Octopath Traveler – Anteprima, prime impressioni sulla nuova esclusiva Nintendo Switch

Patrizio Coccia
Di Patrizio Coccia Impressioni Lettura da 9 minuti

Octopath Traveler è il nuovo progetto targato Square Enix in esclusiva Nintendo Switch. In questi giorni abbiamo avuto modo di provarlo, grazie anche alla corposa demo presente nell’eShop, iniziando a farci un’opinione su quello che avremmo poi trovato nel gioco finale. I dubbi erano tanti, anche perché con una tecnologia sempre in evoluzione, proporre un GDR bidimensionale a turni e soprattutto in pixel art rappresenta andare un po’ controcorrente, rincorrendo un target nostalgico e di nicchia. Nonostante questo però le prime impressioni sono quelle di una produzione moderna che strizza l’occhio al passato, con spirito, originalità e tanta fiducia dei propri mezzi. Nel videogame non affronterete un viaggio, ma ben otto, e siamo pronti per parlarvene.

Chi ben comincia

Come detto in apertura, in Octopath Traveler controllerete ben otto personaggi, ognuno con storie e abilità che lo rendono unico all’interno del party. Non pensate che la grafica sia destinata a un target di soli bambini, Il titolo parla di racconti maturi e profondi fatti di vendetta, amore e tanti altri sentimenti contrastanti, che ben si discostano da quelli provati in un normale GDR. La narrazione ovviamente sarà centrale per la produzione: ogni personaggio farà incontri, maturerà e vivrà il suo percorso, spinto ovviamente da diverse motivazioni. Analizzare tutti i protagonisti sarebbe un’impresa immensa, poiché sono caratterizzati tutti in modo diverso e, sinceramente, alcuni di loro non sono proprio spinti da buone intenzioni. Infatti, si troveranno coinvolti in questo viaggio non per loro volontà, ma più che altro per essersi cacciati in guai davvero grossi.

Dal punto di vista narrativo dunque, Octopath Traveler è un gioco mastodontico, poiché, Per quanto concerne i dialoghi, la casa di sviluppo ha curato ogni singolo dettaglio. Infatti, parlando con i vari NPC presenti in game, Potrete scoprire che ognuno di loro ha una storia e un trascorso completamente differente. Anche gli scenari sono stati ben caratterizzati, con una lore unica che discosta un’ambientazione da un’altra. Proprio per questo motivo non vediamo l’ora di approfondire la conoscenza del mondo di gioco ma, soprattutto, degli otto protagonisti. Siamo curiosi di vedere come essi si evolveranno con il proseguo della storia, come matureranno e come reagiranno agli stimoli e ai vari dispiaceri che arriveranno lungo il cammino. Il titolo non racconta una favola, ma narra delle vicende difficili da digerire per tutti giocatori. Ci saranno momenti che lasceranno intuire a un tentato abuso, alla violenza sulle donne e tanti altri argomenti che non possono far altro che smuovere i sentimenti degli utenti, poiché temi sempre attuali anche nella nostra società moderna.

Ritorno al passato 

Dopo avervi parlato della trama, è arrivato il momento di concentrarci sulla vera spina dorsale della produzione, ovvero il gameplay. Come detto in precedenza Octopath Traveler, è un gioco di ruolo con combattimenti a turni, solamente che questa meccanica ha subito delle modifiche per rende il tutto più dinamico e meno noioso per i tempi che corrono. Ogni membro del gruppo è ben distinto da una classe di appartenenza, Che si differenzia anche nell’uso di specialità di abilità, da usare dentro e fuori la battaglia. A lungo andare avrete la possibilità di affrontare ogni tipo di scontro con l’adeguato gruppo, così da non trovare difficoltà e avanzare spediti nell’avventura. I turni rispettano i ritmi classici del genere, ma per rendere più vibrante l’intera battaglia la casa di sviluppo ha deciso di inserire la meccanica dello scudo in favore dei nemici. Ogni avversario è dotato di una specie di barriera che lo protegge sensibilmente dagli attacchi alleati: l’unico modo per abbattere questa protezione è colpirlo con l’elemento o l’arma di cui soffre la debolezza. Sotto ad ogni mostro, infatti, ci sarà una barra che farà  vedere tutti i suoi punti deboli. Essi non saranno disponibili fin da subito ma dovrete scoprirli autonomamente durante gli scontri, colpendo con l’elemento giusto. In questo caso dovrete essere anche un po’ fortunati poiché, quando non conoscerete il vostro avversario, sarete all’oscuro anche della sua debolezza. Questo vi spingerà a provare diverse combinazioni, così da rendervi più agevolati gli sconti successivi una volta appurata la sua vulnerabilità. Un’altra meccanica interessante è quella della barra Focus: ogni protagonista è dotato di una sorta di blocchi che si caricheranno uno per turno, posti sopra ai punti vita. Potrete utilizzarli per potenziare il vostro attacco prima di sferrarlo, caricandone un massimo di quattro. L’altra soluzione invece è quella di conservare questa potenza per l’occasione migliore, ma ricordate che i punti non sono accomunabili tra uno scontro e l’altro, e sono comunque limitati in battaglia.

I personaggi al termine di ogni battaglia otterranno dei PC, ovvero dei punti accumulabili utili per sbloccare abilità primarie e di supporto. L’esplorazione è sembrata abbastanza classica, con qualche luogo nascosto che vi premierà con un baule. Nonostante questo però non si esce mai da dei binari predefiniti, dunque non aspettatevi un open world, ma un percorso da cui comunque non potrete mai uscire. Per rendere meno statico il tutto la software house ha pensato bene di poter far interagire i protagonista con i vari NPC, sfruttando le loro abilità per scopi specifici: potrete portare con voi un cittadino per sfruttare i suoi colpi in battaglia, rubargli gli oggetti e tanto altro. In ogni caso la mappa è davvero molto vasta, e con scenari che differenziano alla perfezione ogni regione. Anche le città sono dotate ognuna di una sua peculiarità, sta a voi poi decidere se informarvi sulle storie e le usanze del luogo. La cosa bella di Octopath Traveler è che potrete decidere se affrontare ogni storia in solitaria o, in caso, far incontrare i vari membri del gruppo, andando alla ricerca di essi uno alla volta. Il primo approccio è comunque fattibile, anche perché ogni storia è adatta alle specialità di un determinato personaggio, anche se ovviamente vi richiederà una spesa maggiore di tempo per curare il livellamento. Il secondo modo invece vi richiederà un dispendio di energie maggiore a inizio gioco, ma successivamente sarete più che agevolati.

Dal punto di vista tecnico il gioco, pur essendo in pixel art, il videogame mette in risalto fin da subito una particolare attenzione ad alcuni dettagli estetici che non possono far altro che donare un bel colpo d’occhio al giocatore. Le musiche poi sono molto evocative e riescono a immergere totalmente l’utente a questa esperienza così profonda e stratificata. In conclusione possiamo dire che Octopath Traveler è un’opera tentacolare, e man mano che la trama andrà avanti vi renderete conto della profondità e delle unicità che differenziano questa produzione dai tanti altri GDR presenti sul mercato. Quello fatto dalla casa di sviluppo è un vero omaggio al passato, un titolo che farà felice non solo i possessori di Nintendo Switch ma anche tutti gli amanti dei GDR vecchio stampo. Speriamo di non rimanere delusi alla fine dell’esperienza, e che tutte queste storie ci lascino effettivamente qualcosa dentro. Ormai manca poco all’uscita, le analisi e le opinioni finali le rimandiamo in fase di recensione, per adesso Octopath Traveler ci ha convinto e, per questo motivo, non vediamo l’ora di arrivare alla fine per stendere le nostre impressioni finali.

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Patrizio non era ancora nato quando entrarono in casa la Super Nintendo e Super Mario Bros. Pochissimi anni dopo, insieme a lui, arrivò anche la Play Station, e fu tutta un'altra storia. Aveva 4 anni quando a malapena riusciva a tenere il controller tra le mani, ma non mollò più la presa, imparando a giocare a tutti i generi. Appassionato di musica rap, film fantasy, e con un passato da writer, predilige indiscutibilmente i giochi di ruolo, fortemente affezionato alla serie di Kingdom Hearts di cui conserva l'intera collezione, spin-off inclusi.