Durante la Gamescom 2018 di Colonia abbiamo messo le mani su Devil May Cry V, quinto capitolo della serie, che segna il ritorno sui propri passi da parte di Capcom: dopo la parentesi DmC – che nonostante non fosse piaciuta ai molti, non era male – Nero e il classico Dante tornano a farla da padroni in un capitolo che segna l’arrivo sulla nuova generazione dell’azienda più stramba di sempre, la Devil May Cry. Dopo aver giocato una buona mezzora ed aver affrontato un boss, ecco cosa possiamo dirvi.
Durante la missione giocata abbiamo vestito di nuovo i panni di Nero, il figlio di Vergil: stavolta a sostituire il braccio demoniaco abbiamo trovato il Devil Breaker, braccio robotico costruito dalla compagna d’avventure Nico, che troverà interessanti utilizzi all’interno delle fasi di combattimento. Già da questo infatti le differenze da Devil May Cry 4 spiccano: il nuovo braccio di Nero avrà funzioni diverse sotto alcuni punti di vista, permettendo attacchi dinamici capaci di spostare il personaggio lungo la mappa. Avrà inoltre funzioni di grappling e, in caso di necessità, potrà essere distrutto per colpire i nemici con un’esplosione. Per questo motivo i Devil Breaker di Nero saranno di diverso tipo, rimpiazzabili e potrete trovarli uccidendo i nemici in giro per il gioco. La Red Queen torna nella forma già vista nel quarto capitolo, con tanto di acceleratore al posto dell’elsa.
I combattimenti si ispirano di più ai vecchi capitoli, e con la telecamera abbastanza vicina al personaggio, cosa ben diversa da DmC che vantava una telecamera molto più larga. Nelle dinamiche di combattimento sembra di tornare in bicicletta, grazie ad un gameplay veloce e rapido da imparare, che saprà premiare i giocatori più avezzi. Lo stesso gameplay premierà la vostra esperienza con una musica capace di seguire la vostra bravura: più collezionerete combo, più la musica di gioco incalzerà rendendo gli scontri avvincenti.
Il resto del gameplay non differisce più di tanto dai vecchi Devil May Cry: sarà possibile comprare oggetti, potenziare abilità e raccogliere orb, e le mappe di gioco permetteranno di trovare sbloccabili interessanti da collezionare. Presenti anche dei piccoli enigmi, nulla di impossibile da superare, mentre le boss fight torneranno a farci combattere con demoni giganti e spietati.
Durante la demo della Gamescom ci siamo scontrati con una strana creatura capace di lanciare palle di fuoco dalla pancia: questa interazione ci ha permesso di scoprire come Nero sia ora più spavaldo di prima, molto più simile allo zio Dante sia in fase di sfottò, sia durante delle scene al limite del paradossale. La battaglia si è rivelata abbastanza semplice, complice l’utilizzo delle schivate e del grappling del Devil Breaker, mentre i colpi riuscivano a togliere la giusta quantità di vita se concatenati alla perfezione. Rimane dubbia l’idea di inserire una modalità facilitata capace di concatenare combo in automatico: per ora non sembra necessaria, ma forse questo permetterà ai neofiti di avere lo stesso colpo d’occhio di spettacolarità che possono avere gli esperti del genere.
Non ci resta che attendere eventuali nuove, sia sul gameplay del gioco che su come sarà inserito Dante: nel frattempo, rimane d’aspettare l’8 marzo 2019, per vedere come Capcom e Hideaki Itsuno (Devil May Cry 3 e 4) abbia appreso dagli errori dei colleghi di Ninja Theory per questo nuovo capitolo, che stavolta punta molto di più al fotorealismo (basta vedere le facce di Dante e Nero).