Essen 2018: quarto giorno di fiera, lo Spiel si conclude

Lorenzo Natalini
Di Lorenzo Natalini Analisi Lettura da 9 minuti

L’ultimo giorno di Essen 2018 è stato dedicato per molto tempo allo shopping, concludendo ottimi affari grazie alle consuete offerte di fine fiera, ma anche pentendoci di non aver preso subito qualche titolo che avevamo adocchiato e che nel frattempo è andato esaurito (il rimpianto più grande: non aver acquistato Wangdo al primo giorno, perché quello, ormai, chissà quando riusciremo a ritrovarlo). Non sono mancate tuttavia le partite ai tavoli.

Se vi siete persi i nostri precedenti articoli su Essen 2018, potete recuperarli su Game Legends con vari i report del giorno 1giorno 2 e giorno 3.

Vault of Dragons

Presentato da Gale Force Nine ad Essen Spiel 2018

Questo titolo della Gale Force 9 con ambientazione Dungeon & Dragons era un prototipo finale, ma con componenti non definitivi. Il dimostratore ci spiega che sono definitivi la sculpt delle miniature (belle) ma non il materiale, le monete (bellissime), mentre le plance e le carte saranno di cartoncino diverso. Il gioco uscirà fra un paio di mesi.

L’ambientazione ci ispirava, il titolo pure: la “Vault of Dragons” è il dungeon in cui dobbiamo entrare per sconfiggere un drago per vincere la partita. Peccato però che nel 99% del gioco ci troveremo a bighellonare per la città, assoldando gente, cercando equipaggiamento e così via. Entrare nel dungeon significa soltanto scoprire la tessera drago, vedere quale numero ha stampato sopra e tentare di superarlo con un lancio di dadi (sempre utilizzando i modificatori del nostro equipaggiamento).

Insomma, non che sia un brutto gioco, ma ci aspettavamo qualcosa di diverso.

Voto: 5,5/10

Dwar7s Winter

Tower defense semi-cooperativo di Essen Spiel 2018

Una sorta di tower defense, con il castello al centro del tabellone (il nostro reame) da difendere dalle orde di mostri che arriveranno da tutte le direzioni, oltre che da varie catastrofi naturali (le quali non hanno altro effetto se non impedirci la raccolta di risorse in una regione, e farci perdere la partita quando arrivano ad un certo numero). Già in circolazione da qualche tempo, non lo avevamo ancora provato e decidiamo di rimediare ad Essen 2018.

Il punto forte del gioco sono le miniature, che ricordano molto quelle di Super Dungeon Explore, ma anche il resto dei componenti è ottimo. Dwar7s Winter è un semi-cooperativo, in cui si perde tutti o vince soltanto uno. Tra le meccaniche, troviamo elementi appena accennati di deckbuilding, gestione risorse e gestione di punti-azione.

Due cose ci sono piaciute molto: primo, che l’alto livello di sfida c’è già dai primi turni, con numerose minacce che rischiano di farci perdere a partita appena iniziata. Secondo, la meccanica della “musica” con cui vengono giocate le carte: come possibile azione, un giocatore può nel suo turno “suonare uno strumento” e giocare tutte le carte attivabili con quello strumento. Gli altri giocatori possono “seguire la musica”, giocando a loro volta carte di quel colore: se non lo fanno, non potranno giocarle fino al turno successivo, dato che ogni strumento è utilizzabile una volta per turno.

Il costo, abbastanza alto, questa volta è giustificato dalla quantità e qualità delle miniature presenti.

Voto: 7,5/10

Heroes of Dominaria

Controllo area e quest, Essen 2018

Abbiamo deciso di provare questo titolo WizKids dopo la lettura del regolamento, che ci aveva convinto ed incuriosito (essendo insolito trovare meccaniche da gestionale light in un gioco ad ambientazione Magic: the Gathering). Scopo del gioco è ottenere più punti degli avversari dopo un numero determinato di turni: guadagneremo punti reclutando nuovi personaggi, costruendo obelischi e leyline, scoprendo artefatti o uccidendo cabalisti.

Le meccaniche si confermano solide ed eleganti, soprattutto ci è piaciuta l’implementazione delle leyline: sono connessioni fra territori che consentono di raccogliere mana non solo dalla regione in cui ci troviamo, ma anche dai territori che collegano.

I materiali sono di buona qualità, alle nostre perplessità riguardo le miniature in plastica combinate con meeples ed altre componenti in legno, il dimostratore risponde che il titolo sarà prodotto in due diverse versioni (quindi sarà possibile acquistare la versione totalmente in legno, se preferiamo).

Il problema del gioco è l’interazione, non completamente assente ma molto limitata. Abbiamo qualche dubbio anche riguardo la longevità del gioco.

Voto: 5/10

Scorpius Freighter

Adempimento contratti ad ambientazione spaziale, Essen Spiel 2018

Non bisogna giudicare un libro dalla copertina, e lo stesso vale per i boardgames. Qualche volta, tuttavia, ce ne dimentichiamo: è ciò che è capitato con questo Scorpius Freighter, al cui tavolo, qui ad Essen 2018, ci siamo fermati attirati dalla scatola e dai bei materiali.

Scorpius Freighter è una sorta di pick-up and delivery fantascientifico: ci occuperemo di trasportare risorse, migliorare i nostri strumenti, ampliare e migliorare la nave, soddisfare contratti e gestire i membri dell’equipaggio. Proprio la gestione dell’equipaggio rappresenta la meccanica innovativa di Scorpius Freighter: ad ogni turno potremo decidere quanti membri assegnare alla nave (la quale potrà spostarsi di un pari numero di spazi) mentre l’equipaggio non assegnato andrà a potenziare (a seconda del numero di membri) l’effetto dell’azione collegato al punto in cui la nave si ferma. Le regole sono eleganti e senza sbavature, dopo la spiegazione iniziale non abbiamo più avuto bisogno di chiarimenti.

I pareri al tavolo, tuttavia, sono stati discordanti: i due ragazzi olandesi con cui abbiamo giocato hanno apprezzato questo Scorpius Freighter, mentre a noi non è piaciuto. Intanto, l’ambientazione spaziale non si percepisce: anziché navi in orbita intorno ai pianeti, sarebbe potuto essere un gioco di battelli che fanno il giro di un lago, o di un postino che fa giri di consegne, senza bisogno di cambiare nulla meccanicamente. Il titolo inoltre si è rivelato molto noioso, con azioni che hanno effetti troppo ridotti sulla nave, sull’equipaggio o sulle merci che trasportiamo. Anche la meccanica di assegnazione dell’equipaggio (per cui i lavoratori impiegati determinano l’azione e quelli non impiegati determinano la forza dell’azione) poteva essere implementata in modo più profondo (ma rimane comunque una buona idea).

Voto: 4/10

Keyforge

Ultimo titolo provato, Keyforge di Richard Garfield. Dall’inventore di Magic: the Gathering, Netrunner e King of Tokio, ci aspettavamo un ottimo gioco, e non siamo stati delusi. La particolarità del titolo è l’unicità dei mazzi di gioco, che contengono una combinazione unica e casuale di carte, e non possono essere modificati: ogni mazzo include un elenco delle carte contenute e che devono essere utilizzate per giocarlo.

Se pensate che ciò rappresenti la soluzione ai costi dei giochi di carte collezionabili, probabilmente vi sbagliate: si prospetta un futuro in cui, anziché carte da centinaia di euro, verranno venduti mazzi altrettanto cari (grazie alle combinazioni particolarmente vantaggiose che contengono), anziché sbustare interi box di booster pack, venditori e pro players sbusteranno interi box di mazzi.

Per fare partite “casarecce”, o per competizioni organizzate (ma solo se i costi non vi spaventano), il gioco è molto valido.

Voto: 8/10

Da Essen Spiel 2018, il nuovo cardgame di Richard Garfield

Da Essen 2018 è tutto, ma seguiranno ovviamente le nostre recensioni dei giochi acquistati in fiera e non ancora provati.

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