Nei giochi con una forte componente di carte, la composizione del proprio mazzo diventa fondamentale. Warhammer Underworlds: Shadespire, Assalto Imperiale, Aristeia! sono solo esempi di giochi in cui ad una buona banda, è necessario affiancare anche un mazzo di carte abilità degno di tale nome. Per questo oggi vi proponiamo alcuni consigli per un buon deck building.
I vantaggi nella costruzione di un proprio mazzo sono molteplici. A partire dalla soddisfazione nel raggiungere risultati con un qualcosa di proprio, si arriverà ad ottenere una migliore visione d’insieme ed una comprensione della nostra strategia e su come condurre la partita. E saranno proprio i nostri sbagli a darci maggiori consigli!
In Shadespire ad esempio, il divertimento dato dalla costruzione del mazzo è doppio, dovendone costruire uno per le carte Obiettivo ed uno per le carte Potere, entrambe necessarie ai fini della vittoria!
Scopriamo come montare un mazzo
Il minimo di carte è il suo massimo!
La prima regola a cui non bisogna mai andare contro è quella di superare il limite minimo di carte. In Shadespire ad esempio, i mazzi potere vanno costruiti con un minimo di 20 carte, che coincide anche con il suo massimo! Purtroppo è una questione meramente statistica, per aumentare le probabilità che le carte arrivino nella nostra mano, sarà necessario che nel mazzo vi siano solamente quelle carte. Dovremo quindi tagliare fuori tutto ciò che non serve arrivando al numero preciso richiesto. Le scelte bizzarre non sono rare, ma sono più eccezioni e stili dei giocatori che non vere necessità.
Sinergie
Le sinergie tra le carte sono ciò che definisce il cuore della nostra strategia, e questo aspetto non deve mai essere sopravvalutato! Se si vuole inseguire una specifica combo, sarà meglio cercare di rafforzarne la sua presenza mettendo più carte per pescarla o di simil effetto, piuttosto che non metterne tante e tutte diverse. Se invece si vuole cercare di ottenere un rafforzamento generale della propria armata/banda, sarà anche li necessario chiedersi come farlo. Non sempre, “metto tutto ciò che è forte” porterà al risultato sperato!
Condizione di Vittoria
Quando creiamo un mazzo di gioco quante volte ci poniamo la domanda “Come abbiamo intenzione di vincere?”. Purtroppo non è così ovvio come sembra. Un mazzo aggro potrebbe puntare a fare molte glorie nei primi turni in modo da contenere l’avversario nel terzo turno, un mazzo controllo punta a imporre il proprio stile all’avversario per poi andare a vincere la partita nell’ultimo turno; infine un Midrange unisce queste due filosofie cercando di compiere entrambe le opportunità di gioco.
Inevitabilmente si ritorna al tema della sinergia: lasciamo perdere qualsiasi piano B, ci distrae da quello A!
Testare e modificare
Testare è la parte più importante di qualsiasi deckbuilding, ed è proprio questo il momento in cui ne capiamo davvero le qualità. Ogni volta che giochiamo un nuovo mazzo, cerchiamo di prendere note sulle vittorie e le sconfitte, con queste ultime a darci il consiglio migliore.
Qualunque sia il motivo, cerchiamo di capire quale sia lo scenario in cui ci troveremo più spesso ed apportiamo le giuste modifiche. Teniamo sempre a mente la nostra win condition e facciamo dei cambi che la supportino, senza scordarci mai che alcune volte un’idea possa sembrare ottima sulla carta per poi rivelarsi pessima nella realtà!
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Alla scoperta del meta!
Contrastare il metagame
Aggiungere o togliere una carta può fare una grossa differenza nel nostro”winrate” se siamo in grado di comprendere il metagame attuale. Forti di questo caso vorremo adattare il nostro mazzo, basandosi su come funzionano gli altri deck che ci troveremo ad affrontare.
Condividere il nostro deck con gli altri
È molto importante e d’aiuto condividere il nostro mazzo in maniera tale che altri giocatori possano esprimere dei pareri al riguardo. C’è una ragione, infatti, se i Pro Players fanno pratica e costruiscono i deck in team. È infatti sempre utile avere un’opinione sul nostro mazzo da uno sguardo critico esterno. Forse altre persone saranno in grado di notare qualcosa di ovvio che ci era sfuggito o potranno trovare una maniera per battere il mazzo che ci darà più difficoltà se affrontato. Condividiamo sempre il nostro mazzo ed accettiamo gli input provenienti dagli altri giocatori: potranno aver ragione o torto, ma risulterà sempre utile avere una seconda opinione per spingere il più possibile lo sviluppo del nostro progetto.
Quante volte in questi contesti vi siete trovati a dire: “… E se creassi io stesso un mio mazzo?” ritrovandosi poi al classico: “Naah! Se voglio giocarmela davvero è meglio seguire la lista di qualche campione (Pro Player) già testata e di sicuro affidamento”.
Netdecking e copiare
Purtroppo, si finisce ad usufruire del cosiddetto ”netdecking”(ricerca di mazzi online) finendo inevitabilmente con il lasciare la costruzione di un proprio mazzo solamente a pochi casi o al contesto “for fun”. Non c’è davvero nulla di male nel ricorrere ad una lista già collaudata da altri in maniera “professionale”, ma in questi tipi di gioco si può spesso trovare forte appagamento anche grazie alla capacità di sentirsi protagonisti nella fase di costruzione del proprio mazzo.
Copiare dei deck di successo è assolutamente una buona cosa. I deck che sono in top tier (i più performanti nel meta attuale) hanno successo per un motivo: sono stati testati da molte persone ed è stato provato che funzionino nel metagame attuale.
La cosa importante quando si copia una lista è fare attenzione ai suggerimenti che l’autore della lista ci fornisce e che non sempre la forza del deck risiede nelle carte, ma nella maniera in cui vengono giocate. Proviamo sempre a imparare perché e come il deck funzioni.
Dopo aver imparato a modificare e migliorare i mazzi basati sulle idee altrui, saremo più a nostro agio nella costruzione di un deck tutto nostro.
Conclusioni finali
Il primo tentativo è sempre quello più difficile. Il deckbuilding, come ogni cosa, richiede molta esperienza e solo sbagliando e provando scopriremo nuove strade. Ma non abbiate paura di fallire, sappiamo bene che il fallimento coincide semplicemente con l’aver trovato ciò che non va e più volte si ripeterà, più volte avremo da imparare.
Nella speranza che questa guida vi sia stata utile, siamo ansiosi di ricevere opinioni e domande a riguardo.