infatti da sempre (poco sorprendentemente) amico di Geoff Keighley, e quest’ultimo ha iniziato a seguire BlueBox Game Studios su Twitter con un tempismo quantomeno sospetto. Inoltre, il profilo social in questione è l’unica pagina web del team di sviluppo: nonostante l’ambizione, non esiste ancora alcun sito ufficiale.

Se poi contiamo la Director’s Cut di Death Stranding, le coincidenze proseguono ulteriormente. Tralasciando il citazionismo (o presunto tale) verso Metal Gear Solid con l’ingresso nella scatola di cartone (Box), va detto che Sam Porter ci si è infilato indossando una tuta blu (Blue).

Death Stranding

Come se ciò non bastasse, durante lo spezzone fa capolino anche la bandiera dell’Olanda, ovvero lo stesso Paese in cui si trova la sede legale di BlueBox Game Studios. Il post su Twitter che ha raccolto gran parte delle informazioni che abbiamo elencato finora ha notato che il progetto Silent Hills è stato… abbandonato, appunto.

Il punto in cui tale tweet inizia ad esagerare con la sicurezza è quello in cui dichiara che Abandoned «avrebbe già dovuto essere fonte di querele da parte di Konami a questo punto» per il numero di coincidenze. Per quanto ci riguarda, per noi rimangono solo questo: coincidenze.

Quel che possiamo dire con certezza è che, a qualunque cosa portino queste congetture (per quel che vale, BlueBox Game Studios ha promesso un imminente reveal sul senso del nome del team di sviluppo sul proprio profilo Twitter), questa rimane una delle storie giornalistico-videoludiche più divertenti dell’anno.

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Classe 1989, viene introdotto ai videogiochi dal padre durante l'età prescolare con DuckTales: The Quest for Gold su DOS (dopo essersi innamorato dell'omonima serie animata) in veste di spettatore. Inizia a giocare con Boulder Dash con un polveroso Commodore 64. Al decimo compleanno esordisce nel gaming moderno con Crash Bandicoot 3: Warped, per poi perdersi nel mondo Nintendo con Pokémon Versione Oro. La ricerca di uno sbocco professionale per la sua passione videoludica lo ha portato su GameLegends.