Mortal Kombat Legends: Scorpion’s Revenge – Recensione del film

Ecco la nostra recensione di Mortal Kombat Legends: Scorpion's Revenge. Un tuffo nel passato ricco di combattimenti, sangue e onore.

Valerio Antonini
Di Valerio Antonini Recensioni Lettura da 6 minuti
7
Mortal Kombat Legends: Scorpion's Revenge

“Lo scorpione ha una caratteristica che lo rende invincibile: la forza di volontà”. È una delle ultime frasi pronunciate da Hanzo Hasashi (grande maestro del clan giapponese Shirai Ryu) al figlioletto Satoshi nelle scene iniziali del film animato Mortal Kombat Legends: Scorpion’s Revenge (Warner Bros.) disponibile in streaming sulla piattaforma Chili (anche in dvd/blu-ray). Da quella notte in poi “Hanzo è morto” e vorrà farsi chiamare solo come il temibile insetto di cui apprezzava l’incredibile capacità di non arrendersi mai. Risorgerà dagli inferi per avere la sua vendetta.

Dall’onomastica del nostro portale è facile intuire che siamo focalizzati sulle Leggende di ogni tempo, figuriamoci quelle che uniscono cinema e videogames. Non potevamo non amare il mito (dark) ispirato ai combattenti dello storico picchiaduro a incontri creato da Ed Boon e John Tobias nel lontano 1992, che già all’epoca non si trattava di un titolo per ragazzi.

Mortal Kombat, lo dice il titolo stesso, era come uno splatter vietato ai minori, molto più violento dei competitor giapponesi Street Fighter o Virtua Fighter, anche perché sfruttava animazioni di attori reali per dare la sensazione di tridimensionalità. Eppure dobbiamo confidarvi che (lontano dai genitori) ci giocavamo già prima di raggiungere la maturità e non vedevamo l’ora di premere la giusta combinazione di tasti per finire brutalmente un avversario (con la così detta “Fatality”). Per la violenza dei contenuti l’intero franchise è da sempre al centro di polemiche. Ma la saga raccoglie fan da quasi trent’anni, perciò non si fermerà di certo qui, e anzi intende conquistare il pubblico più giovane che non ne conosce le origini. Il primo adattamento cinematografico del 1995 (con Cristopher Lambert) è diventato un cult-movie (anche se di fascia B), così come la colonna sonora è ancora una “hit” da 100 milioni di views su Youtube. Per poter abbracciare un pubblico più ampio la produzione adottò un sano dosaggio di scene cruente, discretamente “controllate” e mai troppo esplicite.

La saga di Mortal Kombat raccoglie fan da quasi trent’anni

Tutto per tutto

La sceneggiatura di Mortal Kombat Legends: Scorpion’s Revenge riprende il filone già raccontato nella prima trasposizione cinematografica, per questo è da considerare un reboot che darà il via a una nuova mini saga: Lord Raiden riunisce i migliori combattenti della Terra, il guerriero shaolin Liu Kang, la “soldatessa” dell’esercito americano Sonya Blade e il super divo di Hollywood Johnny Cage, per sconfiggere Shang Tsung e l’Outworld, salvando l’umanità. Le regole degli esseri superiori che governano tutte le cose non permettono a uno dei regni di perdere per dieci volte consecutive contro l’altro. L’Outworld del potente Shao Kahn era a un passo dal rendere gli uomini suoi schiavi, come fatto con Tsung. Per ribaltare la situazione, gli eroi avrebbero dovuto vincere il grande torneo di arti marziali.

Anche nel nuovo film animato la squadra raccolta dal maestro Raiden deve svolgere lo stesso difficile compito senza che lui possa intervenire. Questa volta il focus principale si sposta sul ninja giallo e nero Scorpion. Nel film del ’95 era un temuto avversario dei terrestri (sconfitto da Cage), nel nuovo adattamento torna nel mondo terreno per volere del malvagio Quan Chi, guardiano del Reame Occulto. Sarà poi chiamato da Lord Raiden a “scegliere il proprio destino” scoprendo qualcosa che non sa riguardo i veri responsabili che si celano dietro l’assassinio della sua famiglia. Terminata la visione si rimane abbondantemente riempiti di sangue e ossa divelte senza censure (con flash istantanei che ne evidenziano le iconiche fratture ai raggi X) come nei migliori splatter. Fin dalle prime scene non mancano dettagli macabri, tanto amari da lasciare il fiele in bocca. Sofferenza dello spettatore che diventa rabbia, e poi sete di giustizia per Hanzo, desideroso di vendicarsi a qualsiasi costo.

Non mancheranno i combattimenti con nemici storici come Sub-Zero, Kano, Goro, Reptile e Baraka: ce li aspettavamo, ma l’esito non sarà mai scontato. Le mosse durante gli incontri riproducono quelle dei combattenti del gioco, caratterizzati con una cura maniacale. I fan più “vecchi” rimarranno sicuramente soddisfatti dell’adattamento visivo – tipicamente in stile DC – ma anche sonoro, visto che i protagonisti (doppiati come negli ultimi giochi) pronunciano gran parte delle loro frasi celebri. E quando Scorpion intima al suo avversario con voce cupa: “get over here!” (“vieni subito qui”) ci sembra di aver all’effettivo startato un match in Mortal Kombat.

Mortal Kombat Legends: Scorpion’s Revenge, disponibile in streaming su Chili (anche in dvd/blu ray), è un tuffo (sanguinario) nel passato che rievoca ricordi di una delle saghe di videogiochi più longeve, arrivata ormai al suo undicesimo capitolo (in attesa del dodicesimo programmato per il 27 aprile del 2023). Le animazioni moderne ben si adattano alla violenza esplicita (sempre immaginaria, sia chiaro) che conquista il pubblico di tutto il mondo da quasi trent’anni.

Mortal Kombat Legends: Scorpion's Revenge
7
Voto 7
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